Finlandia, avrei voluto amarti di più
Se non ci fossero stati i miei alunni, le mie figlie, se non avessi guardato dentro i loro occhi, questa volta
non sarei partita. Questa volta non avevo potuto trattenere le lacrime: tutto appariva grande, troppo più grande di me.
Così con i desideri dei bambini nel cuore e con la valigia piena di splendidi disegni, di pensieri, di materiale informativo della scuola e del territorio, dei libri e dei CD della biblioteca Martini, ero decollata con Ilaria Saturni, la straordinaria Ilaria da Peretola, dall’Aeroporto Amerigo Vespucci per un volo Alitalia davvero confortevole diretto a Fiumicino, con una lunga sosta per più di cinque ore.
La ritardata partenza ci permette di continuare un dialogo, di farci scoprire e scoprirci a vicenda: sento in Ilaria pulsare qualcosa di più del rapporto professionale; donna cittadina del mondo, si avverte che è conscia e felice del nostro andare a condividere idee, a tentare di lavorare insieme per la scuola.
Poco prima dell’imbarco da Roma l’incontro con Liliana Del Zompo da Cagliari, è lei a guardarci, a riconoscerci immediatamente.
Il volo dal Leonardo da Vinci ad Helsinki in un grande aereo della Finnair ci porta ben presto in una immersione nei colori azzurro, turchese, celeste, verde, giallo, rosa, blu profondo,viola, bianco. Non avevo mai volato dentro l’arcobaleno.
Sento in quel preciso istante una soave voce dal cuore che mi invita ad essere felice, ad avere fiducia ed io che mi abbandono nell’arcobaleno, affido ad esso le mie paure.
Quando Liliana mi parla sorride, a lei piace moltissimo Firenze.
“Sai, ho avuto un po’ di timore quando ho saputo che Cagliari doveva competere con Firenze, la Toscana.”
Non nascondo il mio orgoglio. È vero, Firenze, la Toscana, sono straordinarie, ma è altresì vero che ogni regione possiede le sue doti di bellezza.
La paura del ghiaccio, del freddo mi aveva condotto a super coprirmi: cappello alla russa grigioperla, il piumino viola di seta e piuma d’oca della mia amica Gabriella Martino, scarponcioni da neve di Loriana, il maglione verde gradito regalo di Amalia Ciardi Duprè ed altro.
La nostra attesa è brevissima, l’autobus 615 ci permette di ritornare al caldo e di godere di questo viaggio di 40 minuti nella notte finlandese.
Il capolinea è di fronte alla stazione ferroviaria di Helsinki la breve passeggiata sino all’Hotel Arthur, alla cui porta scintillano ancora gli alberi del Natale ci confermano nella gioia e nella serenità di stare insieme, noi cittadini del mondo, proiettati verso l’incontro, il dialogo.
Siamo proprio noi le ritardatarie, le ultime ad arrivare e ricompare in me la paura che i progetti di partenariato siano già avviati.
La responsabile dell’Agenzia Finlandese percepisce nei miei occhi questo timore e mi rassicura. Il menu della cena a base di carne di renna “vegetables” ed un buon bicchiere di vino rosso ci riunisce convivialmente, portandoci a scoprire le qualità degli altri professori arrivati da ogni paese della Comunità Europea.
La notte è confortevole e caldissima nella spaziosa stanza dell’Hotel Arthur, al risveglio sposto la tenda e scopro l’illuminarsi delle finestre di fronte di tanti colori e figure.
Ci riuniamo nell’ampio ed efficiente National Board of Education (NBE), organismo che dipende dal Ministero della Pubblica Istruzione Finlandese.
La direttrice dell’Agenzia Finlandese, Nina Rekola, ci da il benvenuto poi la presentazione della scuola e del suo territorio da parte di ogni insegnante nella lingua che ci riunisce, l’inglese.
Mi salta il cuore in gola, non riesco a gestire le parole con l’intelletto quelle che escono dalla mia bocca sono governate dal cuore.
Il suono delle parole italiane viene salutato come musica ed io mi sento salire il fuoco, il rossore al viso.
Continua la presentazione ed è il direttore belga Danny Raemdonck a chiedermi di condividere insieme il progetto di partenariato. Negli occhi stelle di felicità e, mentre lavoriamo insieme uniti intorno allo stesso tavolo, progettiamo le grandi linee del progetto che si sviluppa su di me.
Concretezza e linearità del progetto che speriamo venga approvato dall’Agenzia Nazionale.
Ilaria Saturni che si preoccupa di ogni cosa, ci affianca e ci sostiene, ci incanala nei lavori delle fasi organizzative, mi piace mi dà sicurezza questo suo rimanere sempre al nostro fianco.
All’unanimità viene eletto coordinatore del progetto Danny Raemdonck per la sua esperienza e capacità organizzativa.
Sappiamo tutti che il cammino è duro, irto di spine, ma l’arcobaleno invita ad andare avanti con speranza e fiducia.
La mattina dopo, sabato 20 gennaio 2001, siamo tutti appassionatamente in giro per Helsinki: il paese delle foreste, 60 % della superficie, del prelibato salmone, il porto naturale, il mar Baltico che straordinariamente quest’inverno non è ghiacciato, le strade tranquille dove transitano i tram verdi.
Piazza del Senato, Senaatintori, mi attrae la sua ampiezza ed apertura d’orizzonte tutta coperta di neve con la statua dello zar Alessandro II al centro, i lampioni a 4 braccia, la scalinata alla cui sommità si erge maestosa la cattedrale luterana più bianca del mondo, la cattedrale che ha di fronte nove cubi ora bianchi.
La sosta nel parco per le foto di gruppo. Bellissimo; tutto è così incredibilmente “caldo”, risaliamo sul pullman che costeggia il mar Baltico, l’arsenale dove vengono costruite le navi rompighiaccio.
C’è qualcosa in questo mite inverno finlandese che profuma, che eccita i sensi che ci sintonizza sulla stessa linea d’onda, l’apertura di mente quella disponibilità al dialogo, quel coraggio di abbattere il muro dell’indifferenza, per saldarci insieme anelli di una catena umana, insieme alla natura, al creato. Ora Pinocchio, ora Hansel e Gretel, ora don Chisciotte, ora Santa Claus, ora Helsinki che ci conquista.
Il colorato mercato all’aperto, l’isola di Suomenlinna, l’amore per la Natura che si percepisce dalle decorazioni delle stesse case, la mole della nave Carnival line che sta per salpare per i Caraibi.
La sosta nell’incredibile Temppeliaukio Kirkko, la chiesa luterana completamente scavata nella roccia consacrata nel 1969, con la parte centrale ricoperta di vetri che cattura ogni raggio di sole e dà vita e calore.
Questa avventura straordinaria che è la vita mi ha portato in Finlandia per farmi ancora più sentire che siamo nati per vivere insieme per completarci a vicenda.
Nel ritornare la sera con Ilaria e Liliana nella Piazza del Senato, la sorpresa di trovare l’arcobaleno.
Ognuno di quei nove cubi di fronte alla cattedrale è acceso di colore; mi piace da morire toccare quei colori. Vorrei ancora conoscere tante altre curiosità di cui la città è uno scrigno, la sua storia, i suoi artisti, persino l’umorismo.
Del grande compositore Sibelius mi hanno regalato un disco che contiene il suo famoso Walzer triste che fa parte del film “Carnet di ballo”.
Ogni volta che lo ascolto riappare il desiderio di riprendere la Finnair.
Carmelina Rotundo
Brava Carmelina,è un bell’articolo!