Il Mugello si tinge di giallo Rossi e di biancorossoverde
Circuito tutto esaurito sia sulle tribune che sul prato plein air per la sesta gara del Motomondiale di MotoGp al Mugello.
Cielo azzurro e sole amico, caldo ma non troppo.
Il giallo è il colore dominante visto che il Doctor qui è di casa ed è colui che ha vinto più di tutti con nove successi suddivisi tra MotoGp, ben 7, una nelle 125cc e una nelle 250cc.
Striscioni, bandiere e fumogeni di un colore giallo nitido, di tanto in tanto in maniera furtiva spuntano altri numeri, oltre al 46, e altri colori.
Ma giusto per rimanere nella Penisola è doveroso rallegrarci per la meravigliosa doppietta della Ducati con il podio di Jorge Lorenzo e la seconda posizione di Andrea Dovizioso, a far compagnia alla coppia della rossa di Borgo Panigale Valentino Rossi che con i 16 punti conquistati a Scarperia si porta in seconda posizione nella classifica generale con 72 punti e distanziato di 23 da Marc Marquez, indiscusso leader sino ad oggi.
Nella graduatoria costruttori la Ducati fa un bel balzo in avanti e con i 107 punti si ritrova sotto di una lunghezza alla Yamaha e di 23 alla Honda.
Ma è la giornata anche di Jorge Lorenzo che torna al successo pieno dopo 567 giorni, a Valenza il 13 novembre 2016, ottima gara quella del Por Fuera che è schizzato subito in testa ed ha conservato la cima sino alla bandiera a scacchi rifilando 5’’ al Dovi, poi Valentino e quarto Andrea Iannone, 7° Danilo Petrucci, 15° Franco Morbidelli.
Dopo le ultime tre vittorie consecutive di Marc Marquez che lo avevano proiettato alla guida della classifica generale un’ulteriore vincita al Mugello avrebbe significato porre una seria ipoteca al campionato o quantomeno ridurre al lumicino le speranze degli inseguitori.
E le intenzioni del Cabroncito erano apparse subito abbastanza chiare visto che si era posto alla ruota di Lorenzo nei primi sei giri, quando cade si rialza e rientra in pista, però fa fatica a rimontare e chiude al 16° posto con zero punti in classifica.
La distanza che separa il primo dal secondo è ancora tanta ma su sei gran premi è già la seconda volta che termina a punteggio bianco.
Segno che manca lo sfidante in grado di impensierirlo seriamente.
È una vittoria col riso amaro quella di Jorge Lorenzo che è la prima volta che vince un Gran Premio con la Rossa bolognese, visto che in settimana le voci di un possibile divorzio erano circolate con dovizia di particolari.
Così ha commentato il top manager della Ducati Corse Gigi Dall’Igna “Io devo credere in entrambi i miei piloti, essere equilibrato nella gestione di una situazione che non è facile con due piloti che sulla carta possono vincere entrambi. Lorenzo ha conquistato la sua prima vittoria in Ducati, ma ci era andato vicino già altre volte, però non so se ci ci siano ancora spazi per ragionare sul futuro di Lorenzo in Ducati. Come sempre non è mai un’unica cosa che ti permette di sviluppare la moto e raggiungere talune prestazioni, è un insieme di componenti. La prima cosa, la più importante, resta sempre la testa del pilota”.
Tradotto nella pratica quotidiana potrebbe essere: il contratto non si rinnova.
Che non sia solo un’ipotesi lo confermano le dichiarazioni di Jorge: “Rinnovare con la Ducati? Sfortunatamente è troppo tardi. Senza pressione avrei potuto guidare meglio, se i pezzi che m i hanno dato in questa gara fossero arrivati sei mesi prima i risultati positivi sarebbero pervenuti con molto tempo in anticipo. Gigi Dall’Igna ha creduto in me troppo tardi, se avesse creduto in me al 100 percento sarei rimasto probabilmente alla Ducati”.
È un quasi amarsi e dirsi addio.
Un boato accoglie Valentino nel momento in cui sale sul podio, gioia incontenibile e giusta ricompensa per le decine di migliaia di fans che si sono sobbarcati di centinaia di chilometri.
Lui li ha ripagati per quelle che sono le attuali possibilità con una Suzuki che ancora non è al passo della Honda e della Ducati.
È al secondo podio consecutivo dopo il terzo posto di Le Mans e non accadeva dall’inizio 2017 allorquando salì nelle prime tre gare.
“Si è trattato di una gara difficilissima, ma ce lo aspettavamo. Ho faticato tanto specie all’anteriore, ma alla fine quella che ho fatto è stata la scelta giusta perché sono riuscito a spingere nel finale mantenendo Iannone a distanza. Salire sul podio al Mugello era il mio obiettivo. Sono contentissimo”.
Siamo a un terzo del campionato ed i giochi sono ancora aperti, non sarà facile agguantare Marc Marquez sopratutto perché sino non è emerso un avversario costante e regolare nel raggranellare punti.
Bruno Galante
Commenti
Il Mugello si tinge di giallo Rossi e di biancorossoverde — Nessun commento
HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>