Maternità e parto, il punto sulla società multiculturale
È appena terminato a Firenze il convegno Maternità e parto tra scienza e coscienza, che si è sviluppato su tre giornate tra Palazzo Vecchio (il 19 di ottobre) e Palazzo Medici Riccardi (nelle due giornate successive).
La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 19 di ottobre a Palazzo Vecchio, con i saluti del Sindaco di Firenze Dario Nardella, affiancato dai Direttori Scientifici del Convegno Paolo Gacci, Responsabile Ostetricia dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, Angelo Scuderi, Ostetrico e Ginecologo, e Gian Franco Gensini, Professore ordinario di Medicina interna ed ex Preside della Facoltà di Medicina.
La particolarità di questo convegno è che nasce con un’impronta medico-scientifica, ma che ha spaziato a tutto campo affrontando i diversi approcci alla gravidanza e al parto nelle diverse culture, gli aspetti religiosi, sociali, storici e culturali legati al parto e alla maternità, e il tema centrale della formazione della classe medica, per stimolare presso gli operatori sanitari la sensibilità e la conoscenza pratica delle differenti peculiarità culturali, etniche e religiose delle donne che affrontano la gravidanza e il parto nel nostro paese, e per poter capire anche come si integra il percorso nascita della Regione Toscana con le diverse comunità religiose.
Argomenti di estrema attualità, come ricorda Paolo Gacci: «I dati più recenti della Società di Ostetricia e Ginecologia ci dicono che in Italia il 27% dei bambini nasce da una madre straniera, di cui il 7% originarie di paesi esterni all’Unione Europea. Donne che, oltre alla nascita dei loro bambini, affrontano tutta un’altra serie di problemi: il 13% ha difficoltà ad affrontare i vari iter burocratici necessari, e l’80% delle adolescenti non è mai andata dal medico. Non solo: un aborto su tre è praticato su una donna straniera. Abbiamo quindi bisogno di percorsi assistenziali specifici per la difesa della donne e dei loro bambini».
Connesse a queste tematiche anche il problema del calo demografico, come ha ricordato il Sindaco Dario Nardella: «Basta andare a fare un giro in una scuola qualsiasi, per vedere che la società multiculturale non è il futuro, ma è già il nostro presente. Eppure, in Italia e a Firenze i dati sul calo demografico sono preoccupanti: se andiamo avanti così, il problema non sarà trovare una scuola o un asilo nido per i bambini, ma riempire le classi. Ecco perché voglio impegnare il Comune di Firenze in prima linea per affrontare questi gravi problemi, e discuterne in eventi come questo».
Secondo Angelo Scuderi, altro promotore del convegno, «nella nostra società, in cui la tecnologia si è infiltrata in modo pervasivo negli aspetti più profondi e intimi delle nostre vite, è necessaria una riflessione sul rapporto tra scienza tecnologia e nascita. L’impegno deve essere verso un parto e una nascita con la partecipazione della donna nella sua totalità di corpo, mente, e spirito, in sincronia con la natura e i suoi fenomeni biologici ed ormonali per vivere l’esperienza affettiva della nascita con passionalità ed emotività».
Nei due giorni successivi del convegno, i lavori si sono poi spostati a Palazzo Medici Riccardi, con un programma estremamente vario: il dibattito ha affrontato tematiche come la maternità e il ruolo sociale della donna, la scelta di partorire in acqua, gli aspetti legati a maternità e psiche, la visione di gravidanza, parto e nascita tra letteratura e filosofia, e i temi della dignità e dell’autodeterminazione delle donne.
Una sessione, guidata da Paola Del Carlo e Giuseppe Cariti, Direttori di Ostetricia e Ginecologia rispettivamente presso l’Ospedale Nuovo San Giovanni di Dio e l’AOU Careggi, è stata specificamente dedicata alla tematica del parto tra le donne immigrate. Sempre all’insegna della multiculturalità anche la sezione del convegno dedicata alle varie sensibilità religioso, con una sessione che ha visto il giornalista Riccardo Bigi moderare una discussione alla presenza di esponenti appartenenti a varie confessioni religiose: cristiano-cattolica, Hare Krishna, musulmana, ebraica, e buddista.
Daniel C. Meyer
Commenti
Maternità e parto, il punto sulla società multiculturale — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>