Forbes con le sue stravaganti classifiche e graduatorie
Giorni fa la rivista d’oltreoceano Forbes, come sua abitudine, ha stilato una graduatoria di bravi e intraprendenti giovanotti che illumineranno il cammino dell’umanità per i prossimi 50 anni. Come facciano nella Fifth Avenue newyorkese ad individuare 30 giovani italiani su milioni di coetanei non è semplicissimo da comprendere. L’impressione è che abbiano scritto qualcosa per sollevare un polverone di commenti e di contraddittori. In questo sono stati bravi e gliene va dato atto.
Ciò non significa e non vuole significare che i signorini e le signorine indicate da Forbes siano delle schiappe o delle “pistole”, per dirla col ministro Giuliano Poletti, e neppure ci sfiora l’idea che si voglia tarpare le ali ai loro sogni e alle loro aspettative.
Solo che affermare che costoro “in cinquant’anni cambieranno il mondo con le loro innovazioni” quantomeno qualche grammo di esagerazione lo contengono. Dando per scontato che in Italia, ma anche negli altri Paesi, si siano affidati a dei corrispondenti e che questi a loro volta abbiano dei collaboratori o suggeritori i quali magari avranno una rete di segnalatori,
si potrebbe dedurre che il setaccio è piuttosto disarmonico e confusionario. Soprattutto perché non posseggono la palla di vetro.
Qualcuno potrebbe sostenere che si tratta di una delle solite americanate.
Le caratteristiche richieste in ogni candidato erano principalmente quelle di possedere un ruolo guida nel proprio settore e si fa fatica ad individuare nel mondo dell’industria, della produzione, della finanza e dell’economia un giovane al di sotto dei 30 anni che reciti la parte del guidatore.
Non fosse altro che per ragioni anagrafiche. È come assegnare la laurea ad un dodicenne. Possibile, ma è una rarità interplanetaria.
Nei giorni scorsi Firenze alla Fortezza da Basso ha ospitato Pitti Bimbo 84 ed uno dei più affascinanti siti all’interno della Fortezza è il Teatro Lorenese, una sala del Settecento arricchita di decori alle pareti e all’epoca adibita a teatro granducale.
Oggi è una location privilegiata che viene utilizzata da aziende che hanno scalato la notorietà.
Durante il Bimbo 84 hanno esposto le collezioni le società del gruppo Fmm.
Amministratore delegato di Fmm è la under 30 Anna Angela Ammaturo, la giovane signora della Tripla A classe 92, la quale è alla guida di un gruppo che nel 2015 ha fatturato 12 milioni di euro e che entro il 2021 si è posto come obiettivo di sfiorare o, meglio ancora, superare i 50 milioni.
Come gran parte della gioventù, la giovane signora della Tripla A rimane affascinata dall’alone che circonda il pianeta moda però un conto è ammirare una vetrina ed indossare un capo, altro conto è seguire la filiera moda dall’acquisto del tessuto all’acquisto dei bottoni e degli shopper per accompagnare l’acquirente finale sorridente sin sull’uscio.
Anna Angela Ammaturo, mostrando coraggio e sfrontatezza, a 22 anni ha risposto affermativamente alla chiamata di mettersi in sala regia per dirigere quello che oggi è un cacciatorpediniere ma che in tempi brevi diverrà una corazzata.
Pur non provenendo da un ambiente tessile, pur non avendo ascoltato sin dall’infanzia discorsi e frasi imperniati sulla moda, in poco più di due anni ha tagliato traguardi che se non si possiede sale in testa e muscoli nelle gambe diventa impossibile superarli.
Certo non ha dovuto principiare dalle fondamenta, ma quanti sono quei rampolli di imprenditori, di finanzieri, di professionisti che inciampano e che rimangono a lungo con il muso attaccato al terreno? Le cronache ne sono zeppe.
Seppure abbia partecipato a poche manifestazioni di Pitti, il suo nome circola nell’ambiente degli addetti ai lavori, il brand Frankie Morello junior è menzionato alla pari di altri generazionali e di primissima fascia. Ed insieme a Frankie Morello junior si è aggiunto Bugatti ed Aygey.
A Pitti Bimbo 84 il sole ha illuminato il Teatrino Lorenese per tutti e tre i giorni, tanta affluenza, tanti buyer, tanti sorrisi, tante commesse. Si torna in azienda con la borsa piena di gratifiche e di morale.
Nei prossimi giorni l’ennesimo esame.
Questa volta è di quelli che contano soprattutto dal punto di vista dell’immagine e dell’orgoglio.
Anna Angela Ammaturo e la sua squadra sbarcano nel Quadrilatero della Moda meneghina. Il Quadrilatero fa parte della super élite mondiale dello shopping e del lusso.
Approdare in Via Montenapoleone, alla pari della Fifth Avenue, degli Champs-Elysées, di New Bond Street o di Ginza è il sogno di tutti coloro che operano nel lusso e nell’eccellenza. È la bolla che certifica la tua appartenenza alla primissima fascia, sia essa della moda o di altro genere.
Via Montenapoleone è la passerella a cielo aperto dal primo gennaio alla notte di San Silvestro, sulla quale sfila il mondo della finanza, dell’economia e della politica del globo intero.
Metterci piede a poco più di 24 anni è un titolo che pochissimi possono vantare. Peccato che Steve Forbes ed i suoi collaboratori non se ne siano accorti.
Bruno Galante
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