La Juve vince anche quando pareggia
Tradizione popolare e proverbi dicono che quando il treno passa, se davvero si vuole raggiungere una meta, è bene prenderlo al volo, salirci sopra di corsa per non lasciarlo passare inutilmente. Anche perché quello che dovesse mai passare dopo arriverebbe troppo tardi conducendoti al traguardo fuori tempo massimo.
La Roma di questa stagione è la fotografia esatta descritta in queste righe. Vero è che la Juventus non ha concesso nulla, ma tutte le volte in cui esisteva la possibilità di rosicchiare qualche punticino alla capolista i giallorossi hanno pensato bene di evitarlo in certe occasioni anche in modo clamoroso, andando incontro a battute d’arresto impensabili.
Il fatto si è ripetuto in questa 27ª giornata che ha avuto per l’appunto di rilevante due elementi: la caduta casalinga della Roma opposta al Napoli e il primo pareggio della squadra di Allegri dopo ventisei giornate condite soltanto da vittorie e rarissime sconfitte.
Certo, il Napoli che ha vinto all’Olimpico ha fatto la sua bella partita, pizzicato e stuzzicato fra qualche contestazione e l’ansia di ricevere il Real Madrid per il ritorno decisivo di Champions, ma la Roma, giocando per di più in casa, è nuovamente caduta nell’anonimato, disputando un match praticamente decisivo con mollezza e senza carattere, fatti salvi gli ultimi convulsi momenti di arrembaggio alla ricerca del pari. Tre punti avrebbero significato un bel passo di avvicinamento ai bianconeri e mantenuto in vita la fiammella della speranza scudetto. Ora, con 8 invece di 6 lunghezze a undici giornate dalla fine solo un miracolo potrebbe cambiare le cose.
Il Napoli, da parte sua, ha giocato come meglio non avrebbe potuto, di slancio e con slancio, consegnando ai tifosi una duplice speranza: la risalita in classifica per agganciare la Champions diretta per il prossimo anno e la dimostrazione di bella tonicità di squadra che farebbe ben sperare per lo scontro fatale con gli spagnoli. Due sole lunghezze dividono i partenopei dalla Roma e la buona condizione di forma palesata all’Olimpico induce a immaginare che martedì il match al San Paolo sarà davvero infuocato con un Napoli gagliardo, pronto a scagliarsi lancia in resta. Certo che eliminare gli spagnoli sarebbe davvero un’impresa e chissà che sfilate di tifo sotto il Vesuvio!
Il calcio è meraviglioso anche per questo: per la incredibile gioia che sa donare a chi lo segue con passione e amore. Forza Napoli!
Come la Juve, anche la magica Atalanta rifiata. La Fiorentina le impone l’alt in un pareggio che ha divertito tutti, gli uni e gli altri, per le tante emozioni. Di solito il risultato a reti bianche non entusiasma mai, ma questa volta c’è stato da divertirsi per le tante occasioni create e non finalizzate in gol e per i continui capovolgimenti di campo. Due squadre in buona salute. Se per i viola l’idea di agganciare un posto europeo è di molto sbiadita col trascorrere del tempo, l’Atalanta, per bocca del suo trainer Gasperini, ci crede e ce la metterà tutta fino alla fine.
Una battaglia non di sicuro facile visto che gli atalantini se la dovranno vedere con fior di rivali: Lazio, Inter e Milan.
Ammirevoli gli azzurri di Simone Inzaghi. Vincono facile a Bologna con una doppietta del bomber Immobile, ma soprattutto danno un chiaro segnale a tutti: siamo intenzionati a marciare in questo modo, con questa determinazione senza tentennare.
Da anni la Lazio non mostrava una continuità di gioco e risultato così valida, intensa. Se la gioca con tutti, senza timori, e non modifica il proprio assetto mai, un insieme di velocità, tattica ben assimilata e grinta. Un osso duro per tutti.
La cavalcata dell’Inter di Pioli ha giusto avuto lo stop a Torino contro la Juventus, per il resto anche domenica è proseguita con intensità. Cinque reti fuori casa, sebbene rifilate a un Cagliari dalla difesa sempre un po’ in crisi, sono un attestato di buona salute. Se domenica prossima sotto i colpi di Icardi e compagni cadrà anche l’Atalanta, beh, si potrà allora davvero immaginare un’Inter davvero pronta a tutto, anche a scalare quel posto Champions che fino a pochi mesi or sono sembrava davvero irraggiungibile.
Bravo il Milan a sbarazzarsi di un cliente sempre ostico come il Chievo. Passo passo la squadra di Montella sta lì, collocata in un settimo posto ma pronta a balzare in avanti approfittando di qualche passo falso delle dirette concorrenti.
Passasse indenne la prova Juve che l’attende al prossimo turno, chissà …
Nella zona di metà classifica, in quello che abbiamo definito il limbo delle squadre salve che non hanno più nulla da chiedere al campionato ad eccezione di una dignitosa conduzione fino al suo termine, il Torino ha battuto un Palermo più che valido nella prima frazione di gara e poi allo sbando non appena il “gallo” Belotti ha messo mano alla sua artiglieria, manovrata di testa e di piede. La seconda rete è stato un piccolo capolavoro. Merita, il giovane attaccante granata, di starsene da solo in testa alla classifica dei cannonieri e se solo non avesse fallito tutti quei rigori …
In coda nulla è cambiato. Le sconfitte in serie dell’Empoli non hanno avvantaggiato nessuna delle tre ultime per provare a rosicchiare qualche punto e alimentare nuove speranze.
Franco Ossola
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