Scoperto il trucco di Michael Jackson nel Degree Lean
Nel celebre video Smooth Criminal del 1987, il pezzo forte del film Moonwalker, il super cantante e ballerino, scomparso nel 2009, mostrava un piegamento, noto come il 45 Degree Lean, dove tutto il suo corpo, e non solo la schiena, risultava inclinato appunto a 45 gradi, mantenendosi dritto e rigido in questa posizione, apparentemente impossibile per chiunque.
Nel video del 1987, l’artista sembrava compiere una magia, frutto di un trucco, ma quando poi ha ripetuto l’acrobazia dal vivo ha lasciato tutti a bocca aperta.
Per spiegare quest’illusione, oggi un gruppo di neurochirurghi del Postgraduate Institute of Medical Education and Research a Chandigarh, in India, ha svolto uno studio sulla biomeccanica del piegamento, che solo apparentemente viola la gravità.
Così, raggiungere questa posa è possibile – certo non per tutti, ma almeno le leggi della fisica lo consentono. I risultati sono pubblicati sul Journal of Neurosurgery: Spine.
Normalmente, quando si piega soltanto la schiena in avanti, come quando si deve raccogliere un oggetto per terra, si fa perno sulle anche e lo sforzo è compiuto dal muscolo erettore della colonna, detto muscolo sacrospinale, lo stesso che contrasta la gravità mantenendoci in posizione eretta quando siamo in piedi.
Invece, quando il piegamento non coinvolge solo la schiena ma tutto il corpo, un movimento altamente innaturale, il perno è sulle caviglie (si rischiano strappi e tendiniti, nonché di cadere e farsi male) e la maggior parte del carico sul tendine d’Achille.
Ma anche provando a piegarsi in questo modo, l’inclinazione raggiungibile è pari a 20 gradi, spiega il neurochirurgo Manjul Triphati, fra gli autori dello studio, ed anche il più abile danzatore, con preparazione atletica simile a quella di Michael Jackson, è arrivato al massimo a 25 o 30 gradi.
Così per raggiungere i 45 non basta la forza muscolare.
Ma allora qual è il trucco? Nel video sembra una magia, che tutti pensavano essere frutto di un trucco artistico.
Ma quando l’ha ripetuta dal vivo l’artista ha stupito tutti, dato che piegandosi così tanto il suo baricentro si sarebbe trovato oltre i suoi piedi e la forza che attrae al suolo l’avrebbe fatto cadere.
Nelle esibizioni dal vivo Jackson sfrutta delle “magiche” scarpe a forma di “V”: queste scarpe, insieme alla presenza di chiodini opportunamente disposti sul pavimento (seguendo la forma delle suole), permettevano al cantante e ballerino di“agganciarsi” e fare perno sulle caviglie mediante questo supporto, così da poter spostare il suo corpo in avanti, oltre il baricentro, e sfruttare al massimo la potenza dei muscoli delle gambe.
L’idea deriva da un modello di stivali per astronauti statunitensi, che anche in condizioni di gravità ridotta possono trovare un punto, una sorta di binario, cui agganciarsi e trattenere il corpo della persona.
Ma anche con tutte le scarpe, la performance di Michael Jackson rimane complicatissima, proseguono gli esperti, richiedendo un’altissima forza dei muscoli cosiddetti “core”, ovvero gli addominali, i lombari, il trapezio e tutti i muscoli del busto, nonché della parte inferiore delle gambe, soprattutto le caviglie.
La difficoltà, inoltre, sta nel rimettersi in posizione eretta dopo un piegamento del genere, un’azione per la quale è necessaria una grande forza fisica.
Insomma, non è per tutti (ed è altamente sconsigliata a detta degli esperti) e dietro ad un semplice trucco apparente si nasconde una tecnica affinata, abilità innate e uno studio costante.
Riccardo Dinoves
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