Baccalà alla Cappuccina, in attesa della Pasqua
Proseguendo nella ricerca di ricette idonee per il periodo di Quaresima, sino a pochi anni addietro era rigorosamente proibito mangiare carne, e tornando ancora più indietro era addirittura vietato per legge, questa volta abbiamo scelto un piatto meno noto ma parecchio gustoso e apprezzato.
Il Baccalà alla Cappuccina trae origine in Friuli Venezia Giulia, non è conosciuto come quello alla Vicentina però ha poco da invidiare in quanto a sapore e aroma.
Non richiede particolare impegno e capacità inoltre anche i tempi di preparazione sono relativamente brevi. Veniamo a noi.
Ingredienti per 6 persone
1,2 kg di baccalà (stoccafisso) già ammollato,
farina,
mezzo bicchiere di olio di oliva,
2 cipolle tritate finemente,
50 gr di pinoli,
50 gr di uva passa,
3 acciughe salate, lavate, sfilettate e tritate,
mezzo cedro candito tagliato a fettine,
un pizzico di cannella e noce moscata, grattugiate,
pepe di mulinello,
una scorzetta di limone,
un bicchiere di vino bianco,
una spolverata di cioccolato amaro grattugiato,
un cucchiaino di zucchero,
2 o 3 foglie di alloro,
un litro di brodo,
pane grattugiato,
sale q.b.
Preparazione
Eliminare la pelle e le lische al baccalà molto ben ammollato.
Tagliarlo a pezzi grossi di 4 – 5 cm, infarinarli e passarli nella padella a bordi alti, sistemando i pezzi uno accanto all’altro per non lasciare spazi vuoti.
Insieme al mezzo bicchiere di olio versare l’uvetta, i pinoli e i canditi.
Quindi aggiungere scorzetta di limone, pepe, cannella, noce moscata, una soffice spolverata di zucchero e cioccolato amaro, sale e pepe.
Coprire il tutto con brodo caldo, incoperchiare e a fuoco lento far cucinare per due ore abbondanti.
Non mescolare, ma di tanto in tanto scuotere la padella per non far attaccare il baccalà.
Nel caso in cui ce ne fosse bisogno aggiungere dell’altro brodo.
In una padella a parte rosolare la cipolla e le acciughe.
Il composto unirlo al baccalà con le foglie di alloro.
Quando il tutto verrà assorbito bagnare il baccalà con un bicchiere di vino bianco.
Infine cospargere il pan grattato, passarlo al forno sino a quando si forma una leggera crosticina dorata.
Servire molto caldo e fumeggiante.
Buon appetito.
Claudia Treves
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