368 Bandiere Blu premiano le spiagge più meritevoli
Da 32 stagioni la Fee, Foundation for Environmental Education, pubblica l’elenco delle spiagge meritevoli di ricevere la bandiera blu.
Spiagge che rispettano il mare come pure la gestione del territorio, gli impianti di depurazione, la gestione dei rifiuti, la vivibilità per tutto il periodo estivo, la valorizzazione delle aree naturalistiche ed altri criteri, sono in tutto 32, che bisogna rispettare secondo il Programma della Fondazione.
I comuni rivieraschi si sono oramai resi perfettamente conto che venire in possesso della bandiera blu significa incrementare il turismo e usufruire gratuitamente di pubblicità internazionale per ogni anno cercano di migliorare il proprio territorio.
I municipi che sono inclusi nell’elenco sanno bene cosa potrebbe significare un declassamento per cui si battono strenuamente per conservare gli standard qualitativi raggiunti.
Quest’anno sono 368 le bandiere assegnate contro le 342 della passata stagione e addirittura le 293 del 2016.
Si tratta di una crescita costante e progressiva che ha avuto il suo boom nel 2014 quando sono state consegnate 269 bandiere, quasi il doppio dell’anno precedente, nel 2013 furono appena 135.
In Europa il primo posto è occupato dalla Spagna con oltre 700 bandiere, seguita da Turchia, Grecia e Francia ed al quinto posto l’Italia che precede il Portogallo.
La Liguria si riconferma la regione con maggiori riconoscimenti, 27 quanti ne aveva ricevuti nel 2017, vi è poi la Toscana con 19 e subito dopo terza la Campania con 18.
La sorpresa del 2018 è stata la Campania che con tre nuovi ingressi (Piano di Sorrento, Sorrento e Ispani) ha sorpassato le Marche la quale perdendo la bandiera a Gabicce mare scivola al quarto posto con 16 Comuni fregiati.
La Puglia conquista tre nuove località (Rodi garganico, Peschici e Zapponeta) e raggiunge 14 bandiere, la Sardegna ha due nuovi ingressi (Trinità d’Agultu e Vignola) e ha il vessillo in 13 località, l’Abruzzo va a quota 9 con l’ingresso di un lago (Scanno) e anche la Calabria è a 9 con due nuovi ingressi (Tortora e Sella Marina).
Il Veneto conferma le 8 bandiere e anche il Lazio resta a 8 ma con il comune di Anzio uscito e il lago di Trevignano romano entrato; l’Emilia Romagna aggiunge una bandiera a Cattolica e va a 7 e la Sicilia ne perde una a Pozzallo andando a 6.
La Basilicata sale a 4 con l’ingresso di Bernalda e Nova Siri e il Friuli Venezia Giulia conferma le 2 bandiere del 2017. Il Molise scende a 1 bandiera essendo stata tolta a Termoli.
Quest’anno vengono incrementate le bandiere blu sui laghi a 16 località: oltre agli ingressi di Trevignano romano nel Lazio e Scanno in Abruzzo, conquista un vessillo il Piemonte con Arona e sale a quota 3 mentre rimangono invariati il Trentino Alto Adige con 10 e la Lombardia con 1 come lo scorso anno.
La valutazione della giuria nazionale ha avuto il contributo, fra gli altri, dei ministeri dell’Ambiente, dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle Politiche Agricole, del Coordinamento degli assessorati Regionali al Turismo, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, dell’Ispra, dell’Università della Tuscia, del Consiglio Nazionale dei Chimici, dell’Anci, nonché dei sindacati Balneari.
Claudio Mazza, presidente della Fee Italia, è pienamente soddisfatto dell’incremento dei Comuni riconosciuti dalla giuria ed ha così commentato: “Il turismo non può che essere sostenibile, in modo da garantire un equilibrio tra fruizione e tutela del patrimonio ambientale. Bandiera Blu guida passo dopo passo i comuni costieri, a scegliere strategie di gestione sostenibile del proprio territorio, attraverso un percorso che giovi all’ambiente ed alla qualità della vita”.
Ogni anno i requisiti per ottenere la Bandiera Blu vengono rivisti con l’obiettivo di stimolare i Comuni ad impegnarsi nell’ottica del miglioramento continuo.
Anselmo Faidit
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