Trattativa europea per i rifugiati
Forse a una svolta il problema europeo dei rifugiati, l’incontro tra il premier turco Ahmet Davutoglu, il presidente Ue Donald Tusk, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e il premier olandese Mark Rutte il cui Paese ha la presidenza semestrale dell’Ue dovrebbe aver risolto il drammatico problema delle migliaia di profughi che ogni mese cercano di entrare in Europa. C’è ancora tanta strada da fare ma quantomeno ci si è seduti tutti allo stesso tavolo con l’intento di trovare una soluzione. Nelle trattative pesa il rifiuto da parte di Cipro nei confronti dell’ingresso della Turchia nell’UE. Altro ostacolo che non prevede scorciatoie per Ankara è il, rispetto dei diritti civili. I capi di stato e di governo, a partire dal lussemburghese Xavier Bettel, sono tornati a mettere paletti anche sulla questione del rispetto delle leggi internazionali e della Convenzione di Ginevra. Così Matteo Renzi ha commentato: “Va bene fare l’accordo con la Turchia ma sia chiaro che se ci sarà, farà da precedente. Le regole che saranno valide” per Ankara “dovranno essere valide anche per gli altri Paesi da cui ci attendiamo” numeri massicci di sbarchi”.
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