I rischi del commercio elettronico
È di questi giorni la notizia che il commercio elettronico in Italia nel 2016 è cresciuto del 18% rispetto all’anno precedente, il giro d’affari è di poco inferiore ai 20 miliardi di euro. Si tratta di 19 milioni di italiani che ogni anno effettuano almeno un acquisto su Internet.
Ma a chi non corre un piccolo brivido lungo la schiena ogni volta che digita i numeretti della carta di credito e preme “Paga”? Chi non si è mai chiesto: “arriverà la merce o sono stato vittima di una truffa?”
Vediamo di analizzare la situazione e cerchiamo di capire dove si corrono i rischi maggiori. Possiamo innanzitutto dividere grossolanamente il mercato degli acquisti sul web in 4 grossi blocchi (in ordine di rischio decrescente):
- Amazon
- Altri siti di commercio elettronico
- eBay
- Siti di annunci economici
AMAZON
Fondata nel 1994, agli albori del web, è oggi un vero e proprio colosso che nel 2015 ha fatturato quasi 30 miliardi di dollari: un po’ meno del PIL della Serbia, poco più di quello della Bolivia.
Amazon permette l’acquisto solo tramite carta di credito, e dà forti garanzie all’acquirente: se il bene non arriva, arriva danneggiato, non ha le caratteristiche dichiarate, o se per qualsiasi altro motivo il cliente non è soddisfatto, l’importo del pagamento è riaccreditato sulla carta di credito. Inoltre Amazon manda a sue spese a casa dell’acquirente il corriere per rimandare indietro l’eventuale reso. Quindi è possibile effettuare acquisti con la massima tranquillità.
ALTRI SITI DI COMMERCIO ELETTRONICO
Qui la faccenda si fa più complicata: esistono centinaia di migliaia di siti di commercio elettronico, ed è facile capire che qui si può trovare di tutto. Non è però difficile stabilire dei criteri che possono aiutarci a valutare l’affidabilità del sito:
- tipo di pagamento: Paypal e carta di credito sono in assoluto i metodi più sicuri, dato che forniscono forme di garanzia contro le truffe. Assolutamente da evitare il bonifico bancario e ricarica di carte Poste Pay: in caso di truffa sarà difficilissimo se non impossibile riavere i soldi indietro.
- età del sito: un negozio online che vende dal 1999 dà senz’altro più fiducia di uno aperto due mesi fa; a volte non è facile stabilire la reale anzianità, una ricerca su Google può essere d’aiuto.
- esistenza o meno di un negozio fisico: se il commercio elettronico fa capo a una sede reale, con una vetrina sulla strada o un magazzino, possiamo senz’altro sentirci più tranquilli.
- posta elettronica: un indirizzo email generico del tipo @gmail.com, @libero.it e mille altri è un importante campanello d’allarme. Un commerciante serio ha sempre un indirizzo del tipo info@nomeditta.it o simile.
- telefono: trovare solo un telefono cellulare tra i contatti deve insospettire un po’; è l’indice sicuro di una struttura molto piccola e non organizzata, la più facile da metter su per un truffatore.
- dimensioni del sito e quantità di articoli: più un sito è vasto, più sono gli articoli in vendita, minori saranno le probabilità che sia tutto finto.
- la veste grafica: molti famosi truffatori si vestono con la giacca firmata… e l’abito non fa il monaco, ma la pulizia della grafica e l’organizzazione del sito possono contribuire a farsi un’idea
- recensioni: giudizi positivi possono essere uno specchietto per le allodole, quindi le recensioni vanno cercate altrove: una bella ricerca su Google (su pagine estranee al sito in questione) ci darà spesso informazioni molto utili. E bisognerà insospettirsi anche se non si trovano affatto recensioni!
- notorietà: lo dico a malincuore, ma un sito che investe molto in pubblicità difficilmente rifila delle fregature!
Esistono molti siti di affidabilità paragonabile ad Amazon: ePrice, Zalando, Apple, Microsoft, Trenitalia, Groupon, Trivago, Booking, Expedia, Mediaworld e molti altri.
Il modo migliore per trovare siti di e-commerce con un minimo di affidabilità e di individuarli tramite motori di ricerca come TrovaPrezzi.it o Kelkoo.it. Digitando l’articolo che si desidera acquistare si ottiene una lista con tanto di prezzi: dopo aver analizzato una manciata di siti con i criteri qui sopra elencati, non sarà difficile effettuare una scelta con tranquillità. Non bisogna mai barattare la tranquillità per pochi euro: se la differenza di prezzo non eccessiva, è assai consigliabile scegliere il sito più noto o comunque in apparenza più affidabile.
EBAY
Eccoci finalmente a parlare del sito più desiderato e allo stesso tempo più temuto del web! Un immenso mare di inserzioni commerciali che nascondono grandi affari e grosse fregature. La maggior parte degli oggetti su eBay sono venduti da privati o da società piccolissime, è logico che la maggior parte dei piccoli truffatori si nasconda tra le pieghe di oltre 100 milioni di articoli…
Le regole d’oro per non farsi truffare su eBay:
- Mai, e dico proprio mai mai mai, pagare con bonifico bancario o carta poste pay. Sono i classici metodi usati dai malviventi per rendere la truffa difficilissimamente perseguibile, sarà quasi impossibile riavere i soldi indietro in caso di qualsiasi problema. Mai, mai, mai. Il venditore vi dirà che non ha un account Paypal, o che le carte di credito chiedono percentuali troppo alte… tutti fatti sicuramente veri ma che denotano spesso un commerciante dilettante o poco onesto.
- Sempre, ma dico sempre sempre sempre, inviare un email o telefonare al venditore per verificare la reale disponibilità dell’articolo, i tempi di consegna, se è nuovo o usato, se ha difetti, ecc.
- Cercare se possibile il venditore fuori da eBay: sarà facile nel caso di un negozio reale, difficile nel caso di un privato. Sarà utile per evitare i sempre più frequenti “furti di identità”: il truffatore entra in possesso della password del venditore reale, dirotta il pagamento sul suo conto e sparisce nel nulla senza spedire alcunché.
- Attenzione ai prezzi troppo bassi: la maggior parte delle truffe avvengono attirando gli allocchi con prezzi inferiori del 20% e oltre sulla media di mercato. Nessuno regala nulla, solo i truffatori fanno finta di vendere senza guadagnarci. Un commerciante onesto ha bisogno di un buon margine per sopravvivere.
- Leggere bene molti feeedback.
- Anche in questo caso l’età è importante: un iscritto a eBay dal 2004 dà più garanzie di un novellino.
- Non bisogna esitare a dare un feedback negativo se è il caso, e neppure ad avvertire subito eBay in caso di problemi di qualsiasi tipo. Va data la possibilità al venditore di rimediare, ma la soluzione deve essere molto rapida: se un truffatore riesce a traccheggiare per più di 45 giorni, eBay non accetterà più nessuna contestazione.
- Acquistare in Europa: molti venditori sono orientali: se un cinese incassa e non spedisce niente… beh, auguri! Inoltre, la merce che proviene da paesi extracomunitari incorre nei dazi doganali, a volte esosi, che potrebbero allungare parecchio i tempi e far salire di molto il prezzo.
Bisogna perdere un po’ di tempo per scegliere bene il venditore. Se la differenza di prezzo non è eccessiva, è molto, molto meglio scegliere un venditore europeo, anziano, con buoni feedback e molti articoli in vendita piuttosto che risparmiare pochi euro.
SITI DI ANNUNCI ECONOMICI
Beh, qui vale la legge della giungla. Non ci possono dare consigli se non di agire come si farebbe con un venditore ambulante incontrato per la prima volta per strada:
- guardare bene le foto e farsi mandare ulteriori foto se necessario, un venditore onesto sarà sempre disposto a perdere un po’ di tempo piuttosto che mandare a monte l’affare;
- se possibile andare di persona a vedere l’oggetto e a effettuare la trattativa;
- se l’oggetto si trova in un’altra città e deve essere spedito dopo un pagamento anticipato, ecco che ci si trova nella situazione più debole possibile! Se la cifra non è alta e se l’oggetto non è reperibile altrove… bisognerà affidarsi al proprio naso e incrociare le dita!
CONCLUSIONI PERSONALI
Io acquisto in rete dalla fine degli anni ’90, ne ho viste di tutti i colori e sono stato abilmente truffato un paio di volte, per piccoli importi per fortuna. Ciononostante continuo ad acquistare online: il web conviene, ho risparmiato molto più di quanto ci ho rimesso convivo con il rischio attenendomi a queste piccole accortezze.
Buona fortuna!
Giovanni Trambusti