Hagape 2000 tentativo di sfratto in atto
Governi centrali e periferici si commuovono e piangono facilmente non appena scorgono un colored palestrato con doppio cellulare che necessita di albergo e scheda telefonica per non perdere i contatti con i compari e con il resto del mondo. Se invece si tratta di connazionali bisognosi allora ci sono le leggi e i regolamenti da rispettare, pena la denuncia per omissione di atti d’ufficio.
In questi giorni l’associazione Hagape 2000 di Roma ha ricevuto avviso di sfratto da parte del Municipio XVIII della capitale. I signori politici e burocrati hanno chiesto dal 28 giugno di consegnare le chiavi del locale ove si riuniscono per svolgere le attività di recupero e ludiche i disabili con le rispettive famiglie e tutti i volontari.
Hagape 2000 non ha fini di lucro si occupa di assistenza all’interno di attività laboratori ali, assistenza individuale, di tempo libero e conoscenza del territorio, laboratori artistici ed espressivi integrati. Organizza soggiorni estivi e progetti residenziali per una singola giornata o per un fine settimana, svolge funzione di ascolto per una consulenza psicologica individuale o familiare, come pure si occupa di assistenza domiciliare individuale privata in coordinamento con le varie figure professionali preposte all’intervento quali operatore, coordinatore, famiglia e utente.
L’associazione ha emesso una nota per chiarire.
Si tratta di circa 50 ragazzi e ragazze che, grazie ai laboratori organizzati e pagati dagli stessi genitori, associati alla Onlus, ogni giorno frequentano 13 diversi laboratori, da quello del teatro a quello del lavoro, sulle emozioni e la comunicazione, dalla pittura alla ceramica sino alla educazione psicomotoria. Il Comune di Roma ha deciso di portare avanti una delibera del commissario Tronca che rimette in discussione le concessioni per gli enti no profit, le quali devono essere assegnate tramite bando”.
Chissà se la identica solerzia viene attuata nei confronti di rom, colored, magrebini ed altri invasori irregolari ed illegali.
Francesca De Masi, presidente della Hagape 2000, ha rilasciato una dichiarazione nell’intento di far comprendere agli amministratori che la loro missione è quella di aiutare i bisognosi.
“Chiediamo un’immediata delibera comunale che conceda la proroga del comodato d’uso gratuito alla nostra associazione. Le madri e i padri, alcuni di loro oramai settantenni, di questi ragazzi che amano oltre ogni dire, non si arrenderanno a veder spazzato via tutto il loro lavoro e il loro sacrificio e la loro unica possibilità di avere una vita gratificante e decorosa per i loro figli”.
la Redazione
Commenti
Hagape 2000 tentativo di sfratto in atto — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>