Un reattore riciclerà 25.000 tonnellate di plastica l’anno
Il nostro pianeta ha problemi con la plastica: dei milioni di tonnellate prodotti, infatti, solo una piccola parte ora è riciclata.
Il resto è gettato nelle discariche: finisce bruciato o disperso negli oceani.
Cyril Fourneris, Euronews: “Ogni anno, tonnellate di bottiglie come questa vengono bruciate in Europa: qui a Piacenza, in Italia, i ricercatori stanno costruendo un reattore in grado di riciclare rifiuti prima impossibili da trattare“.
Arriviamo all’impianto di Gr3n, una startup fondata da Maurizio Crippa: un ricercatore italiano persuaso di poter completare tutti i passaggi del riciclo.
“Col riciclo meccanico si possono lavorare solo materiali molto buoni: contenitori per alimenti, bottiglie trasparenti, come questa, o qualcuna anche colorata, ad esempio questa è troppo colorata.
Non si possono processare i tessuti, perché dalla bottiglia si producono vestiti ma non viceversa: il riciclo meccanico è downcycling, attraverso la nostra tecnologia possiamo fareupcycling“.
Gr3en ha sviluppato una macchina in grado di isolare il polietilene tereftalato, noto come PET, il materiale più utilizzato nell’industria dell’abbigliamento e dell’imballaggio.
Questo processo, chiamato depolimerizzazione, è potenziato dal reattore a microonde di questo prototipo.
Franco Cavadini, Ingegnere:
“È in grado di fondere le caratteristiche del sistema meccanico con la forza del processo chimico, che ha accelerato le microonde in una singola macchina“.
Questo è il cosiddetto olio prezioso: una volta purificato, sarà possibile estrarre il PET vergine che verrà utilizzato per produrre plastica o vestiti, il ciclo è completo.
Il progetto ha vinto il Radar Innovation Prize 2018, tenutosi a Vienna all’inizio di dicembre.
Le migliori startup di tutto il continente erano presenti in Austria per illustrare la loro visione del domani.
L’ICT è un evento organizzato dalla Commissione Europea per identificare innovazioni con elevato potenziale commerciale.
Le ricerche di Crippa hanno affascinato la giuria, che ha assegnato a Gr3n il Premio principale.
Ciò dovrebbe consentire al suo team di attrarre investitori, al fine di accelerare la commercializzazione della loro invenzione.
Pia Erkinheimo, giurata di Innovation Radar Prize:
“In realtà, la sfida in Europa, almeno per me, è il percorso dalla ricerca di base a quella applicata e ai centri di ricerca di grandi aziende, da queste ultime allo sviluppo commerciale di altre aziende, sino alle vendite: questo richiede troppo tempo, dobbiamo fare qualcosa in Europa, trovare scorciatoie per essere competitivi ed eccellere“.
La produzione di plastica è ai massimi termini: aumentare il livello di riciclo significa ridurre la nostra dipendenza dal petrolio utilizzato nella fabbricazione.
È anche una grande opportunità finanziaria per le industrie della plastica e dell’abbigliamento e per le società di riciclo.
Gr3n può ora guardare con orgoglio, con una macchina dalle capacità elevatissime che sarà pronta nel 2019.
Maurizio Crippa, Amministratore Gr3n:
“La fase successiva sarà la realizzazione di un impianto industriale con una capacità di circa 25.000 tonnellate l’anno, in grado di fornire soluzioni per la raccolta in un’area con 2,5 milioni di persone“.
Raimondo Adimaro
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