Dal turismo segnali positivi, rosei e incoraggianti
Se da un lato le continue crisi politiche impediscono una crescita adeguata e meritata, dall’altra l’Italia che lavora, che si dispera e continua a pedalare nonostante il vento contrario, genera benessere e ottimismo. I recenti dati diffusi da Federalberghi lo ribadiscono, premiano il turismo invernale sulla neve. Nel primo trimestre del 2017 sono stati 9,5 milioni i connazionali che hanno preferito le località montane con impianti sciistici, in gran parte entro i confini con qualche puntata al di là delle Alpi. Circa 5 milioni hanno trascorso la settimana bianca tra i monti spendendo 724 euro a persona, tra questi quasi 700 mila hanno trascorso anche dei fine settimana in montagna.
Turisti invernali che creano un giro d’affari stimato intorno a 3 miliardi e 600 milioni di euro per le settimane bianche, facendo registrare una crescita di poco superiore al 9,4 percento in confronto allo stesso periodo della passata stagione. Cifre che servono ad allontanare, in parte, le numerose problematiche che nel recente periodo si sono riversate sul Paese.
Dati con segno positivo seppur vi sia stata della penuria di neve, ciò non incrementa il desiderio per gli appassionati con gli sci.
In questa graduatoria consuntivo/previsionale è il Piemonte ad occupare la vetta, che ha potuto avvantaggiarsi di alcune iniziative portate avanti dalla Giunta Regionale come quella di istituire la Settimana dello Sport e del Benessere. Il mondo della scuola ha sfruttato al massimo l’idea ed i risultati si sono notati immediatamente.
Segue, poi, il Trentino Alto Adige, la Lombardia, la Val d’Aosta ed il Veneto.
Qualora le condizioni climatiche consentissero di sciare sino a Pasqua, quest’anno si festeggia il 16 aprile, le previsioni potrebbero subire degli ulteriori ritocchi positivi.
Per una previsione estiva abbiamo ascoltato il presidente Federalberghi Roma e vicepresidente vicario nazionale Giuseppe Roscioli.
Roma attraversa un periodo all’insegna della bagarre politica. La nuova inquilina del Campidoglio sembra un’assidua frequentatrice di crisi e di rimpasti del governo cittadino. Virginia Raggi tra le prime iniziative assunte si è messa in evidenza bocciando la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024 dichiarando tra l’altro: “È da irresponsabili dire sì a questa candidatura, quindi diciamo no a alla candidatura di Roma ai Giochi del 2024.
Diciamo no alle Olimpiadi del mattone, non le vogliamo. Sono un sogno che diventa un incubo, le Olimpiadi servono ai comitati d’affari non ai cittadini”.
Il vertice di Federalberghi sta conducendo una battaglia senza tregua nei confronti dell’abusivismo alberghiero che penalizza la stragrande maggioranza degli albergatori onesti, cittadini che pagano le tasse e creano posti di lavoro.
“Con molta probabilità i politici nemmeno si rendono conto del problema, delle sue ripercussioni e dei suoi sviluppi futuri. Tutti i governi europei hanno adottato provvedimenti contro il dilagare degli Airbnb tranne il nostro. Ciò accade nel momento in cui principia l’abbandono delle regole per avvantaggiare l’illegalità. Agevolando l’Airbnb si da una mano agli evasori, a chi si pone al di fuori del rispetto della legge, a quanti non versano contributi all’erario lavorando a nero e non rispettando sicurezza e qualità”.
Se con Virginia Raggi vi è divergenza d’opinione con l’assessore al Turismo dovrebbe essercene parecchio meno visto che il settore lo conosce bene.
“Infatti, Adriano Meloni non è un politico e conosce molto bene la nostra materia per cui si dialoga bene e ci si comprende. Ritengo che insieme si potranno sviluppare alcuni progetti, anche se non tutto dipende da lui. Il difetto maggiore della classe politica italiana è che non hanno capacità di guardare oltre il loro mandato, sono fortemente limitati nell’andare oltre la scadenza del mandato, ciò significa mancanza di programmazione a medio e lungo termine. Si vive alla giornata e rattoppando le buche della pavimentazione stradale”.
Alcuni gruppi finanziari hanno investito nel comparto alberghiero. Il gruppo UnipolSai oggi possiede 43 strutture tra business e leisure, con 5.500 camere.
“Sono segnali positivi che recheranno vantaggi. Dovremmo credere maggiormente tutti nel turismo perché per l’Italia è una miniera che viene sfruttata molto parzialmente”.
Tra poco inizia la stagione vera e propria, un 2017 favorevole?
“La grande crisi è oramai alle spalle e l’abbiamo superata positivamente. A mio parere sarà un anno di transizione senza eccessivi scossoni. Per noi italiani gli Stati Uniti rappresentano un mercato importante, vediamo cosa succede nei prossimi mesi di là dell’Atlantico con il presidente Trump. Gli americani sono un motore trainante in diversi comparti, anche nel turismo”.
Con il Brexit le cassandre prevedevano disastri, si sono zittite da sole. Idem con Trump?
Salvarico Malleone
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