Parte bene il MotoGp 2019 per la Ducati e Dovizioso
È una storia che si ripete, il 18 marzo 2018 sul circuito di Losail a Doha nel Qatar Andrea Dovizioso parte alla grande e mette in cassaforte 25 punti precedendo Marc Marquez.
Il 10 marzo 2019 sullo stesso circuito il quasi 33enne di Forlimpopoli, li festeggia il 23 marzo, sfreccia per primo sotto la bandiera a scacchi e si posiziona in vetta alla classifica.
Buon auspicio per un campionato che vede ancora una volta i protagonisti di ieri darsi battaglia con il massimo dell’apprensione e della concentrazione.
Andrea ha superato Marc sul rettilineo d’arrivo in un finale al cardiopalma, sul podio a far loro compagnia sale il britannico Cal Crutchlow che precede il catalano Alex Rins ed al quinto posto troviamo l’inossidabile Valentino Rossi che era partito 14° in griglia ed ancora una volta ha sfoggiato tutta la sua classe e potenza per posizionarsi tra i primi 5.
Seguono Danilo Petrucci, Maverick Vinales al settimo, e poi Joan Mir, Takaaki Nakagami al nono e Aleix Espargarò in decima posizione.
Una partenza più entusiasmante non potevamo sognarcela con una Ducati che sin da subito lascia intendere di voler recitare anche quest’anno un ruolo da protagonista.
Dovizioso parte in testa e domina per quasi tutti i 79 km, solo Alex Rins nella fase centrale riesce a mettersi davanti in alcune curve.
Nella parte finale si rinnova il duello con Marquez ma la Ducati la spunta come un anno addietro, alla Honda e al Cabroncito non rimane che inchinarsi davanti alla Rossa di Borgo Panigale.
Una nota particolare la merita il Doctor per la sua rincorsa, una rimonta che riesce solamente a chi di classe ne ha da vendere e magari su un circuito un tantino più lungo poteva scapparci il podio.
L’altro pilota della Yamaha, Maverick Vinales ha faticato in partenza e non ce l’ha fatta a recuperare, bisogna lavorare e parecchio se si vuole puntare in alto e dare noia alla Honda e alla Ducati.
Sin dal via il Dovi balza in testa davanti a Miller e Marquez, segue Crutchlow, poi Nakagami, Mir, Viñales, Rins. Valentino chiude 13° al primo giro.
Un problema alla sella penalizza Miller che scivola di muna decina di posizioni.
Si forma un gruppetto di otto piloti guidati da Dovizioso.
Si mette in mostra la Suzuki, Danilo Petrucci lascia intendere di essere abbastanza in forma, al contrario di Vinales che scivola per diverse posizioni e dopo sei giri si ritrova settimo davanti a Rossi e Morbidelli.
Rins accelera e va in testa, Nakagami si allontana dai primi dieci, peggio di lui fa Lorenzo che addirittura va fuori dai punti.
Si alza il ritmo ed inizia la selezione, davanti rimangono in sei e Vinales e Petrucci perdono terreno.
Prosegue la rimonta di Valentino ma non ce la fa ad avvicinarsi al podio.
Quando mancano due il duello è tra Dovizioso e Marquez con una entusiasmante serie di sorpassi e controsorpassi che lasciano il pubblico col fiato sospeso.
Alla tornata finale Dovi si trova davanti ma il Cabroncito gioca la sua ultima carta e tenta il gran sorpasso, Andrea lo lascia sfogare ma lo riacciuffa e lo supera con la solita manovra che gli consente di incamerare i 25 punti.
Questo il suo commento: “Gara piuttosto strana. Non avevo la strategia, mi sono preoccupato solamente di gestire la gomma posteriore. Comunque sono molto contento. A momenti mi riusciva difficile comprendere i miein punti negativi e quelli positivi. Nel finale ho dato tutto e sono riuscito a battere Marquez”.
Chi non può ritenersi soddisfatto è Jorge Lorenzo dal quale, seppure all’esordio con il team Honda, ci si aspettava un risultato migliore del 13° piazzamento e zero punti in graduatoria.
Bruno Galante
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