Il ventaglio della Rambla
La notte che fa perdere alle cose i contorni distinti e le luci nella Rambla di Barcellona che nuovamente ne mostrano le sagome: sedie l’una accanto all’altra a formare più file ordinate, mentre sull’asfalto ad onde grigie che si ripetono fino al mare un passeggiare continuo di gente; una parte del mondo passa da qui.
Un sorso d’acqua a la fuente de Canaletas una muyer espanola, questa mattina ci ha narrato l’antica leggenda della fortuna bendata che toglie la sua benda per guardare chi si accosta alla fonte.
La nostra passeggiata sulla Rambla: chioschi di giornali aperti “La Vanguardia” la noticias como son, cartoline, maps, giornali, gli uomini che le vendono hanno la pelle abbronzata, giacchetta blù, capelli e baffoscuro.
Avanti le Pajarerias, la notte son chiuse, ma se ti accosti a quella gran varietà di Canarios, Periquitos, Loros Tortolas Palomas, Galinas, Pavos reales li vedi saltare, li senti ripetere il loro verso.
Anche i chioschi dei fiori son chiusi, vetrine dove las flores si nascondono quasi: suono intanto di orologio che richiama le ore, si disperde, riprende fra la gente che passa.
Una notte di fata può essere anche questa en las Ramblas e nella noche d’agosto un sorriso sincero che ruba la limpieza al cielo e il profumo al mare quello di Harouit: i suoi occhi scuri indecifrabili, grandi di un uomo maturo, i riccioli, molti, neri e il suo parlare pochito español, francese perfetto e inglese.
La Plaza Real, le luci, giocano contorni. las larolas de Gaudi, palme diritte, bar tutto intorno e qui la sua prima cerveza Estrella dorata e la mia prima horchata. Isabella e Ceasid cerveza anche loro.
Cervantes, Don Quijote, le ruote dei grandi mulini a vento, i canti spagnoli, la Plaza de Toros, guitarras y castanuelas emozioni che ora nel primo giorno di Spagna si sommano, gli occhi ubriachi, l’udito, tutti i sensi partecipi di questa realtà alla quale io e Isabella eravamo appena approdate questa mattina.
Una mattina d’agosto, quando scese dalla nave con le valigie in mano, avevamo lasciato lentamente il porto alla ricerca dell’Hotel, poi, una volta sistemate, la calma per aver trovato una camera bella, pulita.
Il portiere Sergio è il primo incontro con la simpatia e cortesia spagnola,
Muy bien.
La prima passeggiata di giorno a las Ramblas, immagini suoni, profumi, tanti, troppo difficile registrarli tutti.
La cosa più originale, l’animazione nelle Pajarerias ora aperte, non finiresti mai di osservare le forme, i colori, i suoni: gli animali in genere devono essere molto amati dagli spagnoli e in quelle pajarerias tutti gli alimenti, la comida, come la chiamano qui para peces, para tortugas de agua e una gamma completa di tutta una “clase de medicamentos”.
Persino una carta del Garantia viene consegnata a chi compra un animale dalla quale risulta: Sexo y color.
Accanto, las Ramblas de las Flores: grandi vasi con fiori, rose rosso violento incartate in argento, garofani belli di tutti i colori, margherite, cestini bianchi piccolissimi di vimini, pieni di boccioli colorati, piantine grasse.
Una muyer española si offre per farci una foto ricordo e al termine della Ramblas la statua di Colombo, lo scopritore, ardita, alta proiettata verso il mare; ore così non hanno bisogno di fantasia per esser dipinte meglio.
Tra fantasia e realtà
c’è un ventaglio
che di quando in quando
si chiude: è quella l’ora
in cui i sogni diventano veri.
Las palomas partiron.
Las palomas, las palomas così frequenti elementi del paesaggio di Barcellona stavano per lasciare il posto ad un aspetto ugualmente tipico, ma molto diverso della vita spagnola.
L’arena, piena di gente, insieme di punti a formare spicchi di colore che si ripetono sulle gremite scalinate de la Monumental Plaza de Toros.
La banda interpreta un arioso pasodoble.
L’animazione intorno è grande mentre el panuelo bianco annuncia el principio de la fiesta, suonano clarini, rullano tamburi.
Suoni, colori de banderillas, toro, cavalli, picadores, torero.
Movenze di un ballo, signorilità di gesti, bellezza di abiti.
Ma il toro è ferito, perde sangue, il rosso violento sul suo corpo nero, la capa roja.
Las palomas non estan aquì, partiron.
Carmelina Rotundo
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