A volte è una Memoria di comodo, solo a parole
Insegna davvero la storia nella vita quotidiana?
C’è stato un periodo della nostra esistenza in cui sono state scritte e fatte rispettare leggi che presupponevano la supremazia di certe persone su altre, in cui i tribunali condannavano persone alla deportazione, per poi morire nei campi di concentramento.
Persone che avevano due braccia, due gambe, due occhi, un cuore, un cervello come noi, e magari professavano qualche “altra” religione, o erano di “altra” razza.
Veniva permesso, in nome della legge, di calpestare la dignità della vita.
Il 27 gennaio 2018 nel giorno della Memoria se ne parla, se ne discute, ci si scandalizza, ci si indigna ed io chiedo: “Quelle leggi sono state abrogate? Quelle leggi sono state cambiate o sono cambiati i destinatari?”.
Coloro che vedono calpestata la loro dignità oggi si chiamano anziani, bambini, bisognosi, indifesi.
Non basta, non bastano, non basteranno più le parole, occorre essere esempio in famiglia, nel posto di lavoro, nella società.
Ancora oggi, esattamente come ieri, occorre agire perché certe persone non si credano di avere diritto di vita e di morte su un altro essere umano, di “regalare” sofferenze a noi tutti coinvolti in questa straordinaria avventura che è la vita!
Una stella può guidare in una notte oscura e, tante stelle la possono illuminare, io vado cercando, con speranza, delle stelle che illuminino la vita e il cammino.
Non abbiamo altre strade che quelle dell’amore noi capaci di attraversar tempeste per costruire arcobaleni.
Carmelina Rotundo
Parole ricche di significato.
Nonostante siano passati decenni dall’orrore che colpì tutto il mondo, ancora gli uomini non comprendono quanto tali errori siano vivi nel nostro presente. Dobbiamo ricordare ed agire ogni giorno per il bene di tutti coloro che ci accompagnano “in questa straordinaria avventura che è la vita”.