Marc Marquez conferma la sua supremazia in MotoGp
Il bravo Marquez dimostra in pista di possedere capacità notevoli se poi i diretti concorrenti si eliminano a vicenda allora sì che viene da pensare che dopo appena quattro gran premi il titolo del 2019 ha già un serio candidato. Lo spagnolo ha voluto subito mettere in chiaro le sue intenzioni che sono quelle di portare a casa il quinto titolo in MotoGp. Tanti meriti suoi e tanti demeriti altrui.
Succede tutto al 18° giro. Marc è lì davanti a corre per conto suo, la lotta è solo per la seconda posizione. Sono in tre a contendersela, Dovizioso Lorenzo e Pedrosa.
Il Dovi alla curva 6 forza la staccata però arriva leggermente lungo per provare a superare Lorenzo, ma anche lui finisce un po’ lungo. Alle spalle della coppia si trova Pedrosa che cerca di infilarsi, Lorenzo probabilmente in maniera istintiva chiude la trattoria però oramai il Dani si è già infilato.
È consequenziale il contatto tra i due e la successiva caduta, Andrea non può evitare il contatto e segue la stessa sorte sulla sabbia. Nella rabbia della caduta il Dovi abbandona il galateo e sfoga la bile sul compagno di squadra. Errore oppure casualità oppure negligenza? Difficile da stabilire, unico dato certo è lo zero punti in classifica. Tensione difficile da gestire all’interno della Rossa per il rapporto oramai scucito quasi del tutto tra Andrea e Jorge, come per la situazione contrattuale che alimenta la focosità degli animi.
Jerez de la Frontera non è una di quelle piste amiche del Dovi per cui anche un secondo podio non sarebbe stato da gettare alle ortiche e 20 punti sarebbero stati comodissimi e sarebbe rimasto incollato a Marquez per ora tutto solitario in vetta con 70 punti.
Oggi le chance erano piuttosto al lumicino poiché Marc all’8° giro ha preso la testa della gara e non l’ha più mollata fatta eccezione del rischio superato al 13° giro e nessuno riusciva a stargli dietro.
A questo punto Zarco ringrazia la buona sorte per l’eliminazione dei concorrenti al podio e agguanta la seconda posizione che conserva sino all’ultimo giro. All’ultimo giro, invece, si scioglie il nodo del terzo gradino e se lo aggiudica Andrea Iannone davanti a Danilo Petrucci e a Valentino Rossi. Da applaudire il comportamento di Franco Morbidelli che con il 9° posto, migliore prestazione in MotoGp, mette in tasca 7 punti ed in graduatoria generale è 13°.
Sentiamo le dichiarazioni dei tre piloti finiti sulla sabbia.
Andrea Dovizioso: “Pedrosa è quello che ha la colpa più grande: è entrato troppo velocemente in quel punto. Il pilota che è dietro può vedere cosa fanno quelli davanti, doveva affrontate meglio questo sorpasso. Comunque, però, che Lorenzo avrebbe dovuto guardare prima di riprendere la traiettoria ideale: entrambi volevano uscire primi dalla curva, ma sono due piloti esperti, avrebbero dovuto gestire in maniera più adeguata la situazione. È giusto, a mio parere, che sia stato valutato come un incidente di gara, anche se, purtroppo, chi ci ha rimesso sono stato io, che non c’entravo nulla. È vero, sono andato lungo, ma non ho dato fastidio a nessuno. Certamente, fossero stati coinvolti altri piloti sarei più arrabbiato, ma Lorenzo e Pedrosa sono sempre molto corretti, può capitare di sbagliare”.
Dani Pedrosa, il pilota della Honda non concorda in pieno col Dovi
“Purtroppo è successo un incidente tra i tre piloti più corretti della griglia: non c’è stata volontarietà da parte di nessuno. Io non potevo passare i due piloti della Ducati in frenata, perché in rettilineo perdevo troppo rispetto a loro: quando sono andati larghi ho pensato subito ad approfittarne, mantenendo la mia linea, che era la traiettoria giusta. Lorenzo, però, dopo essere finito largo voleva recuperare la corda e non mi ha visto. Ma io ero sulla mia linea e non potevo certo vederlo: io ero interno, dietro alla moto in piega, lui all’esterno”.
Pedrosa è anche andato alla “Race Direction” per avere spiegazioni sul perché sia stato giudicato come un ‘incidente di gara’.
Successivamente Dani ha voluto precisare: “Non sono andato per chiedere una penalizzazione a Lorenzo, voglio che questo sia chiaro, ma volevo capire qual è il metro di giudizio.Ho chiesto: ero sulla traiettoria giusta? Mi è stato risposto di sì. Lorenzo, invece, è uscito dalla linea e ha poi chiuso improvvisamente? Mi è stato risposto di sì. Allora quando un pilota deve essere punito? Sinceramente non capisco”.
Jorge Lorenzo ha il volto rabbuiato, stava disputando una buona gara e probabilmente ce l’avrebbe fatta a salire sul podio. Non si sente responsabile della caduta e ci tiene a precisarlo.
“Non mi piace parlare di questo episodio, sono uno dei piloti più corretti del campionato. Non voglio dire di chi è stata la colpa: è stata una sfortuna, con un effetto domino con tre cadute. Mi spiace soprattutto per Andrea, che era in testa al mondiale e avrebbe potuto conquistare tanti punti. Io non sapevo che c’era Pedrosa in quel punto, le immagini sono chiare, se ho la colpa per un incidente così …”.
Ma oramai è meglio badare alla prossima gara di Le Mans, il circuito francese tra quindici giorni potrebbe riaccendere le fiammelle della spes.
Bruno Galante
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