Frankie Morello è quasi una scommessa
È un po’ la tentazione delle grandi famiglie della finanza e dell’industria quella di approdare prima o poi nel Made in Italy, in quei settori del lusso e del superlusso. Ed oggi le ciliegine sono posizionate nel comparto moda e nel comparto agroalimentare, specie nel vitivinicolo.
La famiglia Ammaturo trae origini dall’agro napoletano fiorente e nell’immediato dopoguerra intuisce che il boom economico passa anche dalla strada, dalle autovetture e dalle stazioni di servizio. Si butta a capofitto e siccome il carburante non è soggetto a svalutazioni, ai condizionamenti atmosferici, alle scadenze di prodotto, agli umori politici, lavorando giorno e notte e non sperperando gli introiti in pochissimi anni acquisisce un numero impressionante di distributori.
Gli Ammaturo si rendono conto che per il trasporto è vantaggioso utilizzare proprie flotte e principiano ad acquisire autocisterne su autocisterne.
Circa vent’anni fa Donato Ammaturo, non ha ancora compiuto i trent’anni, intuisce che il concetto di gestione aziendale classico è oramai superato, decide di mettersi in proprio e nel 1998 costituisce la Ludoil srl, la rende agile e snella quanto basta per affrontare la spietata concorrenza del mercato petrolifero nazionale e delle sette sorelle. Le sue idee e i suoi metodi risultano vincenti ed in un decennio la sua srl si espande e si consolida a tal punto da divenire un colosso settoriale nel Centro e nel Meridione, dopo guada il Rubicone e si espande nel Settentrione.
Compra impianti dalla Shell Italia, dalla Q8 Italia, da privati. Comincia a dialogare con i colossi energetici. Acquisisce depositi costieri ed investe nelle fonti alternative, visto che le future energie occorre cercarle non solo nel sottosuolo.
Suo cugino, Giuseppe Ammaturo, agli inizi del 2000 inventa il brand Silvian Heach che rapidamente si pone all’attenzione delle giovani desiderose di seguire le tendenze moda senza essere costrette a dar fondo ai propri risparmi.
A maggio 2014 Donato Ammaturo e Giuseppe costituiscono la Fmm e pongono Anna Angela, figlia di Donato, come amministratrice delegata e Rossana, figlia di Giuseppe, consigliera di amministrazione, acquisisce il 25% della Frankie Morello, un brand nato nel 1999 dall’incontro stilistico tra Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti. Il marchio riceve i consensi della critica e dei giovani, personaggi dello star system nazionale e internazionale indossano capi Frankie Morello, amato anche da Lady Gaga e Laura Pausini.
Non appena sottoscritto il contratto Donato Ammaturo dichiara: “Siamo molto contenti di poterci confrontare con questa nuova avventura imprenditoriale e portare il brand Frankie Morello ai più alti livelli del fashion internazionale”.
Nel volgere di 24 mesi la Fmm assorbe la totalità delle quote e diviene unica proprietaria, nel frattempo Giuseppe Ammaturo e la figlia Rossana cedono incarichi e partecipazione. Il 18 maggio scorso i due stilisti fondatori Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti annunciano che “la Fmm, guidata dalla famiglia Donato Ammaturo, ha rilevato le quote dell’azienda nella sua interezza diventando ufficialmente proprietaria esclusiva del brand Frankie Morello”.
Diversificare gli investimenti è sinonimo di coraggio imprenditoriale e di capacità organizzative, doti necessarie indispensabili se si vogliono cogliere risultati e benefici.
La proprietà viaggia a tutto gas e sull’onda dell’entusiasmo ha prefissato l’obiettivo di raggiungere un giro d’affari non inferiore a 40 milioni entro il 2019. Traguardo non impossibile ma che richiede un impegno costante e continuo di 365 giorni l’anno per 24 ore al giorno.
Tra i prossimi traguardi vi è quello di un secondo showroom, da aggiungere a quello esistente di Milano, ed intraprendere la via dei negozi monomarca cominciando dalla penisola per ampliarsi nelle regioni più solide visto che il 35% della produzione è destinata al mercato nazionale e tutto il resto valica le frontiere.
Nel management alberga un cauto ottimismo ed una pacata convinzione di rispettare il programmato ed il desiderato. Potendo contare sulla solidità economica e finanziaria della famiglia Ammaturo taluni obiettivi diventano stimolanti e raggiungibili.
Che non badino a spese e ragionino senza soffermarsi sul conteggio degli spiccioli lo si è notato ampiamente nello stand di Frankie Morello jr. Uno degli stand più ammirati e frequentati di Pitti Bimbo.
Il ragionamento è di una semplicità e logica elementare. Se ci si pone la finalità di incrementare il fatturato del 50% e passa, ed incamerare milioni e milioni di euro in più all’anno, diventa infantile, oltre che limitato, ridurre gli investimenti di immagine e di marketing spicciolo specie in manifestazioni di elevata partecipazione internazionale con visitatori e buyer provenienti da tutto il pianeta.
Inoltre, se Donato Ammaturo ha collocato la propria erede Anna Angela sulla poltrona più alta della Fmm con il compito di ad, amministratrice delegata, o, come usano gli anglofoni, ceo, chief executive officier, è solo perché è arciconvinto di conseguire i risultati prefissati. Non fosse stato convinto al 101% ci avrebbe inserito il primo clochard che avesse incontrato.
Il mondo e l’ambiente della moda non è quello dei carburanti o dell’edilizia, è un contesto di gran lunga diverso soprattutto nella forma e nelle apparenze, con tanto snobismo con un “apparire” a tutti i costi che è l’esatto contrario dell’habitat in cui è cresciuto e si è affermato Donato Ammaturo. Di sicuro ha valutato e soppesato ogni passo e ogni mossa e si sarà accorto che di ostacoli e inghippi ne è cosparso il cammino. Ed oggi con il mercato globale il rischio è triplicato.
Stranezza e coincidenza: Anna Angela Ammaturo è una giovanissima signora, le sue iniziali coincidono con la tripla “A”, che per le agenzie di rating è la massima valutazione che possono esprimere, è classe 1992 ed ha compiuto da poco 24 anni, tantissime sue coetanee sono ancora alle prese con testi universitari o alla prima esperienza lavorativa, lei ricopre la carica di ad e se non è un record di certo lo sfiora.
Auguri.
bruno galante
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