Con più pasta e meno carne la vita sorride e si allunga
Le diete a base di carne con un basso contenuto di carboidrati possono ridurre l’aspettativa di vita fino a quattro anni.
A determinarlo un team di ricerca del Dipartimento di Medicina presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston, dopo aver condotto un approfondito studio statistico sui dati alimentari di oltre 15mila adulti, che sono stati seguiti per un periodo di follow-up di ben 25 anni.
La scoperta getta un’ombra sulle popolari diete iperproteiche, molte delle quali diventate di moda proprio in virtù della loro presunta salubrità.
Gli studiosi, coordinati dalla dottoressa Seidelmann, specialista in medicina cardiovascolare, hanno incentrato l’indagine proprio sulle quantità di carboidrati assunte dai partecipanti, estrapolate attraverso questionari dietetici che tenevano in considerazione anche le dimensioni delle porzioni. Le persone coinvolte avevano un’età compresa tra i 45 e i 64 anni e facevano parte dello studio Aterosclerosis Risk in Communities (ARIC); sono state incluse nell’analisi statistica tutte quelle che hanno indicato un consumo calorico non ‘estremo’, cioè compreso tra le 600 kcal e le 4200 kcal al giorno per gli uomini e le 500 kcal e le 3600 kcal al giorno per le donne.
Da tutte queste informazioni Seidelmann e colleghi hanno stimato le percentuali di proteine, carboidrati, grassi e zuccheri consumati dai 15mila partecipanti, e incrociando questi dati con quelli dei decessi complessivi dello studio ARIC (circa 6.300 morti in 25 anni) hanno fatto emergere il fattore protettivo delle diete con un moderato quantitativo di carboidrati rispetto a quelle iperproteiche.
Nello specifico, gli studiosi hanno stimato che le persone di 50 anni con un consumo moderato di carboidrati, cioè equiparabile al 50 percento del loro fabbisogno energetico, avevano un’aspettativa di vita di 33 anni: 4 anni in più rispetto a chi aveva una dieta iperproteica con bassissimo contenuto di carboidrati (30 percento del fabbisogno); 2,3 anni in più rispetto al gruppo con basso contenuto di carboidrati (tra il 30 e il 40 percento) e 1,1 anni in più rispetto a chi aveva una dieta con alto contenuto di carboidrati (65 percento).
Gli autori della ricerca hanno inoltre dimostrato che chi assumeva più proteine di origine animale rispetto a proteine di origine vegetale aveva un rischio di morte maggiore.
“Le diete a basso contenuto di carboidrati che sostituiscono i carboidrati con proteine o grassi sono sempre più popolari come strategia per la salute e la perdita del peso – ha dichiarato la Seidelmann -, tuttavia, i nostri dati suggeriscono che le diete a basso contenuto di carboidrati basate sugli animali, che sono prevalenti nel Nord America e in Europa, potrebbero essere associate a una longevità inferiore e dovrebbero essere scoraggiate”.
Poiché si è trattato di uno studio di osservazione che non ha messo in evidenza rapporti di causa-effetto, gli studiosi sottolineano che saranno necessarie ulteriori indagini per confermare tutti i risultati.
I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica The Lancet Public Health.
Claudia Treves
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