Per milioni di indecisi al voto ecco il Navigatore elettorale
Mancano pochissimi giorni al voto e le idee non sono per nulla chiare? La mano non sa su quale simbolo tracciare la croce?
I ricercatori dell’Università di Pisa si sono accorti dell’amletico dubbi che assale milioni di italiani e prontamente si sono attivati per reperire delle soluzioni e venire incontro alle richieste di tantissimi connazionali.
In soccorso arriva il Navigatore elettorale, una applicazione online molto intuitiva e facile da usare, che aiuta gli elettori a orientarsi tra le varie proposte politiche delle prossime consultazioni e per sfuggire al richiamo di numerose cicale che promettono la luna nel pozzo..
Collegandosi al sito www.navigatoreelettorale.it e rispondendo a 32 domande, l’elettore viene posizionato su una mappa, dove può vedere a quale simbolo è più vicino e con chi combaciano maggiormente le propri idee e capire come la pensano i partiti sulle varie tematiche.
Il Navigatore elettorale è stato sviluppato da un team di ricerca dell’Università di Pisa, coordinato da Luciano Bardi e diretto da Enrico Calossi ed Eugenio Pizzimenti.
Lo strumento è una Voting Advice Application (VAA) frutto di una collaborazione tra l’Osservatorio su Partiti Politici e Rappresentanza, costituito presso l’Osservatorio su Politica e Istituzioni del Dipartimento di Scienze Politiche, l’Università di Amsterdam e Kiescompass che è un centro di ricerca olandese impegnato nello sviluppo operativo di VAA.
I ricercatori dell’Ateneo hanno proceduto all’individuazione delle tematiche più rilevanti nell’attuale dibattito politico, avvalendosi della collaborazione attiva di due studenti che svolgono attività di ricerca alternativa al tirocinio presso l’OPI.
“Le oltre 40 tematiche raccolte inizialmente sono state sottoposte ad analisi fattoriale attraverso il ricorso a panel group, per poter così essere raggruppate in 7 macro-tematiche (ad esempio “Unione Europea” o “Servizi Pubblici”)”, spiegano Calossi e Pizzimenti. “Successivamente, l’OPPR ha raccolto le posizioni ufficiali dei partiti, sulla base di una gerarchia di fonti primarie e secondarie dal programma elettorale alle dichiarazioni mezzo stampa, fino alle pubblicazioni sul sito ufficiale dei partiti ai social media. La codifica si è concentrata su 32 tematiche, una volta esclusi i temi meno rilevanti o rispetto ai quali le posizioni dei partiti non variavano significativamente. Nella fase di codifica le posizioni dei partiti sono state graduate su una scala 1-5: del tutto d’accordo, d’accordo, né in disaccordo né d’accordo, in disaccordo, del tutto in disaccordo. In base a questo metodo le posizioni dei partiti sono state posizionate in un quadrante costruito lungo due dimensioni: la dimensione libero mercato-interventismo pubblico in economica e la dimensione conservatorismo-progressismo sui diritti civili. A differenza di altre applicazioni si è deciso di inserire il posizionamento sul tema dell’Unione Europea in modo “spacchettato”, in base alla tematica trattata”.
L’OPPR non si è limitato a mappare i partiti più rappresentati in Parlamento ed i più noti, ma ha provato a includere nell’analisi tutte quelle sigle che si presentano in coalizione o che hanno raccolto con successo le firme dei cittadini per presentarsi in almeno l’80% dei collegi.
In sostanza sono state raccolte e codificate informazioni per 16 partiti, pari a 512 affermazioni codificate. In aggiunta si è data all’elettore la possibilità di assegnare un punteggio di gradimento ai leader dei partiti e una valutazione della loro capacità qualora dovessero ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio.
“Il Navigatore elettorale è uno strumento indipendente, che consente all’elettore di orientarsi meglio, in una fase di così estrema incertezza e con un’offerta politica così ampia – ripetonoi ricercatori – In sostanza l’obiettivo è quello di aiutare le persone a conoscere le posizioni dei vari partiti politici e ad apprezzare le differenze che ci sono tra loro”.
Si tratta di una chance in più per riflettere e valutare con attenzione per non correre il rischio di commettere errore grave nel porre fiducia su chi non conosciamo o conosciamo superficialmente.
Salvarico Malleone
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