Montecatini laboratorio di idee cinematografiche
È il più antico Festival del cortometraggio d’Italia, eppure è anche quello che dà più spazio ai giovani: è questa la felice contraddizione del MISFF, Montecatini International Short Film Festival (in programma dal 6 al 9 di ottobre), che si conferma ancora come un evento unico nel panorama italiano degli eventi cinematografici.
Il Festival è giunto alla sua sessantasettesima edizione, ma dove una volta c’erano Alberto Sordi, Giulietta Masina, Dacia Maraini, Nanni Moretti, Pupi Avati e Marco Bellocchio, oggi ci sono decine di registi esordienti provenienti da tutto il mondo, studenti di cinema che qui possono imparare il “mestiere” dai migliori maestri, e ragazzi delle scuole, che possono partecipare ai laboratori organizzati dalla FEDIC.
Centocinquanta proiezioni, venticinque special guest, artisti provenienti da ventinove paesi, quattro scuole di cinema, due Giornate degli Autori, dieci meeting; e poi Masterclass, progetti per le scuole, casting, e molto altro ancora.
Una vera festa del cinema, gratuita e aperta a tutti, che, anno dopo anno ha saputo crescere e sa sempre evolversi grazie anche alla lungimiranza della FEDIC (Federazione Nazionale dei Cineclub), all’Amministrazione Comunale di Montecatini e al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Al centro di tutto, il cinema, quello vero: fatto di passione, sperimentazione, voglia di osare; in gara cortometraggi internazionali di grande qualità, di ogni genere: commedia, fantascienza, horror, romantici, sperimentali e fiction.
Giovanni Bogani, Direttore Artistico del Festival, che ha curato la selezione ufficiale, racconta:
“Se i grandi festival internazionali, come Venezia e Cannes, segnalano soprattutto i punti di arrivo di poetiche personali di autori universalmente riconosciuti, festival come quello di Montecatini sono un osservatorio privilegiato per vedere molte ‘partenze’ di autori nuovi, intelligenti, radicali.
E forse, questo è ancora più entusiasmante”.
L’altra parola d’ordine è la qualità, come spiega Antonella Santarelli, che ha coordinato la Direzione Artistica: “È stato un grande lavoro da parte mia e della commissione artistica, ma che ha dato ad ognuno di noi un livello di comprensione maggiore delle realtà e delle problematiche mondiali ed esistenziali di questa nostra difficile era. Speriamo di essere riusciti a trasmettere questa ricchezza attraverso la nostra selezione, anche al pubblico che parteciperà alle proiezioni di questa edizione”.
Oltre al Festival Internazionale, l’altra grande novità di questa edizione per i giovani autori è rappresentata dalle “Giornate degli Autori”, durante le quali le decine di progetti e idee provenienti dall’Italia e dall’estero saranno presentati nello storico Cinema Imperiale di Montecatini,
e i migliori 15 progetti selezionati dalla commissione artistica del festival saranno presentati direttamente ai produttori presenti.
Alessandro Grande, Art Director delle “Giornate degli Autori”, spiega il progetto:
“Da quest’anno, il Festival, è una vetrina importante non solo per i registi, ma anche per gli autori che hanno semplicemente scritto un soggetto o una sceneggiatura per un film e cercano produttori per poterlo realizzare. Essendo un regista e sceneggiatore, conosco bene le problematiche che ha un autore emergente nel far conoscere il proprio progetto ad un produttore”.
Una vocazione ai giovani confermata anche dalle tante Masterclass in programma, e poi ancora, dai seminari, e i progetti per le scuole, che arriveranno a coinvolgere nei laboratori di cinema, condotti sapientemente da Laura Biggi (Responsabile Nazionale FEDIC Scuola), più di 1.200 studenti, tanti professori e le Dirigenze Scolastiche,
che faranno “scuola di cinema” grazie ai workshop diretti dal Presidente Nazionale di FEDIC, Giorgio Ricci.
Marcello Zeppi, Presidente del MISFF:
“Questo è un Festival non solo del cinema, ma anche per il cinema. Un’edizione quella di quest’anno, che conferma la doppia vocazione del Montecatini International Short Film Festival: da un lato vetrina internazionale, dall’altro palestra per i giovani autori e per le promesse del futuro; il Festival infatti si avvale anche del supporto di numerose scuole di cinema, presenti a Montecatini con gli studenti, e promuove al suo interno”.
Daniel C. Meyer
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