Greta Thunberg la Pulzella del 2000 contro l’inquinamento
Serve davvero esperienza, competenze e anzianità per fare grandi cose e smuovere il mondo? Assolutamente no! Anzi, possiamo anche asserire con tutta certezza che le donne sono creature coraggiose fin dalla loro giovane età. L’esempio più lampante lo rappresenta la forza e la determinazione di Greta Thunberg, l’attivista svedese che con i suoi soli sedici anni sta dimostrando di fare davvero la differenza nel mondo, per salvare il nostro pianeta.
Una “piccola donna” che merita tutto il nostro rispetto. Il volto di una bambina, un paio di trecce e due occhi severi, a volte sornioni che nascondono un animo profondo e attento. Greta Eleonora Thunberg Ernman si è fatta presto conoscere per la sua battaglia a favore dello sviluppo sostenibile e per combattere il cambiamento climatico.
Tutto ha inizio il 20 agosto del 2018, quando questa giovane ma combattiva guerriera, armata di cartelloni, imbacuccata nel suo cappellino di lana per combattere il freddo del nord, si apposta davanti al Parlamento Svedese per ben tre settimane. Salta la scuola e si prodiga fino a far nascere il FridaysForFuture, un vero e proprio movimento di protesta a difesa del futuro ambientale che ben presto coinvolgerà tutti i giovani del mondo. Il nome deriva dal fatto che Greta inizia a protestare di venerdì, a gridare per salvare il suo futuro!
In breve tempo, la sua protesta diventa virale diffondendosi a macchia d’olio. Greta non demorde e decide di continuare a presentarsi davanti al parlamento svedese ogni venerdì. La nostra vichinga parte dal suo paese ma non si arrende affatto. Presto, si mette in linea anche con la Cop21 di Parigi e recentemente al Cop24 in Polonia. Ma è una frase importante che finalmente fa si che il mondo si accorga di lei. Al forum di Davos, la 16enne pronuncia la frase più importante “state rubando il futuro ai vostri figli!”.
Ed è vero! Perché se nessuno di noi farà qualcosa, nessuno avrà futuro. Né noi né le nuove generazioni. Greta vive tre settimane di appostamenti in cui gli animi e i cuori del pianeta vengono sensibilizzati da questa ragazzina che si fa portavoce di un problema gigantesco spesso non considerato da nessuno di noi.
Presi dalla frenesia di tutti i giorni, ignoriamo completamente che la terra sta lentamente morendo soffocata dalla plastica che arriva addirittura a ricoprire gli oceani e dal calore che devasta il polmone della nostra flora ormai messa a dura prova di salvezza. Lei, Greta, così giovane ma così fiera, si posiziona con risolutezza proprio davanti a un palazzo in cui siedono i “grandi” del globo e chiede aiuto. Sì, perché ciò che questa signorinella svedese sta facendo è chiedere a tutti gli adulti del mondo di non ignorare ciò che sta sgretolando pian piano il pianeta.
Qualcosa va fatto! Dobbiamo intervenire e bisogna farlo subito, cambiando le leggi, con azioni concrete che possano rivoluzionare l’attuale realtà. Non c’è tempo da perdere.
Una studentessa che chiede attenzione ai politici per far sì che si presti più cura alle emissioni di gas serra che stanno mettendo in serio rischio l’avvenire di tutti ma in particolare, lei pensa a se stessa e a tutti i giovani come lei che hanno ancora tanta strada da fare. Ammirevole e stupefacente pensare che una creatura di così giovane età, rifugge gli interessi che abitano nelle teste dei suoi coetanei e si fa paladina di una così importante battaglia.
Greta è poco più di una adolescente ma è curiosa, è profonda e lotta per il suo futuro gridando a gran voce agli adulti “voglio difendere la mia vita, non permetterò portare via a me e a noi giovani la possibilità di avere un pianeta sano e pulito”. Lei vuole cambiare l’attuale realtà, vuole essere un po’ quel detonatore per far sì che ognuno di noi, nel suo piccolo, possa contribuire a salvare il globo messo davvero a dura prova da inquinamento climatico, dall’eccesso di plastica e dall’inquinamento atmosferico.
Questa giovane ma grande donna è il chiaro esempio che non sono i titoli, non sono le lauree e non sono le “poltrone” importanti che mandano avanti davvero il mondo.
Lei non ha paura, a lei non importa di essere controcorrente, se ne frega di essere impopolare. Lei difende il suo “sogno” con le unghie e con i denti. Affronta le folle, scrive a chiare lettere i suoi pensieri, accetta senza timore le critiche, sfida la terra.
Da quel 20 agosto 2018, Greta prosegue il suo viaggio, vince la prima battaglia che è quella di accendere la curiosità dei grandi, parla davanti a platee con un linguaggio forbito e articolato per la sua giovane età, arrivando sempre a colpire gli animi. Il movimento si diffonde in tutto il mondo, crea comunicazioni sui social e tanti, moltissimi ragazzini della sua età aderiscono e sposano la sua causa. I numeri parlano chiaro.
Lo scorso 24 gennaio ben 30 mila studenti scendono in strada in Belgio e altri 10 mila in Germania per appoggiare Greta. Dati sorprendenti!
Ma questo è solo l’inizio di una strada che speriamo porterà a vincere non una battaglia ma una guerra. Il prossimo 15 marzo 2019 migliaia di studenti arrabbiati, determinati, armati di cartelli e bandiere saranno in prima linea, scioperando da scuola per far sentire la loro voce alle istituzioni del mondo. Flotte di gioventù che scenderanno in campo per marciare e alzare la voce per far sì che si agisca subito con impegni e leggi che possano preservare il pianeta ormai stretto nella morsa del cambiamento climatico.
Greta sarà in Svezia a reclamare le promesse che le sono state fatte a Parigi e in Polonia ma vedrà protagoniste le piazze di tutto il mondo.
In Italia è stata creata una mappa degli appuntamenti è nata una dorsale del movimento chiamata FridaysForFortune Italy presente su Facebook.
Raffaella Aquilina
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