Prossimo sbarco su Marte con un’auto elettrica
Space X, il razzo più potente al mondo del XXI secolo, è partito tra scroscianti applausi, urla liberatorie e con sottofondo le note di “Life on Mars” di David Bowie martedì 6 febbraio alle 19,30 dalla piazzola 39A del Kennedy Space Center a Cape Canaveral in Florida con destinazione Marte.
Un evento eccezionale che apre spiragli verso un futuro da fantascienza. Il deus ex machina dell’operazione è quell’Elon Musk che, seppure classe 1971, nella graduatoria delle persone più potenti del globo è stato inserito da Forbes al 21° posto nel 2016, la rivista Esquire nel 2008 lo ha inserito tra le 75 persone più potenti della Terra, sempre Forbes nel 2015 lo ha classificato come la 101 persona più ricca dell’umanità con una patrimonio stimato di 12 miliardi di dollari.
Tra le sue tantissime idee concretizzate vi è quella di aver cofondato Pay Pal nel marzo 1999 e che nel 2002 rivenderà a eBay per 1,5 miliardi di dollari. Da quella stratosferica cifra costituisce la società aerospaziale Space X con 100 milioni di dollari il cui scopo è quello progettare e costruire lanciatori spaziali a razzo ed anche veicoli spaziali per il trasporto orbitale di persone e di merci, le capsule orbitali Dragon.
Altri 70 milioni di dollari li investe nella cofondazione della Tesla Motors per la costruzione di auto elettriche di grossa cilindrata.
Ed a bordo dello Space X si trova per l’appunto un’auto elettrica Tesla Roadster. Sinora nella storia dell’era spaziale solo il razzo Saturn V, facente parte del programma Apollo della Nasa che ha portato l’uomo sulla Luna, è stato in grado di trasportare un carico di tale peso. Esperimento che consentirebbe in un futuro parecchio prossimo di portare in orbita equipaggi umani e iniziare a programmare le spedizioni sul Pianeta Rosso.
Marte è un chiodo fisso di Elon Musk che già nel 2016 aveva annunciato un programma di sbarco utilizzando navette capaci di accogliere 200 astronauti, progetto ambizioso di colonizzazione per super ricchi e ambiziosi. Desiderio che potrebbe concretizzarsi non appena Space X riuscirà a costruire un lanciatore ancora più grande del Falcon Heavy.
Non tutto è andato secondo i piani poiché al termine delle operazioni di lancio, il razzo principale del lanciatore è andato a finire nell’oceano Atlantico mancando la piattaforma predisposta per l’atterraggio. I due razzi laterali, invece, sono atterrati secondo le previsioni a Cape Canaveral.
Per comprendere le gigantesche dimensioni del Falcon Heavy è sufficiente evidenziare che è alto 70 metri, largo 12,2 metri e possiede una massa di circa 1,5 milioni di chili. Ciò che impressiona maggiormente è la sua capacità di carico, i cui numeri sono impressionanti a seconda delle destinazioni. Ben oltre 60.000 chili per le orbite basse, circa 26.000 chili per un’orbita di trasferimento geostazionaria, mentre la capacità di carico per Marte è di poco più di un quarto e per Plutone intorno a 3.500 chili.
Il primo stadio, che è riutilizzabile, è composto da 27 motori Marlin, che sono superiori di ben tre volte a quelli del Falcon 9, i quali nel complesso sono in grado di generare oltre 2 milioni di chili di spinta al decollo, secondo il parere dei tecnici dello Space X.
Per verificare la bontà dei programmi occorre attendere qualche settimana. Non è difficile ipotizzare che ci si trova di fronte ad un tentativo coraggioso che potrebbe stravolgere il sistema dei trasporti aerei civili e militari. E non solo viaggi turistici sulla Luna e su Marte.
la Redazione
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