In Italia si spreca 65 kg di cibo a persona all’anno
Quando parliamo di spreco alimentare parliamo sia di cibo perso (Food Loss) che di cibo sprecato (Food Waste). Il cibo perso è quello che si ferma nelle prime fasi della filiera produttiva, ancor prima di essere venduto.
In Italia il food loss corrisponde al 2% del cibo prodotto mentre, lo spreco di cibo, avviene a livello domestico, nei ristoranti e nei negozi e, nel nostro paese, la quantità di cibo sprecato annualmente è di 65 Kg a persona. A livello globale scopriamo che i dati sono sempre più drammatici. Il 30% dei cereali prodotti, il 35% del pesce pescato, il 45% di frutta e verdura coltivata, il 20% dei prodotti lattiero-caseari e il 20% della carne vengono gettati ogni anno.
Un danno per il pianeta, che ci fornisce le sue risorse, un danno economico per le aziende e per le famiglie, un danno per l’intera collettività, visto che con 1/4 di quel cibo potremmo sfamare i circa 821 milioni di persone nel mondo che non hanno possibilità di mangiare.
“…Questo dimostra l’urgenza di dar vita a una rivoluzione alimentare, che passi però da azioni concrete e da una adeguata educazione che ci aiuti a prevenire questo fenomeno” spiega Anna Ruggerini, Direttore Operativo di Fondazione Barilla.
In Italia, grazie ad iniziative come la legge Gadda, si sono limitati gli sprechi, promuovendo la redistribuzione delle eccedenze e dei beni inutilizzati per fini di solidarietà sociale.
Altro esempio arriva dalla città di Milano, si propone di tagliare gli sprechi alimentari del 50% entro il 2030, visto le abitudini errate di acquisto e consumo di cibo delle famiglie contribuiscono per oltre il 40% alle eccedenze alimentari. Sempre per favorire la lotta allo spreco, Milano ha puntato sulla riduzione delle tasse (fino al 20%) per tutte quelle realtà (supermarket, ristoranti, mense) che hanno donato ad enti di beneficenza il cibo che altrimenti sarebbe andato sprecato. Il provvedimento ha portato al recupero di circa 840 tonnellate di cibo nei primi sei mesi.
Spreco alimentare è sinonimo quindi di spreco di soldi, acqua e terra.
Sprecare cibo aumenta le disuguaglianze, annulla i benefici dell’evoluzione tecnologica e contribuisce a velocizzare il cambiamento climatico, impattando negativamente su diversi degli Obiettivi dio Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Secondo la Fao, ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura. Per la Giornata nazionale della Terra, ecco qualche consiglio contro lo spreco alimentare
Pianifica la spesa
Pensare ad un menu da preparare per la settimana, controllare gli alimenti che hai nel frigorifero e nelle dispense e scrivere una lista della spesa che includa solo gli ingredienti che ti mancano sono i primi passi per ridurre lo spreco alimentare nella tua famiglia. Ricordati di portare la lista con te quando vai al supermercato. Non lasciarti tentare dalle offerte e non andare a fare la spesa quando hai fame: rischi di comprare più del necessario. Se possibile compra solo frutta e verdura venduta sciolta in modo da comprare solamente la quantità che ti serve ed evitare così spreco di cibo.
Controlla le scadenze
Se non consumi un alimento a breve, cercane uno con scadenza più lontana o compralo il giorno che devi consumarlo. Attento al significato delle etichette riguardanti le scadenze: “da consumarsi entro” significa che l’alimento è idoneo al consumo fino al giorno indicato (come carne e pesce), mentre “da consumarsi preferibilmente entro” indica la data fino alla quale il prodotto conserva le qualità specifiche. Ossia, gli alimenti sono idonei al consumo anche dopo il giorno indicato.
Pensa al portafoglio: lo spreco alimentare è spreco di denaro
Sprecare cibo significa sprecare denaro.
Controlla il funzionamento del tuo frigo
Gli alimenti devono essere conservati a una temperatura tra 1 e 5 gradi per mantenerli freschi il più a lungo. Una buona manutenzione delle guarnizioni mantiene la temperatura corretta.
Conservazione degli alimenti
Conserva gli alimenti secondo le indicazioni fornite sugli imballaggi.
Fai girare gli alimenti
Quando fai la spesa, porta in avanti gli alimenti più vecchi nella dispensa e nel frigo. Sistema i nuovi alimenti verso il fondo in modo da evitare di trovare prodotti ammuffiti negli scomparti.
Servi piccole porzioni
Ricordati di non servire porzioni troppo grandi, a fine pasto è sempre molto il cibo sprecato nel piatto. Non dimenticare: si può sempre fare il bis!
Consuma gli avanzi
Non buttare avanzi, conservali per pranzo o cena del giorno dopo o congelali per altra occasione. La frutta in scadenza può essere utilizzata per frullati o torte, e con le verdure prepara zuppe.
Congela il pane
Se consumi poco pane, quando arrivi a casa congela il resto e al bisogno scongela qualche fetta. Allo stesso modo, congela i cibi cotti per averli già pronti quando sei troppo stanco per cucinare.
Trasforma gli avanzi in concime
Produrre alcuni scarti alimentari è inevitabile, quindi perché non usare un contenitore per rifiuti organici per frutta e verdura? In pochi mesi, ti ritroverai con un ottimo concime per le tue piante. Per i resti di cibi cotti, il tritarifiuti può essere la soluzione adatta. Basta inserire gli avanzi, aggiungervi uno strato di speciali microbi e lasciare fermentare. Il prodotto risultante può essere utilizzato come concime per le piante di casa e per il giardino.
Claudia Treves
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