Non esagerare in questi giorni a tavola le diete aiutano poco
Siamo nel pieno del periodo natalizio, delle tavole imbandite, di cene abbondanti e cenoni continui. Si nasconde la bilancia e si eccede con i vizietti culinari. Tanto dopo la befana con una bella dieta si rimette tutto in ordine ed in linea.
È un malcostume occidentale, lo si evince anche dallo studio pubblicato nel 2016 sul New England Journal of Medicine da parte di un’équipe di scienziati del Food and Brand Lab alla Cornell University di New York e di altri istituti di ricerca ha analizzato l’andamento del peso di circa 3mila persone (1781 statunitensi, 760 tedeschi e 383 giapponesi) nel corso di un anno, raccogliendo i dati mediante bilance wi-fi, scoprendo che il periodo critico in cui la lancetta della bilancia compie passi da gigante corrisponde effettivamente con le festività.
In Giappone, in particolare, si tende a ingrassare tra il 29 aprile e il 5 maggio, in corrispondenza della cosiddetta “settimana d’oro” (una successione ravvicinata di quattro festività pubbliche: il compleanno dell’imperatore, la festa della costituzione, la festa del verde e la festa dei bambini); negli Stati Uniti e in Germania, il maggiore aumento di peso è registrato, ovviamente, tra Natale e Capodanno.
Sempre secondo la ricerca, le abbuffate durante le feste fanno lievitare il peso tra mezzo chilo e sei chili. Il 18% del peso accumulato sarebbe composto di acqua e non di grasso, e la tendenza a ingrassare sarebbe più marcata per gli individui già in sovrappeso o obesi che mettono su cinque volte più peso rispetto a chi ha un indice di massa corporea normale. Lo studio evidenzia che per tornare al peso precedente alle festività servono ben cinque mesi.
È assolutamente logico pensare che si ingrassi durante le festività in virtù del fatto che si mangia di più e più frequentemente, e che si assumono più alcolici e più cibi densi e calorici. Accanto a questo dato, però, è bene ricordare che la questione di ingrassamento e cattiva alimentazione è ben più complessa. Lo stato nutrizionale, non si acquisisce certo in un giorno, né in una settimana, ma è il risultato delle abitudini e dello stile di vita che si tengono durante tutto l’anno.
È opportuno seguire un’alimentazione corretta e non esagerata durante tutto l’arco dell’anno, in sintesi.
In ogni caso, ridurre le calorie e aumentare l’attività fisica prima e dopo le festività non può fare che bene, aiutando a mantenere negativo o almeno neutro il bilancio energetico globale. Ridurre le calorie prima e dopo le festività non deve costituire un alibi per mangiare in modo sconsiderato durante il periodo natalizio, sarebbe necessario ridurre le abbuffate prolungate ed il prosciugamento di bottiglie di vino.
Di conseguenza mostrare particolare attenzione alle numerose diete che promettono perdite di peso e di chili in tempi rapidi. Sono diete fantasiose che funzionano più o meno allo stesso modo. Alcune di esse sono variazioni delle diete iperproteiche, in cui si riducono le calorie e si aumenta l’apporto proteico, il che porta effettivamente a una perdita di peso marcata nei primi giorni. Ma si tratta per lo più di perdita di acqua, non di grassi, ragion per cui tali diete funzionano solo nel breve termine. Una volta tornati al regime di alimentazione normale, se questo continua a essere scorretto, si riprendono velocemente tutti i chili persi.
Per evitare anche conseguenze preoccupanti meglio attenersi ad una corretta alimentazione e corretto stile di vita. Incrementare l’utilizzo di cereali, legumi, ortaggi e frutta, poco sale, poche bevande alcoliche, dolci e bevande zuccherate, grassi in quantità limitata, acqua in abbondanza, piatti il più possibile vari e tanta attività fisica.
In compenso esistono dei trucchi per ridurre le tentazioni.
Una potrebbe essere quello di provare a limitare le occasioni di consumo e di sedersi a tavola scegliendo di posticipare determinati alimenti, evitando la cosiddetta sindrome da buffet che porta a mangiare tutto quello che ci si trova davanti. Per esempio, potremmo decidere di non mangiare dolci a pranzo o durante gli spuntini, limitandoli alla cena. O anche evitare lo sbocconcellamento continuo, in particolare di alimenti ipercalorici come nocciole, canditi, frutta secca, datteri, dolciumi vari. Anche limitare gli alcolici, le cosiddette calorie vuote, è una buona idea attenersi a ridurre i brindisi e incrementare gli abbracci.
Quando poi alla fine si decide di abbandonare la tavola, l’imperativo è di uscire all’aria aperta per una ristoratrice passeggiata, è il miglior sistema per una digestione salutare, ma soprattutto è estremamente pericoloso alzarsi dalla sedia per appoggiarsi sul divano.
Auguri.
Claudia Treves
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