Il Premio Nobel Yunus a Pistoia
Si è avvicinata molto la possibilità di pensare in modo nuovo e più giusto come generare sviluppo. E non solo si è avvicinata perché è a Pistoia, ma anche perché le teorie, tutte immerse nella pratica, del Premio Nobel per la Pace Professor Muhammad Yunus, sono così logiche e razionali che non riescono a trovare una sorta di obiezione di perché non si dovrebbe lavorare in questa direzione.
Allora diventa importante insegnarle ai giovani.
Così, il 9 maggio scorso a Pistoia, nel Palazzo di Giano sede del Comune, Yunus è venuto ad inaugurare ufficialmente le attività del Social Business Lab Pistoia (SBLP), l’associazione di promozione sociale attiva sul territorio della provincia di Pistoia dall’autunno 2015 e che persegue lo scopo di promuovere nel territorio la cultura e la pratica dell’impresa sociale (Social Business) nelle sue varie forme ma secondo i principi elaborati da Yunus che sono materia fondamentale su cui avviene la formazione e sui quali torneremo.
Chi si preoccupa di rendere questo possibile è una associazione che nasce dalla volontà di Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e di Fondazione Un Raggio di Luce Onlus, che parte dall’esperienza del programma avviato nel luglio 2012 e promosso inizialmente dalle due Fondazioni pistoiesi e dallo Yunus Social Business Centre University of Florence.
Il programma in questi anni ha contribuito alla diffusione della cultura dell’imprenditoria sociale attraverso iniziative diversificate nel territorio della provincia rivolte a studenti, imprenditori sociali, esponenti del Terzo settore e cittadini tutti.
“Ad oggi la ricaduta formativa ha coinvolto 600 studenti degli istituti secondari di Pistoia, 50 associazioni no profit e ha realizzato due work shop con gli enti locali – dice Ivano Paci presidente del SBLP – e un concorso sulle migliori idee di social business create dagli studenti. Gli autori delle migliori idee di impresa sono andate nel 2013 a Dhaka, nella sede dello Yunus Center in Bangladesh, per incontrarlo e vedere dal vivo l’esperienza”.
E questo percorso ha reso Pistoia la prima Social Business City in Italia e la terza nel mondo!
Ed il Comune di Pistoia ha voluto Yunus come cittadino d’onore.
Ciò che Yunus insegna è di porsi come principale obiettivo quello di incentivare la nascita e la diffusione di imprese di tipo sociale, basate non sulla distribuzione dei profitti, ma sull’obbligo di reinvestire gli utili nel lavoro svolto. Imprese che, invece di ragionare con i soliti canoni, ovvero di preoccuparsi di creare profitto su prodotti e servizi senza impatto sociale, al contrario si concentrano proprio per fornire soluzioni alternative e vincenti nel rispondere ai bisogni sociali e ambientali.
È indubbio che un approccio di questo genere è quanto mai meritevole e si può dire che vi è una grande urgenza rispetto al welfare e all’ambiente, visto che abbiamo il grave problema di una crisi economica attraversata che ha lasciato sul campo morti e feriti. E un ambiente martoriato dalle emissioni che stanno riducendo la nostra salute e la vivibilità delle città.
Abbiamo da poco lasciato alle spalle il vertice di Parigi COp 21, il summit internazionale contro i cambiamenti climatici, con cui i 195 paesi che hanno preso parte hanno detto sì allo storico accordo per contrastare il surriscaldamento del clima terrestre provocato dalle massicce emissioni in atmosfera di anidride carbonica. Dove le culture intensive hanno avuto un ruolo nel generare la desertificazione e povertà di quei popoli che oggi attraversano il Mediterraneo alla ricerca di speranza e diritti.
Ora, quindi, si tratta di progettare e realizzare tutto ciò che possa ridurre le emissioni. Serve che tutti si diano da fare su questo e quotidianamente. Altrimenti consegniamo alle generazioni future un pianeta sconvolto e avvelenato. Non ci possiamo prendere questa inenarrabile responsabilità.
Così anche il welfare va tutto riorganizzato, la famiglia va supportata e i servizi devono cambiare, serve inventiva risolutiva e processi socialmente responsabili tra tutti coloro che concorrono alla realizzazione. Anche perché “il futuro della democrazia è il meticciato – dice il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli – serve un nuovo welfare e imprese più emancipate. Pistoia capitale della Cultura 2017 intende essere un luogo in continuità ed evoluzione del Manifesto di Ventotene, per discutere una nuova stagione di civilizzazione europea dove il primo diritto è il sapere”.
Quindi cogliere il Social Business, come modalità di fare impresa, si apre anche ad una nuova ottica per investitori lungimiranti e illuminati, magari dopo decenni di scelte solo profittevoli, che vogliano andare a proseguire le loro vite imprenditoriali con un risvolto dagli alti valori etici. Che fa sentire molto bene, sì, fa bene alla salute essere etici e socialmente responsabili, si dorme meglio, si digerisce meglio, si apprezza la vita, si sta in flusso creativo, si diventa più belli perché si genera gioia interiore procurando il rispetto e i diritti in un processo continuo di inclusione. Ed è questo il vero social business. Ma ci torneremo con l’intervista al professor Yunus.
Ma che si viva meglio lo hanno detto anche loro, Andrea Mati e Rossano Ciottoli di “sentire battere forte il cuore per aver scelto di non ignorare”. Sono i due imprenditori affermati della cooperazione sociale, presenti all’evento, che hanno frequentato i work shop del Social Business Lab Pistoia, che hanno anche la funzione di ri-chiarire cosa deve essere la cooperazione sociale.
Fabrizia Paloscia
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