La Fondazione CaRi Firenze festeggia 25 anni di storia
I festeggiamenti per le prime 25 candeline della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze erano iniziati martedì 12 al PalaMandela con “La Piazza incantata” scanditi da 500 musicisti delle maggiori istituzioni del territorio davanti a 6.000 spettatori attenti ed emozionati.
Una mega esibizione che ha visto sul palcoscenico il Coro delle voci bianche e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino con i solisti dell’Accademia del Maggio, l’Orchestra del Conservatorio Cherubini, l’Orchestra dei Ragazzi della Scuola di Musica di Fiesole, l’Orchestra Giovanile Italiana e l’Orchestra della Toscana.
La manifestazione si sarebbe dovuta tenere nell’incantevole Piazza Santa Croce ma a causa delle previsioni atmosferiche è stata sposta stata al palasport. È stato il regalo che la Fondazione ha voluto donare alla città e ai fiorentini, a presentare l’evento Lella Costa padrona delle scene
insieme al regista Francesco Micheli, deliziosa la scenografia curata da ArtMediaStudio che ha fatto rivivere le suggestioni di Piazza Santa Croce.

Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Per l’occasione sono stati estratti 100 biglietti gratuiti tra gli spettatori per visitare la mostra di Palazzo Strozzi e alcuni spettacoli programmati dal Teatro dell’Opera di Firenze.
Un momento di gioia che la Fondazione ha voluto condividere con la città.
Ma è stato giovedì 21 nel magnifico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il momento ufficiale per il quarto di secolo della Fondazione.
Serena Dandini e Aldo Cazzullo hanno condotto la mattinata ricca di interventi, racconti, emozioni che hanno vissuto quanti in questi anni hanno accompagnato le vicende della Fondazione.
La cerimonia è stata aperta dalla foto di gruppo dei circa 500 invitati per testimoniare il legame che unisce la città ed i fiorentini all’ente.
All’ingresso di Palazzo Vecchio, nel Cortile di Michelozzo, sono state sistemate alcune postazioni di photocall per una foto ricordo di tutti i presenti ai quali è stata donata una coccarda in ricordo del 25° compleanno che tutti, signore e signori, hanno appuntato sull’abito.
Nell’attesa dell’avvio ufficiale della cerimonia una arpista della Scuola di Musica di Fiesole ha deliziato gli ospiti con brani classici.
Ha provveduto Lapo Mazzei, primo presidente della Fondazione, a porgere il messaggio augurale. Successivamente sono intervenuti alcuni soci, tra i quali l’ex ministro dei Beni Culturali Antonio Paolucci, il professor emerito dell’Università di Firenze Livi Bacci, quindi Donatella Carmi fondatrice della Fondazione Italiana di Leniterapia.
Gabriele Gori, direttore generale della Fondazione, ha rammentato il percorso compiuto di questi decenni a beneficio del territorio con 663 milioni di euro distribuiti nella regione, con 17.000 atti di erogazione, 4.000 soggetti beneficiati, ma soprattutto con il patrimonio passato da 639 milioni del 1992 agli attuali 1.629 del 2016.
A rafforzare il pensiero di Gori è stato proiettato un video realizzato da Gianmarco D’Agostino dal forte impatto emotivo. È stata poi la volta di cinque testimonial che hanno raccontato le loro esperienze nella realizzazione di importanti progetti professionali.
Filippo Caruso, giovane ricercatore che dopo aver conseguito la laurea si trasferisce all’estero ma appena gli capita l’occasione rientra in Italia per proseguire i suoi studi e le sue ricerche nel campo della fisica; Zaira Conti, personaggio molto conosciuto nell’ambito del sociale e del volontariato toscano; Deborah Minotti, impegnata nella messa in sicurezza delle opere artistiche nelle zone colpite dal terremoto, restauratrice diplomata all’Opificio delle Pietre Dure e collaboratrice della Soprintendenza dell’Umbria; Valerio Vagnoli, docente con alle spalle una lunga militanza nel campo della formazione ed infine Beatrice Ceccherini, una giovane attrice diplomata presso la famosa scuola teatrale Orazio Costa.

La Piazza Incantata al PalaMandela
A chiudere gli interventi della celebrazione hanno espresso i loro commenti Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio, Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze, Giuseppe Morbidelli, presidente della Banca CR Firenze, Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze e Dario Nardella, primo cittadino di Firenze.
Il saluto finale lo ha porto Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il quale tra l’altro ha sottolineato il ruolo delle fondazioni che devono “essere sempre più laboratorio di idee e aiutare a promuovere a livello istituzionale la cultura del non profit in un Paese molto ricco di associazionismo, ma che a livello istituzionale non ha una grande cultura del non profit’’. Ha quindi evidenziato che ‘’Dobbiamo capire che se vogliamo risorse economiche, non perché le nostre sono scarse o non debbano essere ben gestite, ma perché questo è assolutamente necessario.

Lo spettacolo musicale al PalaMandela donato dalla Fondazione Ca Ri Firenze alla città
Di qui la necessità di cooperazione con altri soggetti istituzionali, ma anche e soprattutto privati nazionali e internazionali; di qui tecniche come il crowdfunding, in mezzo ad altri strumenti che possono portare ad aumentare il nostro patrimonio. Dobbiamo‘’Dobbiamo capire – ha aggiunto – che se vogliamo risorse economiche: non perché le nostre sono scarse, o non debbano essere ben gestite, ma perché questo è assolutamente necessario. Di qui la necessità di cooperazione con altri soggetti istituzionali, ma anche e soprattutto privati nazionali e internazionali; di qui tecniche come il crowdfunding, in mezzo ad altri strumenti che possono portare ad aumentare il nostro patrimonio. Dobbiamo rifuggire dall’idea che da soli e con il nostro patrimonio siamo in grado di raggiungere tutti gli obiettivi”.
Per non disperdere la memoria di questo quarto di secolo di storia la Fondazione ha fatto editare da Giunti un elegante volume curato dal professor Cosimo Ceccuti che è stato distribuito ai partecipanti alla manifestazione.
Bruno Galante
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