Piaccia o non piaccia a Mad Hughes la Terra è rotonda
Mad Mike Hughes è un pimpante autista di limousine con l’hobby dei razzi che ha gridato ai quattro venti le sue convinzioni sul fatto che la Terra è piatta e non tonda. Il 25 novembre scorso il 61enne avrebbe voluto lanciarsi da un razzo fatto min casa per dimostrare la veridicità del suo pensiero, voleva arrivare molto in alto per fotografare il pianeta e dimostrare al mondo e agli increduli che il globo è piatto ed è circondato da oceani e ghiaccio.
Poi è successo che il Bureau of Land Management, un’agenzia del Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti che si occupa della gestione dei terreni pubblici, ha proibito a Hughes di utilizzare il suolo pubblico ad Amboy, in California, per spiccare il volo e argomentare sulle sue certezze. Sono sfumate in questa maniera le sue velleità e le sue fotografie.
Subito dopo in una conferenza stampa ha annunciato che si tratta solo di una proroga, visto che in un primo tempo aveva ottenuto un’approvazione, ma semplicemente verbale da parte di uno sconosciuto funzionario. Noi restiamo fiduciosi in attesa della prossima conferenza.
Certamente il nostro pianeta non è tondo come lo rappresentano i mappamondi ornamentali sulle scrivanie ma più precisamente, si tratta di un geoide, ovvero un solido generato dalla rotazione di un ellisse attorno al suo asse principale, la sua forma è molto più vicina a quella di una sfera che a quella di un disco. Le prove sono tantissime, e fortunatamente la maggior parte di esse richiede molto meno sforzo e fantasia rispetto a quello necessario a costruire un razzo, saltarci sopra e fiondarsi nell’atmosfera.
La notte del 31 gennaio 2018 tutti speriamo che il cielo sia lindo per guardare in alto verso la Luna. Potremo ammirare il nostro satellite oscurarsi progressivamente fino a diventare completamente buio. Il fenomeno è noto come eclissi totale di Luna ed è dovuto al fatto che il nostro pianeta si interpone tra la Luna e il Sole, proiettando la propria ombra su quella del satellite. Non servirà un telescopio per notare che l’ombra terrestre è curva, segno inconfutabile del fatto che il nostro pianeta è tutt’altro che piatto.
Ma non solo l’eclissi di luna certifica la sfericità della Terra, un secondo esperimento lo garantisce.
Si tratta di un piano leggermente più laborioso del precedente. Ma comunque sempre più sicuro dell’opzione razzo. Acquistate un biglietto aereo per una tratta a lungo raggio, possibilmente un volo trans-oceanico. Se siete fortunati, e l’aereo vola abbastanza in alto, riuscirete ad apprezzare la curvatura terrestre guardando fuori dal finestrino. In alternativa, potete cercare di imbarcarvi su un volo non stop: esistono diversi velivoli, infatti, in grado di compiere l’intero giro del globo terrestre senza scali e senza rifornimenti, decollando e atterrando sulla stessa pista. Se la Terra fosse piatta, naturalmente, non sarebbe possibile partire in un punto e ritornare nello stesso punto volando in linea retta.
Volgendo lo sguardo all’orizzonte, verso il mare aperto, meglio se aiutati da un buon binocolo, in attesa dell’arrivo di una nave. La vedrete emergere dalle onde, dal basso verso l’alto: la ragione sta proprio nel fatto che la Terra è curva, quindi è come se la nave stesse risalendo la curvatura mentre avanza verso di voi.
Spostiamoci ora nel campo della fisica. Tra due corpi dotati di massa esiste una forza di attrazione gravitazionale che varia in ragione della massa dei corpi e della distanza (più esattamente, del quadrato della distanza) che li separa. Tale forza punta verso il centro di massa di tali oggetti, la cui posizione, a sua volta, dipende dalla loro forma e dalla distribuzione della materia al loro interno. Il centro di massa di una sfera di densità omogenea si trova esattamente al centro geometrico della sfera stessa: dunque, tutti i corpi che si trovano sulla sfera avvertiranno un’attrazione verso il suo centro, indipendentemente dalla posizione che ricoprono sulla superficie della sfera.
Il centro di massa di un piano omogeneo si trova al centro del piano stesso: di conseguenza un corpo che si trova in prossimità del centro avvertirà un’attrazione gravitazionale ben diversa rispetto a quella avvertita da un corpo che si trova sui bordi del piano. Ora, provate a lanciare una palla in verticale: in che direzione cade? Telefonate ad un amico in Australia e chiedetegli di fare lo stesso esperimento.
Qualora fossero rimasti dei tenui dubbi osserviamo le immagini che arrivano dalla Stazione spaziale internazionale, si commentano da sé e valgono più di mille parole: il nostro pianeta appare molto nettamente come una palla luminosa che spicca nell’oscurità dello spazio.
Anselmo Faidit
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