Dal 2011 la cancelliera tedesca risulta essere ininterrottamente la donna con più potere al mondo. Lo sostiene la rivista americana Forbes che ha stilato la classifica del 2017 tra le donne più potenti del pianeta.

La prima volta è stato nel 2004 ed in cima alla graduatoria si posizionò il segretario di Stato degli Usa Condoleezza Rice durante il secondo mandato del presidente George W Bush, e Angela Merkel non compariva neppure tra le 100. Lo stesso accadde nel 2005.

Il 22 novembre 2005 la leader del Cdu viene eletta cancelliere federale e di prepotenza Forbes la pone sul gradino più alto della sua classifica femminile, vi rimarrà sino ai nostri giorni fatta eccezione per il 2010 quando cederà lo scettro di regina a Michelle Obama e lei sarà rilegata in quarta posizione.

In quattordici anni di valutazioni nessuna italiana, sostengono nella redazione di Forbes, è mai entrata tra le prime dieci.

Crollo pauroso ha subito Hillary Clinton che nel 2016 era posizionata subito dopo la Merkel e con la sconfitta alle presidenziali Us è scivolata al 65° gradino.

Troviamo un’altra europea alle spalle della cancelliera tedesca: Theresa May. Il primo ministro britannico è alla guida del Parlamento inglese in un momento storico piuttosto delicato dopo che oltre Manica hanno deciso di abbandonare l’Unione Europea e con una serie di scandali che hanno colpito i politici britannici sulle molestie sessuali.

Sul podio anche Melinda Gates, moglie di Bill il fondatore di Microsoft ed uno dei più ricchi personaggi del globo, che è stata insignita della Legione d’Onore dal presidente francese François Hollande.

Al quarto posto Sheryl Sandberg, fa parte del vertice dirigenziale di Facebook ed è una delle più influenti e conosciute donne d’affari, è un avvocato e si occupa principalmente dei diritti delle donne sul posto di lavoro, di immigrazione e di salute.

Nel quintetto delle più potenti si trova anche Mary Barra, direttore generale della General Motors americana è stata la prima donna ad occupare quel ruolo dopo un dominio incontrastato maschile.

Segue Susan Wojcicki, direttore scientifico di YouTube; quindi Abigail Johnson, presidente e amministratore delegato della società statunitense Fidelity Investments.

La francese di Parigi Christine Lagarde è al vertice del Fondo Monetario Internazionale dal 21 luglio 2011 e Forbes le ha assegnato l’ottavo posto, subito dopo un’altra donna della finanza: la spagnola Ana Patricia Botin, nativa di Santander ed è appunto presidente esecutivo del gruppo bancario Santander, prima donna a capo di una grande banca dell’Eurozona.

Chiude il gruppo elitario in decima posizione Ginni Rometty, presidente e direttore esecutivo della Ibm; anche lei è la prima donna ad occupare la poltrona più alta del colosso americano dal 2011.

Al 14° posto Ivanka Trump, la figlia del presidente Donald.

Quasi la metà della presenza femminile, ben 48, appartiene agli Stati Uniti.

La prima delle italiane è Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di sicurezza, e vicepresidente della Commissione europea.

A tenerle compagnia Miuccia Prada, 73° gradino, l’imprenditrice italiana che insieme al marito Patrizio Bertelli ha fatto divenire il brand Prada uno dei nomi più prestigiosi della moda italiana nel mondo.

All’81° posto la fisica Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern.

Piero Vernigo