Successo alla Fiera di Parma della 19a edizione di Cibus
La 19a edizione di Cibus ha confermato tutte le attese e le previsioni, alla manifestazione hanno partecipato 3.100 aziende alimentari che hanno presentato una grande quantità di prodotti nuovi (oltre 1.300) a circa 82 mila visitatori di cui il 20% proveniente dall’estero, su una superficie di 135.000 mq. Il 2018 è stato dichiarato dal governo “anno del Cibo Italiano” e l’intera filiera agroalimentare del Paese si è riunita a Parma per il tradizionale evento organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare.
Tra le numerose novità di Cibus2018 l’area Cibus Innovation Corner che ha ospitato una selezione dei 100 prodotti più innovativi in esposizione in fiera. Alcuni chef stellati più noti sono stati impegnati a cucinare i nuovi prodotti da presentare ai buyer.
Ottimi consensi ha registrato il fuori salone, “Cibus Off”, organizzato da “Parma! City of Gastronomy” dislocato in Piazza Garibaldi: cooking show, pillole di cultura gastronomica, teatro, interviste ai fornelli, special dinner, aperitivi in musica e momenti di approfondimento sul cibo di oggi e di domani.
Straordinaria e fattiva la partecipazione degli operatori stranieri, che hanno badato a concludere accordi commerciali.
Presente tutta la filiera, dal campo al supermercato, con gli stand delle associazioni rappresentative del mondo agricolo e tante insegne della Grande distribuzione, italiana ed estera. Decine di convegni e workshop hanno preso in esame le tematiche legate al futuro del comparto agro-alimentare, attirando l’interesse di oltre 1.000 giornalisti, presenti tutte le testate nazionali, cartacee e televisive.
Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione dinamica tra Fiere di Parma e Federalimentare, con il sostegno di ICE-Agenzia e il contributo fattivo delle Regioni.
“La soddisfazione delle aziende per questa edizione di Cibus è tangibile e prospettica – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO di Fiere di Parma – perché conferma le enormi potenzialità, fortunatamente ancora inespresse, del Made in Italy alimentare. Da un lato, i buyer di tutto il mondo non vedono l’ora di tornare a Parma per continuare a mantenere e rinnovare i propri assortimenti, dall’altra le nostre imprese sono altrettanto impazienti di proporre loro nuove e continue soluzioni per soddisfare sempre al massimo le esigenze dei consumatori internazionali”.
Numerosi gli incontri nel corso delle quattro giornate di Cibus. Tra questi, il convegno di Alma, Scuola Internazionale di Cucina Italiana, intitolato “Next Generation Chef: l’identità della cucina italiana nello scenario internazionale”.
All’evento ha preso parte anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, il quale ha dichiarato: “Sta nascendo una nuova generazione di gastronomi, che deve essere consapevole che il cibo nasce nella terra e non in cucina. E come tale deve essere studiato, trasformato, offerto e raccontato. Prima di tutto occorre conoscere i territori, poi studiare le tecniche, più naturali possibili, di coltivazione, allevamento e pesca. Seguono le tecniche di conservazione e trasformazione in cucina, infine la narrazione al cliente finale. Il tutto permeato dalla Storia, la tradizione e la cultura che provengono dai territori d’Italia”.
Confagricoltura ha presentato l’associazione per i progetti dell’agro industria “Agronetwork”, costituita da diverse imprese alimentari, vari centri di ricerca, e Confagricoltura stessa; una piattaforma per accelerare i processi innovativi e promuovere le nostre eccellenze all’estero. Intervenendo alla tavola rotonda sul tema della filiera del grano duro BIO, il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha affrontato il tema dell’incremento della disponibilità di grano duro biologico nazionale, in particolare attraverso la valorizzazione dei grani antichi.
Altro convegno interessante è stato “Le Nuove Frontiere del Food” organizzato da IRI (Information Resourches Inc.) dal quale è emerso che l’alimentare si è imposto come elemento trainante dei consumi nella Grande Distribuzione: per ogni 100 euro spesi in prodotti confezionati di largo consumo in Gdo, oltre 68 sono destinati ad alimenti e bevande. Lo stile dei consumi degli italiani, mutato anche a causa della crisi economica, si dirige verso il wellness, quindi verso benessere e food safety, accompagnato però dalla voglia di sperimentare nuovi gusti e sapori e dalla ricerca di gratificazioni personali.
Non poteva mancare un convegno sulle etichette. Ci ha pensato Agrisole, il quotidiano digitale del settore agroalimentare del Sole 24 Ore: “Etichette alimentari nel caos: dai campioni nazionali a regole condivise in Europa”. Sono state presentate le ultime novità legislative italiane ed europee, dove spesso quelle nazionali anticipano quelle continentali. Bruxelles, dopo il recente regolamento sull’indicazione in etichetta dell’ingrediente principale, sta valutando l’opportunità di varare regole nuove e ha invitato i protagonisti della filiera a individuare una posizione comune.
Per sostenere e valorizzare il Made in Italy alimentare, la Coldiretti e alcune industrie alimentari italiane hanno dato vita a “Filiera Italia”, una nuova realtà associativa, presentata a Cibus, che difende i valori comuni dell’identità territoriale e il “saper fare” nazionale.
Il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia nel corso dell’Assemblea Nazionale tenutasi a Cibus ha annunciato che il fatturato delle industrie alimentari per il 2018 punta a 140 miliardi di euro, con un export lanciato verso i 34 miliardi. Durante un incontro organizzato da Federalimentare sul tema degli sprechi alimentari ha partecipato l’eurodeputata Simona Bonafè, che ha spiegato come nella legislazione europea sia stato inserito per la prima volta un pacchetto sull’Economia Circolare per contrastare lo spreco alimentare e incentivare la donazione delle eccedenze.
Alla chiusura della 19a edizione di Cibus, i volontari di Banco Alimentare hanno recuperato tra gli stand diverse tonnellate di cibo, che verranno distribuite a strutture caritative del territorio.
L’appuntamento è con Cibus Connect dell’aprile 2019 e la 20° edizione di Cibus nel maggio del 2020.
Claudia Treves
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