Siamo oramai nel vivo del campionato e dei colpi di scena. A Le Mans si è assistito ad una gara che ha lasciato col fiato sospeso sino all’ultimo rettilineo. Tutti in fibrillazione tranne il team della Yamaha che sperava nel successo pieno ma si è dovuto accontentare, si fa per dire, solo del primo posto di Maverick Vinales.

Rimane la rabbia di non aver potuto applaudire Valentino sul podio per una scalognata caduta all’ultimo giro però fa maggior rabbia sapere che ha perso pure la testa della classifica e scivola in terza posizione con 68 punti.

Tre su cinque le vittorie di Maverick che diventa l’uomo da inseguire e battere. Meritato entusiasmo ai box Yamaha anche per il secondo posto di Johann Zarco che sale al quinto gradino della classifica generale.

Pomeriggio di sole a Le Mans cosa che succede di rado a metà maggio.

Gara al cardiopalmo sin dalla partenza che vede Zarco prendere la testa seguito da Vinales, Marquez e Rossi ma il Dottore azzarda il sorpasso e si posiziona terzo. Il trio delle Yamaha accelera e distanzia tutti, quarto Marquez quindi Crutchlow e Dovizioso, seguiti da Pedrosa, Reddiing, Miller e Lorenzo.

Si rimane così sino al settimo giro quando Vinales decide di attaccare e superare Zarco, che ha preferito le morbide e di conseguenze tutti pensano che da un momento all’altro debba cedere il passo. Invece il francese non molla e rimane nella scia dello spagnolo. Valentino sempre terzo.

Si bloccano Petrucci e Redding. Marc Marquez non cede e consolida il quarto posto, alle sua spalle Pedrosa, Dovizioso e Crutchlow.

Il primo boato pomeridiano al 16° giro con Marquez che rotola a terra ed inspiegabilmente sul rettilineo.

Nel momento in cui mancano 8 giri al termine Valentino accelera e sorpassa Zarco in prospettiva di attaccare Vinales. Attacco che avviene al 25° giro con una manovra da cineteca che fa scattare in piedi.

Sembra tutto rose e fiori ma all’ultimo giro il Dottore va lungo e si fa superare da Maverick e pochi istanti dopo cade ed è costretto a cedere la vittoria a Vinales che ringrazia e ritira premio e punti. Sul podio salgono Zarco e Dani Pedrosa. 4° Dovizioso e 5° Crutchlow, seguono Lorenzo, Folger, 10° Iannone.

Le note positive provengono tutte dalla Yamaha che è fortemente intenzionata a proseguire su questi ritmi competitivi, Jerez è solo un lontano ricordo. Il neo di Le Mans è quello del Dottore che per eccessiva foga ha dovuto anticipare il rientro ai box e buttare il secondo posto.

Con quella odierna sono 500 le vittorie della Yamaha nel motomondiale.

Per la prima volta in carriera Johann Zarco sale sul podio in MotoGp.

È un campionato strano e a fasi alterne. Tra i primi sette in classifica generale non vi è nessuno che nelle cinque gare è sempre andato a punteggio.

Tra quindici giorni vi è il Mugello che dovrà fornire risposte più chiare per il futuro.

Raimondo Adimaro