Ragazzini delle medie negli stessi bagni dei migrantes
Lentamente ma progressivamente si sta raggiungendo l’assurdo ed il caos più totale, a dimostrazione della incapacità ad affrontare un problema che l’Italia non ha mai avuto e che non sarà in grado di gestire neppure in futuro.
Troppa la differenza di tradizioni, di abitudini, di cultura tra il nostro Paese e le varie nazioni da cui partono ogni giorno giovanotti alla ricerca dell’eldorado che non c’è.
Ogni giorno le cronache quotidiane sono piene di episodi di violenza, di intolleranza, di soprusi da parte dei nuovi silenti e striscianti invasori palestrati che stanno arricchendo cooperative e associazioni spuntate come funghi che si abbuffano a ritmo industriale con il pubblico danaro.
Uno degli ultimi vergognosi episodi si è verificato nella scuola media Pacifico Valussi di Udine sita in Via Petrarca.
Dirigente scolastico della Valussi è Umberto Ranauro.
I migrantes bisognosi di apprendere la lingua italiana vengono sollecitati a partecipare ai corsi di alfabetizzazione che sino all’anno scorso si tenevano il pomeriggio per tenerli lontani dai minorenni.
Da quest’anno, invece, Umberto Ranauro decide che prof e migrantes debbano anticipare al mattino le lezioni senza fornire spiegazioni ai genitori, al consiglio di classe e alle autorità cittadine.
Ossia nelle stesse ore e negli identici spazi si incontrano i palestrati colored e gli under 14 di Udine, come se non bastassero le paure di girare di sera e di notte per le vie cittadine.
Lontanamente passa per la mente al buon Ranauro il timore che qualche migrantes possa importunare qualche ragazzino o qualche ragazzina per i corridoi o addirittura negli stessi bagni.
Ma una preoccupazione lo assale, che qualche aggressione possa avvenire nei bagni in comune, e così obbliga il personale Ata, amministrativo tecnico e ausiliario, ad accompagnare gli alunni alle tolette.
Per arginare l’incauta decisione del dirigente scolastico il corpo docente provvede ad avvisare mamme e papà del pericolo incombente nella Valussi in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe.
Ovvio che a quel punto i genitori decidono di prendere delle iniziative che pongano fine alle loro paure e mettono al corrente dei fatti il sindaco, Furio Honsell, il quale indice una riunione alla quale partecipano mamme e papà insieme a Raffaele Basana, assessore cittadino all’Educazione, e alla dirigente del Centro provinciale per l’Istruzione degli adulti, Vilma Candolini, oltre allo stesso Ranauro.
Oggetto dell’incontro è di far spostare gli orari delle lezioni al pomeriggio o alla sera.
Honsell ci ha tenuto a precisare che “la responsabilità sull’organizzazione dei corsi non spetta al Comune la è congiunta tra i dirigenti e l’ufficio scolastico regionale. A luglio abbiamo suggerito alla dirigenza scolastica delle proposte ma non sono state tenute in considerazione, tali suggerimenti prevedevano lo svolgimento delle lezioni per gli adulti nel pomeriggio o nella sera e non al mattino per evitare la promiscuità tra gli adulti e i ragazzi minorenni della Valussi”.
Ranauro era di parere opposto ed ha proseguito con la sua cervellotica idea buonista e salottiera.
Probabilmente avesse avuto figli o nipoti all’interno delle classi neppure ci avrebbe pensato a mettere in pratica una genialità simile.
Guglielmo d’Agulto
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