Filippo Tortu entra nell’olimpo dei velocisti planetari
Ci sono voluti 14.170 giorni per cancellare il record della Freccia del Sud stabilito a Città del Messico nel corso delle Universiadi del 1979.
Pietro Mennea, con la pettorina 314, il 4 settembre 1979 corse i 100 metri in 10’’01 stabilendo il nuovo record italiano della specialità.
E giusto per rammentare un altro particolare il barlettano il 12 settembre, otto giorni dopo, stabilì il record del mondo nei 200 metri con 19’’72, che a tutt’oggi è ancora record europeo.
Poi senza eccessivi clamori e annunci radiofonici/televisivi un giovanotto ventenne nativo di Milano, di origine sarda da parte di padre e milanese da parte di madre, nel corso del meeting di Madrid sulla pista del Centro Deportivo Municipal Moratalaz, pur non vincendo la gara, lo batte il cinese Bingtian Su, diventa il terzo uomo bianco a correre i 100 metri sotto i 10’’.
Filippo Tortu, nato il 15 giugno 1998, venerdì 22 giugno 2018 corre in 9’’99 e per 3 centesimi di secondo strappa di mano all’indimenticabile Pietro lo scettro del record e diventa il più veloce italiano di sempre nella gara di velocità pura dei 100.
C’è da scommettere che da ora in avanti gli italiani torneranno ad appassionarsi di atletica come ai tempi di Mennea allorquando ad ogni evento internazionale di prestigio i connazionali si assiepavano davanti al televisore per seguire e applaudire le gesta del barlettano.
Filippo Tortu è un campione nato, lo si è notato sin dall’adolescenza quando appena dodicenne diventa il milanese più veloce tra gli esordienti.
Va detto che con un padre come il suo taluni ostacoli vengono rimossi in anticipo, perché Tortu senior, all’anagrafe Salvino, le piste di atletica le aveva bazzicato a pure con discreti risultati visto che nel 1983 con il Cus Sassari stabilisce un doppio record personale: nei 100 corre in 10’’6 e nei 200 in 21’’7.
Tempi di tutto rispetto per un dilettante. In seguito Salvino non appende le scarpette chiodate nel ripostiglio e diventa campione del mondo nella categoria Master.
In famiglia vi è un altro velocista e si chiama Giacomo, classe 1993, che conta una partecipazione ai Campionati Europei di Tallin nel 2015 dove stabilisce il proprio record personale nei 200 con 21’’05 mentre nei 100 nel 2017 corre in 10’’73. Entrambi i fratelli sin che ha potuto li ha allenati il padre Salvino.
Da tre generazioni i Tortu tifano Juventus per cui mentalmente sono inclini al sudore, al sacrificio e alla vittoria.
Filippo diventa un bulldozer sin dall’adolescenza e nel 2013 intasca il titolo di campione italiano 100 metri nella categoria cadetti a Jesolo, nel 2014 cuce il tricolore nei 200 under 18 con un ottimo 21’’42.
Oramai è salito alla ribalta dei riflettori nazionali e così nel 2015 passa dalla Riccardi di Milano alle Fiamme Gialle.
A Rieti nel 2016 vince il titolo italiano assoluto nei 100 in 10’’32 ad appena 18 anni.
Trascorrono poche settimane e i primi di luglio partecipa agli europei di Amsterdam ed abbassa di nuovo il limite personale a 10’’25.
Dal 19 al 24 luglio si trasferisce in Polonia a Bydgoszcz dove si svolgono i campionati mondiali under 20 e fa abbassare l’asticella a 10’’24.
Il 25 maggio 2017 a Savona Tortu stabilisce un altro record, con un 10’’15 si pone all’attenzione internazionale. L’8 giugno al Golden Gala di Roma corre i 200 in 20’’34.
Giungiamo così al 2018 e di nuovo a Savona il 23 maggio si avvicina al record di Pietro Mennea con 10’’03. È oramai il segnale che Filippo è entrato nella ristrettissima cerchia dei purosangue mondiali della velocità pura.
A luglio i grandi dell’atletica planetaria si danno appuntamento a Madrid per il Meeting de Atletismo.
È una vetrina importante ed è un test dal quale sono passati i migliori velocisti.
Venerdì sera l’Estadio de Vallehermoso era pieno in ogni ordine di posto.
Alle 19 e 58’ c’è lo start per le batterie dei 100 metri. Sinora solo il gallico Christophe Lemaitre, 9’’92, e l’azero Ramil Guliyev, 9’’97, sono stati capaci di scendere sotto i 10’’ tra i bianchi d’Europa.
Dopo l’exploit di Savona e del Golden Gala 2018, con 10’’04, le telecamere sono puntate su questo ventenne mezzo sardo e mezzo lombardo che promette faville ed un futuro da étoile.
Gli avversari più accreditati sono il sudafricano 25enne Akani Simbine ed il cinese 28enne Bingtian Su, entrambi accreditati sotto i 10’’.
Su Bingtian ha già battuto Filippo al meeting indoor di Berlino, mentre il nostro ha preceduto Simbine sui 200 metri ai mondiali di Londra e sui 100 al Gran Gala di Roma.
Come tutte le gare che si rispettano tra i grandi campioni la vittoria corre sul filo di lana e solo pochi centesimi di secondi separano il primo dal secondo e dal terzo.
Il capolavoro di Filippo Tortu riesce a metà perché si classifica secondo ma aggiorna il proprio record personale ma soprattutto infrange il muro dei 10’’ e dopo 39 anni di dominio assoluto di Pietro Mennea diventa l’italiano più veloce di tutti i tempi sui 100 metri con 9’’99 quando solo da pochi giorni ha spento la 20a candelina. Oramai non è più un semisconosciuto, è entrato d’autorità nel firmamento dei grandi campioni planetari.
Il prossimo appuntamento è dal 7 al 12 agosto all’Olympiastadion di Berlino per i XXIV Campionati Europei di Atletica Leggera dove si confronterà con i migliori specialisti continentali.
Ne siamo certi, non saranno solo pochi appassionati di atletica a seguire le gare della velocità pura con lo sguardo attaccato alla tv.
Sinora Filippo non ha mai deluso le aspettative dei suoi ammiratori, da buon tifoso della Juve sa bene che partecipare è gradevole ma vincere è l’unica cosa che conta.
Arnaud Daniels
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