La bellezza di essere considerati bambini
“Grazie al via libera di oggi della Camera, la legge che garantisce la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è finalmente diventata realtà e l’Italia può dirsi orgogliosa di essere il primo paese in Europa a dotarsi di un sistema organico che considera i bambini prima di tutto bambini, a prescindere dal loro status di migranti o rifugiati” .
Questo quanto ha dichiarato lo scorso 29 marzo, da Raffaella Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che, dal 1919, è in prima linea nella difesa e nella protezione dei bambini di tutto il mondo. Bambini che nascono in realtà non facili, che sono privi di una famiglia che gli possa dare amore e supporto e spesso in cattive condizioni igienico sanitarie. Per questo, l’associazione attua tutte le misure possibili che ne possano salvare i più piccoli, garantirne le cure e favorire la loro crescita.
Finalmente, dopo tre anni di stallo, il ddl fortemente dall’associazione Save the Children, è diventato una realtà grazie al pieno consenso avuto dal Parlamento nonché dalle più importanti organizzazioni che tutelano i diritti dei minori.
Per dare qualche dato che serve sempre a dare una misura reale al fenomeno, è bene ricordare che, nel 2016 più di 25.800 minori, tra cui anche bambini con meno di dieci anni di età, sono approdati in Italia. Sono giunti nella nostra penisola, via mare e soli, senza genitori o figure adulte di riferimento al loro fianco. Viaggi difficoltosi nonché pericolosi nei quali alcuni di loro hanno perso la vita e anche quando arrivati in Italia, spesso sono inermi e in balia di gente senza scrupoli che abusa di loro senza il minimo ritegno.
Ma, nello specifico, cosa disciplina questa legge?
È una normativa volta a tutelare i diritti dei bambini che giungono in Italia privi di genitori e sancisce tutte le procedure che riguardano la loro identificazione all’ingresso nel nostro paese, l’accoglienza, l’affido familiare nonché la figura del tutore, la possibilità di accesso all’istruzione. Tutte azioni che hanno come scopo quello di facilitare l’inserimento nella società di queste creature già segnate in modo incisivo da una vita difficile e non certo serena.
Quali migliorie apporterà la nuova legge?
In primis, saranno disciplinate le procedure di accertamento dell’età e identificazione del minore, garantendone l’uniformità a livello nazionale. Tutto questo sarà notificato sia al minore che al tutore provvisorio, assicurando così anche la possibilità di ricorso. Oltre a ciò, sarà garantita maggiore assistenza grazie al supporto di mediatori culturali durante tutta la procedura.
Sarà reso disponibile un sistema di strutture di prima accoglienza dedicate esclusivamente ai minori, all’interno delle quali i bambini possono risiedere non più di 30 giorni, e sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (SPRAR). Sono strutture diffuse su tutto il territorio nazionale, che la legge estende ai minori migranti non accompagnati. In più, sarà prevista l’attivazione di una banca dati nazionale dove confluirà una “cartella sociale “ del minore e che lo seguirà per tutto il suo iter sociale.
Spariranno i permessi di soggiorno usati per consuetudine e spesso non utilizzati e il minorenne potrà richiedere direttamente il permesso di soggiorno alla questura competente, anche in assenza della nomina del tutore. Il Tribunale dei minori istituirà un elenco di tutori volontari che saranno le figure adulte di riferimento formate in modo adeguate e si favorirà il percorso, molto importante, dell’affido familiare, che dovrebbe essere la strada più accogliente per i piccoli.
In ultimo, è importante anche sottolineare le misure che saranno previste per incrementare e preservare il diritto all’istruzione, alla sanità, alle vittime di tratta, il diritto all’ascolto nei procedimenti amministrativi o giudiziari e la tutela legale facendo ricorso, secondo la normativa vigente, al gratuito patrocino dello Stato italiano.
Ecco quindi un bel passo in avanti che può definirsi, senza alcun dubbio, un fiore all’occhiello per il nostro paese che si renderà parte attiva nella tutela dei diritti dei giovani migranti favorendo anche la cooperazione internazionale tra i Paesi nell’interesse e la protezione dei minori.
I bambini sono il nostro futuro, abbiamo il dovere di fare qualunque cosa per garantire loro una vita più serena possibile.
Raffaella Aquilina
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