Aumentano le Bandiere Blu da 293 a 342 spiagge
Le eccellenze del Made in Italy passano anche dal Turismo. Se le presenze di vacanzieri culturali lievitano di settimana in s ettimana quelle marine presentano un trend in crescita oramai da anni. L’Italia ha oramai compreso bene che per sconfiggere la concorrenza estera deve privilegiare la qualità. E la certificazione di qualità per le località balnearie la rilascia la Fee, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l’Educazione Ambientale).
Nei giorni scorsi la Fee ha assegnato le Bandiere Blu 2017 ai comuni rivieraschi e agli approdi turistici, edizione che quest’anno festeggia il trentennale 1987-2017. Ed il 2017 è stato designato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Anno Internazionale del Turismo Sostenibile”.
Ben 342 spiagge potranno far sventolare la bandiera blu, dislocate su 163 Comuni e 67 approdi turistici che corrispondono al 5 percento circa delle spiagge premiate a livello mondiale. In confronto alla passata edizione vi sono 13 nuovi ingressi mentre due non sono stati confermati. Ottimi risultati quelli conseguiti dagli approdi turistici che dimostrano le scelte intraprese circa la sostenibilità che assicurano la qualità e la quantità dei servizi conformi alla compatibilità ambientale.
Leader indiscussa della graduatoria si conferma la Liguria con 27 località compresi 2 nuovi ingressi, al secondo posto sempre la Toscana con 19 Bandiere Blu e al terzo le Marche con 17. Cresce la Campania e raggiunge quota 15 seguita dalla Puglia e dalla Sardegna ad 11. Sale l’Abruzzo ad 8, con 2 nuovi ingressi,
insieme al Veneto e al Lazio. A 7 bandiere la Sicilia, ne acquisisce 1 nuova, e la Calabria, 2 nuove. Retrocede l’Emilia Romagna a 6 per averne persa 1. Retrocede a 2 il Molise, ne aveva 3. Invariata la Basilicata con 2 bandiere insieme al Friuli Venezia Giulia.
Tra le nuove località vi sono Camogli e Bonassola in Liguria, Giulianova e Roseto in Abruzzo, Soverato e Roseto Capo Spulico in Calabria, Sapri in Campania e Santa Teresa di Riva in Sicilia.
Per quel che concerne i laghi va segnalato il boom del Trentino Alto Adige che fa un balzo in avanti da 5 a 10, invariato il Piemonte a 2 e la Lombardia ad 1.
Velato di ottimismo il commento di Claudio Mazza, presidente della Fee Italia: “È con soddisfazione che annunciamo anche per il 2017 un aumento di comuni per le Bandiere Blu, ben 163. È un percorso che porta in maniera dinamica ed efficace le amministrazioni locali a cogliere nuove sfide per la gestione sostenibile del territorio, mettendo al centro la connessione terra-mare in quanto la salute del mare è strettamente correlata alla gestione del territorio”.
I criteri che la Fee utilizza per l’assegnazione delle Bandiere Blu sono molto rigidi e categorici, primo tra tutti l’assoluta validità delle acque di balneazione secondo regole più restrittive di quelle previste dalla normativa nazionale sulla balneazione (solamente quelle classificate “eccellenti”) con regolari campionamenti delle acque effettuati nel corso della stagione estiva.
Solo nel caso in cui vengono rispettati questi adempimenti passano alle valutazioni successive che concernono:
efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria allacciata almeno al’80 percento del territorio comunale;
raccolta differenziata e corretta gestione dei rifiuti pericolosi;
vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi;
spiagge dotate di tutti i servizi e di personale addetto al salvamento, accessibilità per tutti (abbattimento delle barriere architettoniche);
ampio spazio dedicato ai corsi di educazione ambientale, rivolti in particolare a scuole, giovani, a turisti e residenti;
strutture alberghiere, servizi di utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata;
certificazione ambientale e/o delle procedure delle attività istituzionali e strutture turistiche presenti sul territorio comunale;
presenza di attività di pesca ben inserita nel contesto della località marina;
diffusione dell’informazione sulla Fee e sulla Bandiera Blu, pubblicazione dei dati sulle acque di balneazione.
Salvarico Malleone
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