Regole parecchio rigide per il patentino dei fitofarmaci
Come noto, chiunque intenda acquistare o anche solo utilizzare, a livello professionale, prodotti fitosanitari deve essere in possesso del cosiddetto “patentino”, ovvero del “certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari”.
In Italia le leggi sono molto rigide e per i trasgressori le pene sono abbastanza pesanti.
Chiunque intende acquistare o anche solo utilizzare, a livello professionale, prodotti fitosanitari deve essere in possesso del così detto patentino.
Il documento non solo è necessario per chi acquista, ma anche per quanti utilizzano a livello professionale tali prodotti.
Ad esempio, se in un’azienda agricola vi sono più persone incaricate di utilizzare prodotti fitosanitari, tutte devono essere in possesso del certificato di abilitazione.
L’obiettivo primario della prescrizione normativa è quello di ridurre i rischi e gli impatti di tali prodotti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità.
Vi è poi anche lo scopo di evitare che l’utilizzatore, a causa di un uso improprio, possa contravvenire a norme amministrative e/o penali. Il rilascio e i successivi rinnovi del patentino consentono di verificare che il possessore sia a conoscenza dei rischi connessi all’acquisto, alla conservazione e all’utilizzazione dei prodotti fitosanitari.
Il D.Lgs. 150/2012 stabilisce che il certificato di abilitazione è necessario per tutti i prodotti fitosanitari.
Sono esclusi solo quei pochi contrassegnati dall’etichetta “Prodotto fitosanitario destinato agli utilizzatori non professionali”, quali quelli impiegati su piante o frutti coltivati a livello amatoriale, piante ornamentali e da fiore coltivate in appartamento, balcone o giardino domestico.
Il patentino può essere richiesto da chi deve acquistare o utilizzare i prodotti fitosanitari per lo svolgimento di un’attività professionale, cioè da un utilizzatore professionale.
La procedura per venirne in possesso non è tanto semplice e facile,
Si deve presentare apposita istanza agli Enti preposti dalle Regioni o dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, secondo i propri ordinamenti.
È necessario essere maggiorenni, aver frequentato un apposito corso di formazione e aver superato l’esame abilitante. La valutazione positiva viene riportata in attestato.
La partecipazione ai corsi può anche essere effettuata in Regioni diverse dalla propria, ma l’esame deve essere sostenuto nella Regione in cui la persona ha presenziato al corso suddetto.
Chi è in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale o di laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie deve comunque frequentare il corso di aggiornamento e sostenere l’esame.
Quanti sono in possesso del titolo di studio la prima volta invece lo ottengono andando direttamente all’esame senza corso. Il patentino ha validità 5 anni.
Può essere rinnovato, su richiesta del titolare, previa verifica della partecipazione a specifici corsi o iniziative di aggiornamento.
Alla stessa maniera di altre autorizzazioni l‘Autorità competente in materia può sospenderlo o revocarlo nel caso in cui il possessore adotti comportamenti in violazione delle norme sui prodotti fitosanitari.
Per chi non è in regola, la sanzione amministrativa va dai 5mila ai 20mila euro.
Inoltre c’è l’arresto per i datori di lavoro che non hanno la segnaletica regolare in presenza di dipendenti.
Sarebbe opportuno che questa rigidità fosse estesa a tutti i Paesi dell’Eu per una maggiore tranquillità dei cittadini e dei consumatori.
Anselmo Faidit
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