La ricchezza mondiale è in mano a pochi ultraricchi
Basterebbero poche leggi per eliminare o ridurre in gran parte la povertà che affligge il pianeta. Sarebbe sufficiente che la i politici facessero pagare a questi signorotti le stesse tasse e balzelli che versano milioni di operai, di impiegati, di piccoli artigiani e commercianti, e dalla sera alla mattina tornerebbe l’animo sereno per miliardi di persone.
Invece accade tutto il contrario, i governanti fanno di tutto per ridurre al massimo tasse e balzelli per quanti navigano nell’oro e nei diamanti, ciò avviene nella stragrande maggioranza degli stati delor e del sud del globo, a occidente come ad oriente.
E poi ci sono gli stati canaglia, gli stati offshore dove praticamente non esistono tasse oppure sono lo “zero virgola” che accolgono a braccia aperte nababbi e truffaldini.
Quanti predicano da pulpiti importanti a favore dei bisognosi e di quanti sono alla ricerca di una migliore condizione di vita, magari affrontando viaggi e traversate rischiose, prediche generiche e prive di destinatari, sarebbe sufficiente che l’invito fosse rivolto a quei politici che stendono i tappeti ai superricchi.
Nell’ultimo rapporto Oxfam è fotografata questa realtà. 26 miliardari possiedono più risorse della metà più povera del pianeta. In Italia il 5% più ricco detiene la stessa quota di ricchezza posseduta dal 90% più povero della popolazione.
L’1% di questi nababbi possiede quanto la metà della popolazione mondiale.
Disuguaglianza che si riflette sulla salute, sull’istruzione, sulla psiche. Disuguaglianza che non può essere sopportata all’infinito e che mette in serio pericolo le democrazie.
Disuguaglianza che partorisce l’Effetto San Matteo, ovvero il vantaggio crea ulteriore vantaggio e lo svantaggio crea ulteriore svantaggio, di conseguenza chi possiede di più proseguirà ad accumulare ogni giorno di più ricchezza materiale, cultura, conoscenza e benessere materiale e non. Di conseguenza i poveri incrementeranno la loro povertà.
Questi sono i 26 signori che decidono e determinano lo sviluppo del pianeta.
1. Jeff Bezos (Usa) 112 miliardi di dollari – Amazon
Fondatore e capo del colosso dell’e-commerce Amazon, proprietario del Washington Post ha 55 anni. Il suo primato è messo a rischio dal divorzio appena annunciato
2. Bill Gates (Usa) 90 miliardi di dollari – Microsoft
Fondatore e oggi ad onorario di Microsoft che fondò nel 1974 e la cui guida ha lasciato nel 2008, 63 anni, è impegnato a tempo pieno nella Fondazione Gates per progetti di beneficenza
3. Warren Buffett (Usa) 84 miliardi di dollari – Berkshire Hathaway
Detto “l’oracolo di Omaha” per la sua abilità negli investimenti finanziari, 88 anni, molto impegnato nella filantropia si batte affinché i ricchi paghino più tasse negli Usa
4. Bernard Arnault (Francia) 72 miliardi – LVMH
Presidente e Ceo di Lvmh Moët Hennessy – Louis Vuitton, a 69 anni guida il più grande gruppo del lusso, con un portafoglio di 70 maison di alta moda
5. Mark Zuckerberg (Usa) 71 miliardi – Facebook
Il fondatore di Facebook, 34 anni, è considerato una delle persone più influenti del mondo. Recenti le polemiche sulla sicurezza della privacy degli utenti della piattaforma
6. Amancio Ortega (Spagna) 70 miliardi – Zara
L’imprenditore spagnolo, 82 anni, è il fondatore della catena di negozi di abbigliamento a basso costo Zara. Sua figlia si è appena sposata con un matrimonio da favola
7. Carlos Slim Helù (Messico) 67,1 miliardi – America Movil
Il signore delle telecomunicazioni messicane ha 82 anni ed è attivo anche nei settori bancari ed assicurativi. Il nuovo presidente gli ha affidato la costruzione dell’aeroporto di Città del Messico
8. Charles Koch (Usa) 60 miliardi – Koch Industries
Ha 82 anni e col fratello David dirige il più importante conglomerato industriale d’America. Grandi donatori del partito repubblicano, sono in disaccordo con le politiche migratorie di Trump
8. David Koch (Usa) 60 miliardi – Koch Industries
Cfr Charles Koch
10. Larry Ellison (Usa) 58,5 miliardi – Oracle
Il fratello minore di Charles ha 78 anni, ha con lui sostenuto il partito repubblicano e i Tea Party ma l’anno scorso ha deciso di ritirarsi dalla loro Fondazione politica
11. Michael Bloomberg (Usa) 50 miliardi – Bloomberg LP
Fondatore della società di informazioni finanziarie che porta il suo nome, 76 anni, è stato sindaco di New York. Fiero oppositore di Donald Trump potrebbe correre per le presidenziali
12. Larry Page (Usa) 48,8 miliardi – Google
È il cofondatore del motore di ricerca Google insieme a Sergej Brin e Ceo di Alphabet, la casa madre. Ha 45 anni, impegnato in attività filantropiche, è uno degli investitori di Tesla
13. Sergej Brin (Usa) 47,5 miliardi – Google
Il presidente di Alphabet, la casa madre di Google, ha 45 anni ed è un americano di origini russe. Era il compagno di stanza di Page quando crearono l’algoritmo alla base di Google
14. Jim Walton (Usa) 46,4 miliardi – Walmart
È uno degli eredi della fortuna legata ai grandi magazzini Walmart ha 70 anni. Ha ceduto il suo ruolo nei magazzini al figlio e ora guida la banca di Famiglia Arvest Bank
15. S. Robson Walton (Usa) 46,2 miliardi – Walmart
A 74 anni, è il più grande dei tre eredi della fortuna legata ai magazzini Walmart. È stato a lungo presidente della compagnia. Ora colleziona automobili
16. Alice Walton (Usa) 46 miliardi – Walmart
Gode del patrimonio familiare senza aver mai lavorato. Collezionista, 69 anni, ha battuto il record d’asta per un’opera realizzata da una donna pagando 44,4 milioni un quadro di Georgia O’Keeffe
17. Ma Huateng (Cina) 45,3 miliardi – Tencent Holdings
Ha 47 anni il cinese più ricco del mondo, a capo della compagnia tecnologica Tencent di cui è il Ceo. La sua piattaforma di messaggistica WeChat rivaleggia con Facebook
18. Françoise Bettencourt (Fra) 42,2 miliardi – L’Oréal
Ha ereditato la fortuna della multinazionale dei cosmetici L’Oréal da 90 miliardi di euro dopo la morte della madre Liliane Bettencourt. Ha 65 anni
19. Mukesh Ambani (India) 40,1 miliardi – Reliance Industries
L’imprenditore indiano è ad di Reliance Industries che si occupa di raffinazione e petrolchimica ma di recente si è lanciato nella sfida dell’e-commerce superando il gigante cinese Alibaba
20. Jack Ma (Cina) 39 Miliardi – Alibaba
Ex insegnante d’inglese oggi, a 54 anni, è il fondatore del colosso dell’e-commerce cinese Alibaba di cui è presidente. È anche un noto filantropo
21. Sheldon Adelson (Usa) 38,5 miliardi – Las Vegas Sands
Il re dei casinò americani ha 85 anni, è un grande donatore del partito repubblicano e controlla una serie di giornali conservatori in Israele. È grande amico di Trump
22. Steve Ballmer (Usa) 38,4 miliardi – Microsoft
Subentrò a Bill Gates nel 2008 come Ceo di Microsoft lasciata nel 2014, reinventandosi come proprietario dei Los Angeles Clippers. Ha 62 anni
23. Li Ka-shing (Hong Kong) 34,9 miliardi – CK Hutchison Holdings
Il miliardario più ricco di Hong Kong ha 90 anni ed ha appena passato al figlio la CK Hutchison Holdings, conglomerato che controlla porti, compagnie telefoniche ed energetiche
24. Hui Ka Yan (Cina) 30,3 miliardi – Evergrande Group
Il presidente di Evergrande Real Estate Group, 60 anni, è l’immobiliarista di Hong Kong che ha in piedi più di ottocento progetti in almeno duecentosessanta città cinesi
24. Lee Shau Kee (Hong Kong) 30,3 miliardi – Henderson Land
Ha 90 anni ed è il maggior azionista della Henderson Land Development, conglomerato che controlla aziende immobiliari, hotel, industrie energetiche e tecnologiche
26. Wang Janlin (Cina) 30 miliardi – Dalian Wanda Group
Ha 64 anni il presidente della Dalian Wanda Group, con interessi immobiliari, proprietaria di Amc Entertainment Holding, il più grande gestore di sale cinematografiche del mondo e di diverse società sportive
Riccardo Dinoves
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