Da Carlo Cassola a Carlo IV la nostra immortalità
“Nel corpo” si svolge la scena, ma potemmo uscire ed entrare quando e come vorremmo senza essere visti, o addirittura per paradosso avremmo potuto salire sul palcoscenico del Teatro dei Rassicurati a Montecarlo di Lucca. Montecarlo una meraviglia di borgo che sembra essersi fermato nel tempo e dove oggi il cielo si accende di luce, o talvolta si incupisce indeciso tra pioggia e sole!
Un palcoscenico magnifico, prezioso, questo del teatro dei Rassicurati da cui ufficialmente, venerdì 15 settembre, sono partite, grazie al Comitato Nazionale, le Celebrazioni del Centenario della nascita di Carlo Cassola (1917-1987) celebrazioni che si svilupperanno per un triennio sotto la regia di Alba Andreini.
Carlo Cassola romano innamorato della Toscana e innamorato di Montecarlo dove deciderà di vivere e dove ancora la sua voce di scrittore parla tra la gente, è rimasta qui la vedova presente alla giornata attorniata ed abbracciata dagli abitanti di tutta Montecarlo.
Sono state 4 donne: la figlia, la vedova e la nipote con Alba Andreini a farci da guida alla mostra allestita dall’architetto Giuseppe Chigiotti, dal titolo: Sconfinamenti.
Le terre lontane di Cassola che è un viaggio nei tempi e nei luoghi dello scrittore, un viaggio a specchio dove l’anima dell’autore dialoga con l’intorno che dipinge con parole su una partitura musicale di silenzi e di movimento, di paesaggi dell’intimo e dell’intorno visti talvolta al ritmo del treno quando ancora non c’erano i super veloci.
La fortuna de la ragazza di Bube crea uno spartiacque tra prima e dopo, grazie anche all’interpretazione di una Claudia Cardinale unica!
Articoli di giornali, libri, i viaggi di Cassola materiale visivo e sonoro che Rai Teche ha rintracciato in archivi di Roma e di Torino. Un Cassola impegnato ed assente, fautore del disarmo, scrittore-ecologista. Dall’ex Chiesa della Misericordia di Montecarlo dal 15 settembre – al 5 novembre 2017, la mostra si sposterà a Grosseto città dove lo scrittore ha vissuto, al Polo espositivo culturale Le Clarisse dal 15 gennaio al 5 marzo 2018.
La pausa gustosa alla Piccola Enoteca in via Roma, dove tra prelibatezze ci intratteniamo a conversare scoprendo “a mezzanotte questo locale si autodistruggerà, abbandonate la nave” la scritta che simpaticamente compare ad ammonimento di non superare l’ora fatidica come nella favola di Cenerentola ricordati che l’incantesimo finirà a mezzanotte e a quell’ora. I soggetti dei quadri all’interno nell’ampio locale in parte pavimentato in cemento e in cotto son botti, tappi, il fiaschetto, il vino “bono” il bianco e il rosso inimitabile di Montecarlo e salendo sulla terrazza ammiro, appena dopo la pioggia, la vallata di Altopascio – Capannori – Porcari – Lucca.
Mi intrattengo con la vedova di Cassola Paola Natali molto gentile la quale mi racconta che la mamma di Carlo era cuoca sopraffina tanto che fece una scommessa con il marito di fargli mangiare per un anno, ogni giorno un piatto diverso e che Carlo aveva come piatto preferito il budino dolce di semolino.
Dopo la gustosa pausa alla Piccola Enoteca il ritorno al Teatro dei Rassicurati dove si proietta il documentario inedito “Carlo Cassola, la conquista della semplicità”, realizzato da Silvana Palumbieri con i materiali dell’Archivio delle Teche Rai subito seguito dalla tavola rotonda.
Carlo Cassola: Ieri ed oggi una storia da oscar. Introduzione di Gian Arturo Ferrari, Ernesto Ferraro con Anna Bravo, Matteo Marchesini, Laura Pariani, Massimo Raffaelli, mentre le letture sono affidate a Marco Toloni il quale si dimostra all’altezza trasmettendo oltre le parole emozioni!
L’interessante coinvolgente giornata di studi si è conclusa con la proiezione Sant’Anna di Stazzema 25 anni fa, film inedito con testi di Carlo Cassola (Rai 1969) testimonianze, interventi e letture sullo scrittore che aprono nuovi orizzonti.
Carmelina Rotundo
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