Marquez accelera per il titolo, il Dovi affonda
Doveva essere la gara del sorpasso da parte di Andrea Dovizioso nel Gran Premio d’Australia a Phillip Island invece ha incassato 3 miseri punticini con il 13° posto, a differenza di Marc Marquez che fa bottino pieno e si gode lo spettacolo del primo posto in classifica con 269 punti e 33 di distacco dal Dovi impantanatosi a 236, segue al terzo posto Vinales a 219 ed escluso quasi matematicamente dalla vittoria finale.
Domenica 29 il quadro potrebbe divenire definitivo in Malesia a Sepang nel caso in cui Marquez si posizioni primo o secondo e Andrea non salga sul podio, in questo caso l’ultimo circuito della stagione a Valencia il 12 novembre diverrebbe una semplice passerella per riscuotere gli applausi.
La volontà e la grinta dello spagnolo lo si era verificato durante le prove nelle quali aveva ottenuto il miglior tempo con 1’28.386 che gli consentiva di posizionarsi primo nella griglia di partenza. Il forlivese non era quello che abbiamo ammirato nelle recenti gare, ne era ben consapevole al punto che ai microfoni di Sky dichiarava:
“Ho ottenuto il mio miglior tempo odierno con una morbida usata per cui bene in termini di velocità, ma è necessario lavorare per essere consistenti per più tornate. Non basta, infatti, il livello raggiunto oggi perché Marquez va molto forte ed è costante. In particolare dobbiamo risolvere alcuni problemi con il posteriore nel curvone veloce prima del rettilineo dei box dove perdiamo un poco. Speriamo domani ci sia la possibilità di fare ulteriori giri sull’asciutto e trovare delle soluzioni”.
Speranze rimaste tali, tant’è che in griglia se ne va all’11° posto.
Serviva un miracolo per la Ducati ma la realtà è stata parecchio diversa tant’è che al secondo giro in curva uno va lungo e quanto ritorna il pista gli tocca la 20ma posizione.
Ci sarebbe voluto una rimonta di quelle al peperoncino, super arrabbiata invece è stata di quelle dolci, pacifiche e caramellose ed oggi con quel Marquez serviva ben altro.
Eppure lo stupendo circuito di Phillip Island con curve veloci e un rettilineo stimolante alle accelerate induce i piloti ad una battaglia continua con sportellate e contatti continuio. In sostanza ad ogni giro un nuovo leader.
Non appena dai box comunicano al Cabroncito la lentezza di Andrea decide di correre il meno rischi possibili e si posiziona in attesa di studio e di rilancio. Nel finale tira fuori tutta la grinta di cui dispone e se ne va solitario al traguardo. Lo segue a 1.799 il Dottore che sale sul podio insieme a Maverick Vinales che supera al fotofinisc
Zarco che deve accontentarsi del quarto posto.
La palma del migliore indiscutibilmente va assegnata a Marc Marquez che in sostanza è stato il padrone assoluto di Phillip Island avendo fatto tutto ciò che aveva programmato, lasciando sfogare gli avversari sino a quando lo ha ritenuto opportuno, nel momento in cui ha detto basta ha cambiato marcia ed ha salutato tutti. è alla sesta vittoria del 2017 ed inizia a scorgere il titolo mondiale.
La Ducati odierna pareva girasse con i freni accesi e zero competitiva, grande delusione da parte degli amanti della rossa. Se a ciò si aggiunge la sonnolenza di Andrea si comprende meglio il disastro. Una partenza deludente che non ha consentito un rientro immediato al punto che anche il compagno di scuderia Redding lo ha superato al fotofinish.
Con la mente siamo già a Sepang e con le dita incrociate.
Bruno Galante
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