Segnali di fiducia dall’82ª Mostra dell’Artigianato
La Mostra dell’Artigianato fa parte del ristretto cerchio elitario delle manifestazioni fieristiche nazionali.
Si avvicina a festeggiare il secolo di vita, la prima edizione seppure in forma più contenuta è datata 1923, ed è oramai un punto di riferimento per tantissimi artigiani italiani.
Siamo all’indomani della Prima Grande Guerra e vi è una grande voglia di mettersi alle spalle la fame, gli artigiani fiorentini forte della loro ricchissima storia secolare organizzano con mezzi propri la mostra mercato “Fiera di Firenze”.
È un vero successo che si ripeterà ancora.
Oramai l’iniziativa delle corporazioni cittadine ha valicato i confini regionali e così nel 1931 diventa Fiera Nazionale dell’Artigianato e si trasferisce nel Palazzo delle Esposizioni situato di fronte alla Porta San Gallo, l’attuale parterre.
È un avvenimento di risonanza nazionale che richiama sulle rive dell’Arno il ministro delle Corporazioni
Giuseppe Bottai.
Partecipano 438 espositori su una superficie di 2.000 metri quadri, migliaia di visitatori e curiosi accorrono ad ammirare i capolavori esposti.
Si viaggia col vento in poppa e per uno sviluppo ulteriore si costituisce l’Ente Autonomo Mostra Mercato Nazionale dell’Artigianato.
Ma intanto si avvicina la tempesta della Seconda Guerra e le stanze del Palazzo delle Esposizioni restano chiuse dal 1941 al 1946.
In città ci si vuole dimenticare alla svelta dei giorni bui vissuti e nel 1947 riparte la Mostra ed apre i battenti agli artigiani francesi, ungheresi e jugoslavi, successivamente aderiranno inglesi, belgi, olandesi, spagnoli, polacchi ed egiziani.
Oramai è divenuta un punto di riferimento consolidato e la Mostra diventa Internazionale, aderisce alla Union des Foires Internationales, l’Ufi.
Firenze si scopre anche capitale fieristica e necessita di nuovi spazi espositivi, ci pensa l’architetto Pierluigi Spadolini nel 1978 ad arricchire la città di strutture adeguate ed all’interno della Fortezza da Basso viene creato il nuovo padiglione espositivo utilizzato per le numerose manifestazioni.
La Mostra passa sotto il controllo della Regione Toscana e la gestione è affidata alla So.ge.se. SpA nel 1988, dieci anni dopo questa è assorbita da Firenze Expo che diventa l’attuale Firenze Fiera Spa.
In queste ore ha chiuso l’82 Mostra Internazionale dell’Artigianato, un evento apprezzato dal pubblico internazionale che la classifica tra le dieci più amate all’estero.
Oltre 800 espositori provenienti da ogni angolo della Penisola e da una cinquantina di Paesi esteri. Tra le novità di quest’anno la nutrita e qualificata rappresentanza di aziende siciliane e sarde.
Uno dei fiori all’occhiello degli organizzatori la collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto che opera nel restauro delle opere d’arte scuola di eccellenza mondiale.
Per alcuni giorni si sono potuti visitare i laboratori di restauro posizionati all’interno della Fortezza da Basso in via del tutto eccezionale.
Si è chiusa superando il successo degli anni passati l’82° edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato. Negli undici giorni di apertura, la mostra ha totalizzato 97.712 visitatori contro una media di 95.018 degli ultimi otto anni (dal 2010). Picchi di affluenza nelle giornate di mercoledì 25 aprile e lunedì 30 aprile.
Numeri che rafforzano il ruolo della manifestazione fiorentina nel panorama fieristico nazionale e internazionale.
«Ringrazio tutti coloro che hanno investito nella qualità e che hanno contribuito al successo della manifestazione. Sono loro che ci stimolano a lavorare sempre di più nella direzione dell’eccellenza e dell’innovazione, particolarmente adatta a un contesto come quello della Fortezza da Basso e di Firenze in genere. Lavoreremo per fare sì che questa eccellenza sia sempre di più patrimonio di tutti, come ha dimostrato l’Opificio delle Pietre Dure che per la prima volta nella storia ha aperto le proprie porte ai visitatori della mostra», ha detto Leonardo Bassilichi, presidente di Firenze Fiera.
Infatti, l’edizione che si è appena conclusa si è distinta rispetto al passato per un consistente incremento nel giro di affari relativo ai prodotti di qualità.
Quello che, in questi giorni, ha affollato i padiglioni espositivi della Fortezza da Basso è stato un pubblico sempre più attento al contenuto artistico, all’esclusività e alla bellezza dei prodotti proposti dai tanti artigiani presenti.
Il dato conferma che i visitatori riconoscono e premiano l’eccellenza di quegli espositori che hanno scelto la mostra per proporre le loro creazioni artigianali e rappresenta quella che sarà la linea da seguire nelle prossime edizioni.
Già al lavoro per la prossima edizione, Firenze Fiera ha deciso di investire in qualità e internazionalizzazione per valorizzare ancora di più la mostra con la creazione di un board di esperti che sarà selezionato nelle prossime settimane e stabilirà le linee guida che caratterizzeranno l’edizione del 2019.
Niccolò Rejetti
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