Il tango a Rio Hondo lo balla solo la Yamaha
A quanti non avevano creduto appieno per il successo in Qatar di Maverick Vinales dopo la bella prova argentina sul circuito di Rio Hondo si sono ricreduti e per il 22enne pilota spagnolo si profila una stagione gonfia di soddisfazioni in MotoGp. A tenerlo compagnia in seconda posizione Valentino Rossi che in Sud America ha festeggiato la partecipazione numero 350 della sua carriera. A far compagnia alla coppia della Yamaha è salito il britannico Cal Crutchlow su LCR Honda, che anche il griglia era in terza posizione. Gara super jellata, invece, per le Honda ufficiali. Al quarto giro Marc Marquez conduceva con sicurezza quando l’anteriore ha ceduto ed i sogni si sono arenati sulla sabbia, stessa sorte è capitata a Dani Pedrosa al 13° giro.
Se per Valentino le prove sono state dominate da difficoltà e contrattempi, a partire dalla retrocessione in Q1 prima di passare
alla fase finale delle qualifiche terminata con il settimo tempo, la domenica avviene la metamorfosi e con piglio da guerriero centra il secondo posto e festeggia alla grande le 350 presenze.
Probabilmente neppure il Dottore sperava di salire sul podio ma oramai ci ha abituato a sorprese e stravolgimenti.
Ma chi stappa la magnum a distanza di quindici giorni è Maverick Vinales che ora guida la classifica piloti a punteggio pieno con i suoi preziosi 50 punti. Però Vinales deve rimanere con gli occhi bene aperti perché Valentino è alle sue spalle con 36 punti ed in zona sorpasso, pronto a cogliere il minimo errore per balzare in prima posizione.
Peggio non poteva andare per la rossa Ducati e la Honda visto che sono rimasti appiedati Lorenzo,
Marquez, Pedrosa e Dovizioso a differenza del team Yamaha che sale sugli scudi anche con la succursale Tech 3 con Zarco e Folger in quinta e sesta posizione. Andrea Iannone è stato penalizzato alla partenza per uno scatto irregolare e quindi gli è toccato il drive through.
Al via Marquez parte di prepotenza e Crutchlow lo segue a ruota. Alla prima curva Jorge Lorenzo tocca Iannone ed esce senza poter rientrare a causa dei danneggiamenti subiti dalla Ducati. Intanto si fanno sotto le due Yamaha. Vinales scala di posizioni e si porta in seconda piazza. Mancano 22 giri al termine e Marquez scivola in curva e vede sfumare il traguardo. Vinales non si lascia sfuggire l’occasione e prende la testa seguito da Crutchlow e Rossi. Il nuovo terzetto accelera e distanzia tutti. Valentino aspetta l’attimo buono che giunge quando mancano sette giri.
A dodici dalla fine Pedrosa svicola e torna ai box. Ad undici alla fine Dovizioso si vede piombare addosso Aleix Espargaro con l’Aprilia ed anche per lui rientro anticipato. Crutchlow non dispera e spinge a fondo nell’intento di sorpassare il Dottore. Valentino deve solo controllare e lo fa nel migliore dei modi. I tecnici Yamaha sorridono ed esultano, alla fine esultano giustamente per la doppietta argentina e per la classifica che lascia presagire un campionato denso di emozioni e soddisfazioni.
Con la mente oramai si è ad Austin in Texas per il Grand Prix of the Americas il 23 aprile, 5.513 km con una salita di 41 metri di dislivello con un’impressionante inclinazione al termine del rettilineo principale seguita da una curva a sinistra che lasceranno col fiato sospeso i 120.000 che si assieperanno sui gradoni.
la Redazione
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