La coltura, la diffusione e i benefici in Italia dello zenzero
Lo zenzero, spesso commercializzato con il nome inglese ginger, è un prodotto relativamente nuovo sul mercato italiano, ha visto un recente incremento specie grazie alle sue proprietà benefiche.
Fino a pochi anni fa infatti, rappresentava un articolo di nicchia praticamente sconosciuto sul nostro territorio, salito alla ribalta da noi insieme alla curcuma proprio in questi ultimi anni con la crescita del movimento salutista.
Originario dell’Asia, dalla Malesia e dall’India nello specifico, quello che noi conosciamo come zenzero non è altro che il rizoma di una pianta erbacea della stessa famiglia del Cardamono che viene coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale del pianeta.
Il primo produttore mondiale è la Cina che gestisce in maniera quasi monopolistica il mercato, dall’estremo Oriente proviene la quasi totalità di ciò che si consuma nella Penisola.
La parte utilizzata dello zenzero è il rizoma, chiamato erroneamente radice, perché è qui che troviamo tutte le sostanze ricercate come olio essenziale, gingerina, zingerone, resine e mucillagini.
Il mix di elementi contenuti nel rizoma hanno molteplici utilizzi nella medicina orientale e nella normale ricerca del benessere della persona, ma è sconsigliato per quanti soffrono di calcoli biliari perché il vegetale stimola il rilascio di bile dalla cistifellea.
Tra le principali peculiarità troviamo: proprietà antitumorali; anti nausea; aiuto contro la dipendenza da morfina; effetto antibiotico naturale; rimedio contro il raffreddore e l’influenza; gastroprotettivo; analgesico naturale; anticoagulante; abbassa il colesterolo cattivo; sostiene il sistema immunitario.
Si tratta di una spezia che rivitalizza, ringiovanisce e produce un’azione generale sul nostro corpo.
Ovviamente non esistono prodotti miracolosi, e tanto meno lo è lo zenzero, tuttavia il suo uso costante associato ad uno stile di vita sano, può aiutare a migliorare la qualità di vita.
Generalmente si aggiunge come spezia ad alcuni piatti, oppure viene utilizzato in centrifugati o per la preparazione di tisane. Il sapore molto forte potrebbe spaventare alcuni assuntori, tuttavia con il tempo si impara anche ad apprezzare il suo gusto pungente.
Si consiglia una quantità di radice fresca che può variare tra i 10 e i 30 grammi giornalieri.
Sul mercato internazionale, una tonnellata costa circa 6.000 dollari, mentre in Nigeria il prezzo è di poco superiore alla metà.
In Cina lo zenzero è spesso venduto fresco e viene essiccato per essere esportato verso Europa e Usa.
Il prodotto importato sul mercato continentale dalla Cina ha una quotazione all’ingrosso di circa 1,85 euro/kg, mentre il prodotto biologico costa notevolmente di più e può raggiungere 3,60 euro/kg.
Altri produttori sono il Brasile, il Perù e la Thailandia.
Le piante hanno origini tropicali, ma prosperano anche in un clima mite e mediterraneo, se fornite di condizioni di crescita adeguate.
Nei paesi originari lo zenzero cresce perennemente durante tutto l’anno e viene utilizzato come pianta ornamentale e come erba da giardino. In quelle zone il caldo umido e piovoso diventano le condizioni climatiche ideali per la crescita della pianta, difficilmente ripetibili in Italia all’aperto.
Ecco perché, bisognerebbe prendere in considerazione l’avviamento di un impianto chiuso dove grazie alle condizioni climatiche controllate è possibile coltivare con profitto e prediligendo la qualità. Ed è proprio sulla qualità che questo settore può e deve crescere.
Nel nostro clima mediterraneo, lo si pianta all’inizio della primavera, fiorisce in estate e comincia a deperire in autunno quando i rizomi raggiungono la maturità e sono pronti per il raccolto.
La coltivazione all’aperto è possibile solo nel sud d’Italia, ove il clima mite offre le opportunità di coltivazioni all’aperto, mentre al centro-nord si dovranno impiegare le serre tunnel.
Per la germinazione e la crescita rapida, la pianta necessita di temperature ideali tra i 22 e i 25 °C.
È possibile raccogliere i rizomi in anticipo, non appena la pianta raggiunge i 4 mesi, tuttavia si tratta di una raccolta precoce, chiamato anche zenzero verde, e non possiede lo stesso aroma di un rizoma maturo.
Lo zenzero richiede un terreno umido, fertile e ben drenante per una crescita ottimale.
Essendo una pianta tropicale, deve trovarsi nelle condizioni umide e calde, preferibilmente controllate all’interno della serra per evitare gelate e venti forti. Dopo 6 mesi sarà possibile il primo raccolto.
Coltivare lo zenzero in Italia è una sfida che punta sulla quantità.
Il futuro dell’alimentazione sono i cibi locali, il cliente inizia a capirlo, ora aspetta all’imprenditore agricolo offrire l’opportunità di acquistare un prodotto dalla filiera corta e controllata.
Niccolò Rejetti
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