Livorno non titola una rotonda a Carlo Azeglio Ciampi
Fa riflettere e non poco la decisione del consiglio comunale di Livorno, a maggioranza 5 Stelle guidata da Filippo Nogarin, di bocciare la mozione presentata dal Pd nella quale si chiedeva l’intitolazione della Rotonda di Ardenza, parco cittadino situato nella periferia meridionale della città, all’ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, classe 1920.
Livornese di nascita è stato il X titolare del Quirinale dal 18 maggio 1999 al 15 maggio 2006, capo del governo dall’aprile 1993 a maggio 1994, ministro dell’Interno, del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, del Turismo e dello Spettacolo, senatore a vita, governatore della Banca d’Italia dall’8 ottobre 1979 al 29 aprile 1993.
Per tutti questi meriti ed incarichi ricoperti, è deceduto il 16 settembre 2016, secondo un’indagine pubblicata da La Stampa nel dicembre 2011 cumulava 30.000 euro al mese di pensione Bankitalia, 4.000 euro dall’Inps e come indennità di senatore a vita incassava 19.054 euro, per una somma totale superiore a 53.000 euro mensili pari a 1.760 euro al giorno, spicciolo più spicciolo meno.
Nel 2005 nominò senatore a vita Giorgio Napolitano, ed anche l’attuale presidente emerito in fatto di pensioni non è da meno.
Livorno è una città operaia ed è nel cinema Carlo Goldoni a gennaio del 1921 che nacque il Partito Comunista Italiano. Le pensioni di un operaio e di un impiegato sono un tantino al di sotto di 53.000 euro al mese.
Lo scempio consumato sulla pelle di milioni di italiani a proposito di pensioni è ben sottolineato nel volume di Mario Giordano Sanguisughe sulle cui pagine sono riportate tutte “le pensioni che ci prosciugano le tasche”.
Ad avvantaggiarsene le solite lobby e le varie logge massoniche che funestano il Paese.
Forse i consiglieri livornesi non se la sono sentita di intitolare una rotonda ad un suo concittadino che sentivano parecchio distante, quantomeno come pensionato.
Quella che per decenni è stata una roccaforte dei rossi oggi è amministrata dagli amici di Beppe Grillo con 16 consiglieri mentre il Pd ne ha racimolati appena 6 su un totale di 26. La maggioranza compatta ha espresso parere negativo contro i 10 voti della minoranza.
Fa riflettere la decisione dei consiglieri livornesi al di là dell’aspetto politico poiché non si trattava di intitolare a Ciampi una delle strade o delle piazze principali della città ma una rotonda nella periferia, seppure in bella posizione.
Né tantomeno la città labronica aveva dato i natali ad altri presidenti della Repubblica.
Forse è un’ulteriore manifestazione della rabbia che gli italiani nutrono nei confronti del potere centrale. Di quel potere inzuppato di privilegi, di copiosi conto correnti, di lobby che non conoscono il sacrificio quotidiano, che non sanno cosa significa arrivare in fondo al mese con una misera pensione o con uno stipendio di fame.
Ed allora appena gli capita l’occasione si ribella e reagisce.
Molto probabilmente quando il Pd tornerà al potere una rotonda o una strada o qualcos’altro a Ciampi gliela intesteranno, ma intanto uno schiaffo alla signora Franca Pilla e ai figli Claudio e Gabriella gliel’hanno rifilato, ed è uno di quelli che non si cancellano visto che non si è trattato di una bocciatura risicata.
Non è neppure stato un politicante di professione visto che in Banca d’Italia ha trascorso quasi 47 anni entrando da impiegato e ricoprendo tutta la trafila sino alla poltrona da governatore.
Non è un buon segnale, non è neppure un bel momento.
Riccardo Dinoves
Commenti
Livorno non titola una rotonda a Carlo Azeglio Ciampi — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>