Finite le vacanze si torna a scuola con uno zaino leggero
Una delle regole fondamentali seguite da quanti praticano trekking, o sono viandanti oppure pellegrini, è quella di portare sulle spalle uno zaino leggero il cui peso non deve mai superare il 10% del proprio corpo.
Regola che dovrebbe essere applicata sopratutto dai ragazzi che nei prossimi giorni tornerano sui banchi di scuola.
Invece spesso si notano scene che preoccupano e fanno riflettere.
Sette, otto, dieci o più chili, questo il peso che può talvolta raggiungere uno zaino scolastico, un vero e proprio bagaglio da trasportare ogni giorno.
E così molte volte accade che viene superata la soglia massima raccomandata, ossia del 10%, o proprio al massimo, del 15% del peso corporeo dello studente.
Con la possibile conseguenza di ritrovarsi una schiena appesantita e dolorante.
In un documento del 2009, il Ministero della Salute ha chiarito che il peso dello zaino non deve superare il 10-15% del peso corporeo dello studente.
“Un ragazzo di 50 chili dovrebbe portare uno zaino di circa 5 chili, pari al 10% della sua massa”, fa presente Guido La Rosa, direttore dell’Unità operativa di Ortopedia dell’Ospedale Bambino Gesù di Palidoro, “con una tolleranza fino a 7 chili al massimo, pari al 15% del suo peso”.
Se questo valore viene superato, il rischio è quello di dolori alla schiena e di una postura errata.
“Un classico è rappresentato dallo studente che cammina con il dorso curvo, in posizione cifotica, oppure con posizione curvata da un lato, con tendenza scoliotica”.
Atteggiamenti che se non corretti possono in taluni casi generare conseguenze piuttosto gravi, il dolore della schiena cronico lo si riporta sino all’età adulta.
“Tuttavia – prosegue La Rosa – rispondendo ad una delle domande più frequenti dei genitori, uno zaino pesante da solo non è in grado di causare danni strutturali e malattie della colonna vertebrale, come la scoliosi o la cifosi, deviazioni della colonna che hanno una solida base genetica”.
Per correggere la postura alterata ed eliminare i sintomi, un’adeguata e regolare attività fisica può essere efficace, fino anche alla risoluzione completa.
È importante che il ragazzo o la ragazza svolga regolarmente movimento o uno sport, almeno due o tre volte alla settimana.
Fra quelli gli sport più consigliati per la schiena c’è il nuoto, magari seguendo un corso con i propri coetanei.
Sono validi anche giochi di squadra come la pallavolo e la pallacanestro, che spesso risultano più attrattivi per i ragazzi, dato che favoriscono la socialità e il senso del gruppo.
Ma anche la semplice ginnastica può essere di grande aiuto: l’importante è muoversi regolarmente, più volte a settimana e con una intensità media.
Oltre all’attività fisica, è bene intervenire alla radice del problema, riducendo il peso dello zaino qualora eccessivo, un compito che non deve essere solo dei genitori ma di tutti gli attori che prendono in carico l’educazione dei ragazzi, inclusi insegnanti e case editrici.
Un esempio è rappresentato dall’adozione di testi digitali, come avviene già in alcune realtà europee, dove il tablet contiene tutto il materiale didattico, una soluzione ottimale anche per la schiena.
Altre soluzioni e accorgimenti pratici e più rudimentali sono quelli di dividere il carico con il compagno di banco oppure lasciare i libri in un armadietto.
Un altro accorgimento pratico consiste nel cambiare tipo di zaino: il trolley può rappresentare un’alternativa valida, come conferma anche un recente studio.
Mettendo a confronto confrontando lo zaino tradizionale, il trolley e una situazione in cui si cammina senza alcun peso addosso, portare il trolley è una scelta che somiglia di più, a livello cinematico, alla camminata senza alcun peso.
Il trolley rappresenta una soluzione valida, tuttavia fra gli studenti c’è molta resistenza nell’uso di questo tipo di contenitore, dato che risulta non essere di moda e, a detta di una buona percentuale di studenti, chi la utilizza viene considerato come una persona che ha diversi problemi oppure come un elemento che vuole distinguersi dai compagni.
Invece bisognerebbe che da parte dei genitori e di quanti gravitano in ambito scolastico vi fosse una maggiore sensibilizzazione verso queste risoluzioni.
È altresì importante la maniera in cui occorre tenere lo zaino sulle spalle, ed anche in questo caso ci sono delle regole da non dimenticare.
Il peso deve essere distribuito simmetricamente, dunque su entrambe le spalle, per mezzo dei due braccioli, mentre spesso, sempre per questioni di conformismo, i ragazzi tendono ad appoggiarlo su una spalla sola, questa è un’abitudine che va debellata in tutti i modi.
Un’altra regola da osservare, lo zaino deve aderire in maniera omogenea alla schiena, conferma anche un recente studio pubblicato su Plos One, ove viene indicata la posizione più adatta da adottare: lo zaino non deve pendere molto in basso e al contrario non deve essere molto caricato sulle spalle e verso il collo.
Piero Vernigo
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