A pieno ritmo
La Juventus torna a sintonizzarsi in HD (Higuain-Dybala) e batte quasi con facilità la Lazio, salita a Torino con bellicosi intenti in realtà rivelatisi solo tali nelle intenzioni e non certo nella concretezza del match.
L’alta definizione della coppia bianconera d’Argentina fa subito la differenza e la partita è chiusa. Il gol di Dybala è una perla di tecnica e precisione, quello di Higuain un gioiello di tempismo e fiuto del gol. Una coppia molto ben assortita, capace di spaccare le partite con lampi di genio e di intuizione, come, per l’appunto, capitato contro la Lazio. Allegri non ha avuto timori: la partita era di quelle importanti, che si doveva vincere a tutti i costi per dimenticare Firenze e per la classifica, e lui ha giocato duro, pesante, schierando in pratica un attacco a cinque punte.
Il felice inizio di gara, con le due reti arrivate presto, ha giocato a favore di questa scelta un poco azzardata, che si è dunque rivelata vincente. Uno schieramento di gioco che potrebbe ancora tornare, ma solo se, va inteso, la difesa continui a dare quelle garanzie di sicurezza e affiatamento che, di fatto, l’hanno trapiantata in Nazionale.
Una Juve nuova, quindi, che ha sconcertato, per l’ardimento delle scelte, non solo la Lazio, ma anche gli osservatori che ora plaudono, come noi, d’altra parte, al coraggio del tecnico bianconero.
Una vittoria smagliante, quella juventina, che è arrivata, questo lo si deve però anche sottolineare, contro una Lazio a dir poco irriconoscibile, che non è mai entrata in partita e che non ha procurato ai bianconeri neppure un grattacapo. La squadra capitolina ha giocato con mollezza, quasi come se già avesse messo in conto la sconfitta o fosse consapevole che contro i bianconeri non c’era niente da fare.
Un passo falso che non compromette la corsa all’Europa, anche nel caso in cui il Milan vincendo la gara che ha da recuperare l’agguantasse a quota 40 punti.
In cima la lotta è quanto mai avvincente. La Roma, passin passino, tiene botta. Batte il Cagliari in un match a due facce. Un primo tempo stentato, farraginoso, dove Dzeko si mangia il suo consueto bottino di gol, ed un secondo più vivo, deciso, dove il centravanti bosniaco sblocca il risultato con un gol dei suoi, da opportunista puro, e avrebbe anche raddoppiato se un suo perentorio colpo di testa non fosse finito sulla traversa. Insomma, la Roma c’è anche se non brillante come la capolista e, a tratti, non così convinta di farcela come invece dimostrano sempre i giocatori di Allegri.
Il terzo incomodo, il Napoli, sembra essere più che in salute con un gioco frizzante e sicuro. Liquida il Milan sullo stesso registro di quanto accaduto a Torino fra Juve e Lazio, vale a dire nei primi momenti della gara. Insigne e Callejon trafiggono un, questa volta, incerto
Donnarumma sulle spalle del quale, così giovane, stanno forse incominciando a pesare i tanti impegni e le grosse responsabilità. Sui due gol, infatti, non è sembrato impeccabile, e addirittura sul secondo si è fatto battere da una posizione improbabile lasciando che la palla gli passasse fra le gambe. La reazione degli uomini di Montella c’è stata, ma non ha dato i frutti maturati contro il Torino, la rimonta si è fermata ad una rete soltanto.
Sesto passo avanti in gran carriera dell’Inter che la cura Pioli ha completamente rigenerato, significando quanto un allenatore conti nella gestione di una rosa e quanto la fiducia che i giocatori ripongono in lui paghi. La rimonta dei nerazzurri in classifica si sta facendo forte ed evidente e, tenuto conto che in questi primi match di ritorno il calendario è loro favorevole non ci sarebbe da stupirsi se da qui a un mesetto la squadra si trovasse a ridosso delle prime tre. Staremo a vedere, per intanto i tifosi sono tornati a sorridere, garantiti anche dalla nuova proprietà cinese che sembra, a quanto si legge, assai vicina alla squadra.
L’Atalanta non finisce più di stupire. Fa secca la Sampdoria grazie ad un calcio di rigore, ma quello che lascia davvero ammirati è la facilità con cui, pur cambiando molti elementi, la squadra continua ad ottenere risultati. Gasperini lancia esordienti a getto continuo e questi tengono il campo come dei veterani. La foga, lo slancio, la voglia di far bene li aiuta e l’Atalanta vola. Un anno magico già da adesso, quand’anche nel prosieguo si dovessero registrare delle fermate più o meno brusche.
Se in cima la lotta continua a presentare aspetti affascinanti, in coda, almeno da quello che si legge dai numeri, parrebbe ormai definitivamente segnata. Le tre ultime (Pescara, Palermo e Crotone) sono divise da un pacchetto di punti dalla quart’ultima (Empoli) da far ipotizzare del tutto improbabile una loro rimonta. Vero è che il calcio è imprevedibile e pazzo, ma ha pur sempre nelle sue dinamiche una buona parte di razionalità e logica.
Franco Ossola
Commenti
A pieno ritmo — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>