Il 30° Salone del Libro gran successo di pubblico
Si è concluso lunedì 22, la manifestazione fieristica più importante d’Italia: il Trentesimo Salone Internazionale del Libro di Torino.
La manifestazione si è svolta nella città sabauda dal 18 al 22 di maggio 2017 registrando un numero di presenze in campo culturale e editoriale inaspettate e profondamente superiori a quelle rilevate nella scorsa edizione del 2016.
Oltre 140 mila biglietti venduti, più di 25 mila partecipanti vale a dire 38 mila persone in più dello scorso anno. La ridondanza dei numeri registrati si fa ancor più importante se si considera anche il Salone Off ovvero un “Salone parallelo”, che, con oltre 500 eventi in tutte le otto Circoscrizioni di Torino e 10 Comuni della Città Metropolitana, fatti di incontri con l’autore, letture, eventi musicali, concerti, spettacoli teatrali, presentazioni e dibattiti, hanno fatto salire il numero di presenze a circa 165 mila anime.
E la cosa davvero sorprendente è che quasi tutto a ingresso gratuito. La bellezza di tutto questo è stata anche dettata dal fatto che, in questa edizione 2017 il Salone al Lingotto chiudeva le sue porte alle ore 20. La festa allora si spostava in tutta la città partendo dal centro fino alle zone periferiche. Vari programmi serali in compagnia di grandi artisti e in ambienti singolari quasi aulici.
Non è mancato nemmeno lo spazio per eventi di solidarietà con incontri e letture di libri che hanno preso vita presso strutture ospedaliere di Torino nonché il progetto Voltapagina svoltosi negli istituiti carcerari della regione Piemonte.
Il direttore editoriale Nicola Lagiola ha già preannunciato che la prossima edizione si svolgerà dal 10 al 14 maggio 2018 e ha lanciato un appello ai grandi disertori di questo anno Gems e Mondadori: “Il salone di Torino avrà sicuramente bisogno delle grandi idee e innovazioni per mantenere non solo i numeri di questo inaspettato maggio ma di superarli ampiamente”.
Quindi, possiamo asserire con orgoglio che la sfida che si erano prefissati gli organizzatori di dare un profondo “stacco” a Rho Fiera – Milano si è avverata! Per l’appunto, documentato e certificato da un numero di visitatori e ospiti che hanno sorpreso tutti inaspettatamente.
L’antagonismo con “Milano tempo di libri” e con i suoi numeri era cosa assai sentita e “l’ansia da prestazione” aleggiava da tempo tra gli organizzatori e la direzione dell’evento torinese.
Milano aveva registrato degli ottimi risultati e quindi era ancor più pressante il desiderio e la voglia di farcela e di ottenere risultati che potessero mettere Torino più al centro nel mondo delle manifestazioni editoriali. Bene! Il risultato finale è andato al di là di ogni possibile aspettativa.
Numerosi i nomi presenti al Lingotto, oltre 350 editori presenti e ospiti anche le case editrici toscane Giunti e Bompiani. Gli editori hanno dato la loro disponibilità già per la futura edizione che avrà luogo a maggio 2018.
Ma perché mai il Presidente Massimo Bray ha voluto già annunciare le date del prossimo anno e perché la scelta e ricaduta sul periodo che va dal 10 al 14 maggio? Logiche spiegazioni!
Giocare d’anticipo su Milano Tempo di Libri che ancora non si è pronunziata in merito e dimostrare che Torino viaggerà d’ora in avanti come entità autonoma senza nulla a che invidiare alle iniziative milanesi.
Tra gli illustri autori che hanno presenziato al salone vi sono Daniel Pennac, Roberto Saviano e un piacevolmente sorpreso Vittorio Sgarbi che ha rilasciato parole molto positive sul salone. Il noto critico d’arte ha affermato che: “Il Salone di Torino ha trionfato riportando una vittoria schiacciante, Milano farebbe bene ad accantonare la competizione!”.
La capitale piemontese quindi si è dimostrata pronta alla sfida e l’ha ampiamente vinta. Si è rivelata una città molto viva e ricettiva tanto che i timori iniziali di non farcela contro Milano si sono del tutto abbuiati.
In ultimo, bello ricordare il tema che ha caratterizzato la kermesse letteraria : Oltre il confine!
Un tema che ci vuole riportare ai temi di integrazione tra culture differenti, apertura a nuove tematiche e nuovi modi di vivere. Lo mostra anche lo stesso logo che ha fatto da “carta d’identità” al salone: un libro aperto su un filo spinato con una giovane donna in cima che guarda all’orizzonte.
Il messaggio voluto, e che speriamo sia arrivato, è proprio quello di usare i libri come strumenti che ci aprono la mente a nuove culture, nuovi cibi, nuove forme d’arte e a nuove idee lasciando al di fuori ogni forma di chiusura e convenzionalità.
Quindi il motto di questo Salone Internazionale potrebbe essere proprio quello di “andare oltre” e guardare verso un’innovativa apertura mentale.
Grazie Torino, e grazie soprattutto ai libri inesauribile fonte di sapere, amici fidati e compagni di viaggio.
Raffaella Aquilina
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