Li Chevalier ringrazia Siena con una mostra personale
Con “Obscure clarté” Li Chevalier rende omaggio a Siena riuscendo in maniera mirabile a unire a 360° le arti e le culture orientali e occidentali, l’intimo e il sociale.
Parlando del titolo Daniele Pitteri, direttore del Complesso di Santa Maria della Scala afferma “è più di un titolo di una mostra, è la chiave per comprendere un universo espressivo è il buio delle anime perdute dei nostri giorni e il chiarore del conforto estetico, è la profondità del colore che si trasfigura in interiorità”.
La forma che diventa musica, la musica che diventa forma in questa mostra-spettacolo-concerto godibile fino al 30 settembre 2018 a Santa Maria della Scala a Siena.
Opere: pitture, installazioni che ritornano all’anima della cultura cinese e vanno oltre, l’antica tecnica della china infatti è rivissuta aggiungendo sabbie all’inchiostro che viene composto con la gestualità del tratto su tela e non su carta di riso.
Affonda nelle radici della cultura cinese Li Chevalier anche nell’installazione delle zucche sospese leggere perché svuotate e/o dipinte, con i tratti della calligrafia cinese, zucche che rimandano all’uso delle stesse come contenitori di medicine apportatrici di benessere di guarigione e che per me, occidentale, richiamano la forma delle ampolle usate per gli esperimenti chimici.
La “moltitudine” degli strumenti a corda: viole, violoncelli e violini (realizzati in Cina) allo stato grezzo, o dipinti. o decorati con pennellate d’inchiostro e/o segni calligrafici mentre fluisce il vento delle note del compositore francese Karol Beffa, è di effetto straordinario sia scenografico che compositivo coinvolgendo tutti e 5 i sensi che ora guardano, ora sentono, ora percepiscono profumi, ora sono tentati di entrare in quel percorso per una immersione dove l’artista e il visitatore possono unirsi in quella ricerca di armonia cosmica che caratterizza il nostro percorso terreno nello spazio e nel tempo all’interno dell’universo.
Nelle sale di Santa Maria della Scala anche 20 opere di pittura ad inchiostro con tecnica sperimentale e personale, che rappresentano il percorso spirituale seguito da Li Chevalier intriso di dubbi e rivelazioni, ma nel contempo testimoniano la sua crescita artistica.
Premiato anche lo sforzo compiuto dagli organizzatori nel concedere gli spazi adeguati all’artista orientale che ricompensano adeguatamente la sua creatività sviluppando un effetto scenografico di notevole spessore, spazi che lasciano aperta la porta della fantasia e che riportano ad un palcoscenico teatrale.
Un ammirevole ensemble di luce e suono che coinvolgono il visitatore e lo rendono partecipe alle emotività dell’ambiente.
Le poesie del Padre Alfredo Scarciglia composte per le opere dell’artista franco-cinese accompagnano per tutto il percorso in cui gli strumenti musicali, le zucche, i grandi quadri parlano al cuore! Il meticciamento, quella fusione tra due culture che crea una terza opportunità oltre il passato nel futuro per una alchimia dove i tre artisti: la pittrice franco cinese, il musicista francese e il poeta padre domenicano nato in Puglia del convento di San Domenico, ci danno la mano per insieme incamminarci alla ricerca del bello, di una armonia di accordi dove le nostre visioni, le nostre emozioni, a Siena percorrendo il Magazzino della Corticella, diventano felicità leggera del cuore.
Li Chevalier all’età di quindici anni viene scelta dalla Compagnia dell’Opera dell’esercito cinese e dopo cinque anni di profonda immersione come cantante lirica, viaggerà alla scoperta delle capitali europee, passando da Firenze e Venezia dove studierà arte, per laurearsi a Londra, al London Central St Martins College of Art & Design, in Filosofia e Belle Arti.
Figura di spicco tra le pittrici della sua generazione, Li Chevalier, assai attiva nel panorama artistico contemporaneo, costruisce la sua carriera attorno ad un percorso intercontinentale, caratterizzato da un universo estetico transculturale e multidisciplinare, che sviluppa un’arte la cui firma ha un rapporto appassionato con il mondo musicale e poetico.
La mostra, promossa e organizzata dal Comune di Siena, è realizzata in collaborazione con Opera-Civita.
Info e prenotazioni tel. 0577.286300 www.santamariadellascala.com
Carmelina Rotundo
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