Ritorno alla normalità
La quinta giornata (infrasettimanale) di campionato riporta le carte in tavola in quella che può considerarsi la normalità.
Juventus che si riprende il primo posto in classifica.
Napoli che fuori casa stenta parecchio e non va oltre il pari lasciandosi così riagganciare e superare.
Roma che dilaga facile contro il Crotone centrando un poker di gol rassicurante.
Inter e Milan che fanno punti importanti, riacquisendo, anche in classifica, il posto che tutti si attendono.
Le due sorprese sono le protagoniste del match di Verona: il Chievo batte sonoramente il Sassuolo, lo spedisce nella parte di destra della classifica e sale a 10 punti in ottima, aristocratica compagnia.
Era del tutto impensabile che la Juventus di Allegri potesse andare incontro a un secondo, consecutivo, passo falso, tenuto anche conto che non solo giocava in casa, nel suo Stadium ribollente tifo, ma che aveva di fronte un Cagliari che seppure rivitalizzato dalla vittoria di domenica è lontano anni luce dai bianconeri.
Il bottino di reti avrebbe potuto essere ancora più consistente vista la pressione e l’assoluta inconsistenza opposta dai sardi alle folate bianconere, ma quel che contava per Buffon e compagni era dimenticare sin da subito l’inceppamento di San Siro.
Higuain non ci ha messo molto ad apporre la sua firma sul match, chiarendo una volta per tutte che il posto di centravanti della Juventus è solo e soltanto suo.
Vero è che gestire una rosa tanto fitta di top player non è impresa simpatica o agevole e che, quindi, le rotazioni ci stanno, ma il bomber va giustamente considerato inamovibile.
Se Allegri se la ride soddisfatto, affermando inoltre che certe scelte si diverte persino a farle in modo quasi provocatorio per vedere i commenti che ne conseguono,
chi sbuffa rabbia dalle narici è Maurizio Sarri, il trainer del Napoli che, come a Pescara alla prima di campionato, se l’è vista brutta brutta in quel di Genoa contro rossoblu scatenati e vitali.
Il ritmo imposto alla gara dai padroni di casa è stato a tratti tremendo e non di rado la difesa napoletana ha dato segno di sbandare. Le belle parate del portiere Reina hanno messo una toppa a una situazione che sembrava farsi critica man mano che il tempo sfilava via. Sarri si lamenta, secondo noi a torto, puntando il dito sulle decisioni dell’arbitro Mariani e punzecchia anche la Società, colpevole di esternare troppo e, soprattutto, di portare avanti convinzioni che non si sente di condividere. Insomma, che stia squillando qualche campanellino d’allarme (sotto forma di attrito fra Società e tecnico), in grado ancora una volta di incrinare la capacità di volizione della squadra azzurra? Staremo a vedere.
Per intanto il Napoli ha perso la testa del gruppo e torna ad inseguire.
Operazione che, al momento, sta riuscendo assai bene alle due milanesi. La loro partenza choc sembra dimenticata. Nell’anticipo di martedì il Milan di Montella si è sbarazzato col più classico dei punteggi (2-0) di una Lazio continuamente in bilico fra l’eccellenza e la mediocrità.
L’attaccante colombiano Bacca è di nuovo andato a segno portandosi a quota 5 reti. E pensare che fino all’ultimo si pensava di venderlo! L’innesto di qualche giovane ha dato buon esito e i rossoneri hanno colto una vittoria che rinfranca morale e classifica.
Ma è l’Inter quella che ha segnato con più decisione la giornata. Guidata da un super Icardi, autore di una doppietta che gli consente di salire in vetta alla graduatoria dei cannonieri (6 reti in 5 gare!), la squadra di De Boer è apparsa decisamente un’altra, rivitalizzata dall’inattesa vittoria di domenica contro la Juventus.
Come contano morale e punti! Al Castellani di Empoli c’è stata, in pratica, una sola squadra e, in particolare, si è assistito allo show di un autentico campione. Icardi si sta portando in spalla la squadra, ma diversamente da un paio di settimane fa, la squadra lo segue e quindi il fardello si fa sempre meno pesante.
Il Sassuolo, da molti indicata come una delle certe protagoniste del torneo, cade dolorosamente a Verona contro un Chievo in salute che sta infilando prestazioni ammirevoli. Troppo presto per dire dove potrà arrivare la bella compagine di Maran, certo è che su questi toni potrà rivelarsi davvero una pericolosa mina vagante nelle acque del campionato.
Partita da Toro, infine, in quel di Pescara dove i granata di mister Mihajlovich temevano la sconfitta, l’hanno rischiata, ma se ne sono tornati con un punto prezioso. Utile per come è maturato, se si considera che negli ultimi dieci minuti è rimasto in campo con soli nove uomini.
L’epica della grinta eroica dei granata torna a risplendere con prestazioni come queste.
In fondo alla classifica le note dolenti più gravi riguardano l’Atalanta che si lascia battere in casa da una diretta concorrente, il Palermo. Se il filotto dei fanalini di coda è quello che tutti hanno individuato già in partenza: Crotone, Pescara, Cagliari, Palermo ed Empoli, sembra un po’ stonare trovarci anche i bergamaschi, sempre avvezzi a stare a galla in A con una certa grintosa disinvoltura. Il tecnico Gasperini avrà tanto da lavorare.
Franco Ossola
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