Presepi presi d’assalto da vandali e buonisti d’oggi
Oramai è divenuta una consuetudine quella di ostacolare e deturpare le tradizioni secolari dei cristiani.
Da una parte i buonisti ed i cattocomunismi i quali per non offendere musulmani e giovanotti sbarcati dalle sponde meridionali del Mediterraneo vogliono cancellare presepi, alberi di Natale, luminarie e tutto ciò che ricorda la nascita di Gesù Cristo.
Da un’altra parte vi sono gli sbandati islamici che a tutti i costi vogliono distruggere una cultura e secoli di storia cercando di imporre la mezza luna al posto della croce.
Da un’altra parte ancora vi sono gli idioti della penisola che non sapendo come impiegare il tempo libero si dedicano al saccheggio religioso, certi di farla franca e di non incappare in disavventure giudiziarie.
Ecco alcuni episodi di cui si sono occupati le cronache dei giorni scorsi.
Rubano i bambinelli, deturpano le statue di Maria, devastano le sacre rappresentazioni, danneggiano alberi di Natale e decorazioni. Gli stupidi agiscono anche durante le festività natalizie.
Non si sono fermati nemmeno la notte di Natale, anzi. Si sono accaniti contro i presepi, uno scempio che ha interessato molte parrocchie con devastazioni, decapitazioni e furti di ogni genere. Unanime la condanna non solo dalle comunità ecclesiali, ma anche da quelle civili.
L’Abruzzo è stato investito dal fenomeno vandalico da oltre una settimana. Prima il furto «sacrilego» del Bambinello rubato a Pratola Peligna, insieme ad alcune statue della Natività e, soprattutto, con lo sfregio alla Madonnina ritrovata con le mani spezzate.
Poi, alcuni giorni fa, gli stessi identici atti di vandalismo a Giulianova, la cittadina del teramano adriatico da tempo controllata dalle forze dell’Ordine per il susseguirsi di casi che hanno lasciato segnali preoccupanti alla comunità da gennaio a dicembre 2017. Durante la notte di Natale, alcuni ignoti hanno completamente devastato l’albero di Natale costruito dai fedeli e dai bambini del centro aggregativo parrocchiale “Il pozzo di Giacobbe” a Villa Pozzoni, uno dei quartieri più popolati del comprensorio. Tutto il presepe che era stato allestito con una delicatezza unica dai fedeli è stato completamente trafugato dai malviventi, lasciando impietriti i parrocchiani per un gesto che definire incivile sarebbe nulla per la gravità dell’atto.
L’ignoranza brutale di queste persone non si è fermata nemmeno dinanzi ad un Gesù bambino di colore. E’ accaduto a Viareggio, dove il primo cittadino Giorgio Del Ghingaro ha dato notizia del furto del Bambinello di colore nel presepe allestito dall’amministrazione comunale in piazza Mazzini: “Non ci crederete: dopo quello bianco, si sono fregati anche il Gesù Bambino nero”, ha scritto il primo cittadino sulla sua pagina facebook.
Un altro presepe, con statue a grandezza naturale, è stato distrutto dai vandali a Massa Pisana, in provincia di Lucca.
A Santarcangelo di Romagna, invece, nel mirino dei vandali è finita la chiesa della Natività di Montalbano: presepe devastato anche in questo caso e decapitazione della statua mariana.
Resta l’indignazione di un vandalismo che lascia sgomenti tutti i fedeli, gesti blasfemi che rappresentano un’offesa a un simbolo in un momento in cui il mondo avrebbe bisogno solo di pace.
Anselmo Faidit
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