Le città svizzere sorprendono per le offerte culturali
Immerse nella natura, sostenibili, innovative ma attente a conservare le proprie tradizioni.
Le città svizzere sorprendono per la qualità e la quantità delle proposte in campo culturale nonostante le piccole dimensioni.
Ben collegate e a misura d’uomo sono la base ideale per combinare l’esplorazione urbana a escursioni in giornata.
Ospitano eventi di richiamo internazionale come le rassegne di musica classica del Lucerne Festival o come le esposizioni della Fondazione Beyeler di Basilea.
La progettazione di nuovi spazi museali, affidata ai grandi studi di architettura, il ruolo attivo di mecenati pubblici e privati, la promozione delle tradizioni locali e la valorizzazione del patrimonio esistente contraddistinguono da sempre l’offerta elvetica.
La cultura nelle città svizzere va a braccetto con la natura in una duplice accezione. Per conformazione territoriale, le città sono immerse nel verde.
Parchi, giardini, corsi d’acqua ma anche il poco traffico e inquinamento modellano gli stili di vita di chi le abita. Il visitatore beneficia, in questo modo, di tutte le comodità cittadine ma senza subire quella frenesia che di solito caratterizza la vita urbana.
Il secondo aspetto è legato alla possibilità di abbinare una visita in città con un’escursione più naturalistica, adatta anche a chi non è sportivo.
Le città sono veri e propri hub per esplorare i dintorni. Da Lucerna si possono raggiungere i monti panoramici che circondano il lago in poco più di un’ora.
La mattina si sale sul Monte Pilatus, a bordo di treno a cremagliera, mentre la sera si è già di ritorno per assistere a un concerto di musica classica nell’auditorium del Centro Cultura e Congressi.
Losanna è il punto di partenza per suggestive gite e degustazioni nei vigneti del Lavaux, patrimonio Unesco, o per un bel giro in battello sul Lago di Ginevra.
Bellinzona è a poca distanza dalle bellissime valli laterali del Canton Ticino dove si possono praticare sport adrenalinici o rilassanti passeggiate.
L’attenzione alle tematiche ambientali è parte integrante dell’offerta turistica e un importante fattore di attrazione come attesta il Travel & Tourism Competitiveness Index ( stilato dal World Economic Forum ), che assegna alla Svizzera il primo posto nel campo della sostenibilità ambientale.
Chi visita le città svizzere può toccare con mano questo primato. Fiumi e laghi sono balneabili tanto da trasformarsi, nel periodo estivo, in vere e proprie riviere.
L’acqua è pulita e potabile. Le fontanelle pubbliche, sparse ovunque, disincentivano l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica con un vantaggio sia per l’ambiente sia per il portafoglio.
Il traffico automobilistico è moderato grazie alle dimensioni ridotte delle città, alla rete capillare di trasporti pubblici e alla presenza di piste ciclabili con la possibilità di noleggio bici anche per i turisti.
Chi pernotta in hotel, inoltre, riceve pass per circolare sui mezzi pubblici per tutta la durata del soggiorno.
Alcune di queste card permettono, inoltre, di accedere a musei o altre attrazioni usufruendo di uno sconto aggiuntivo.
L’uso dell’auto diventa dunque superfluo soprattutto per chi viaggia dall’Italia che può raggiungere le città svizzere in treno grazie ai comodi collegamenti Eurocity.
La ricerca della sostenibilità si traduce anche in campo gastronomico. La filosofia del “km O “ è molto diffusa anche in Svizzera. Negli Hotel Tipici Svizzeri – marchio svizzero che raggruppa più di 200 hotel – il 30% del menù e il 20% della carta dei vini devono essere costituiti da specialità regionali e da vini svizzeri.
Gli chef stellati fanno a gara nell’utilizzo di materie prime autoctone – molto in voga le erbe spontanee – per creare i loro piatti gourmet.
La valorizzazione del territorio è uno degli obiettivi anche dell’iniziativa Taste my Swiss Cities, la piattaforma con i consigli virtuali degli insider per scoprire le chicche culinarie nelle città svizzere. Il fotografo Guillaume consiglia la storica Brasserie Le Cardinal di Neuchatel con arredi in stile Art nouveau dove si può degustare l’assenzio, bevanda maledetta, la cui paternità è contesa tra Francia e Svizzera, ma che è ancora prodotta in maniera artigianale nelle distillerie della Val de Travers.
Basilea: l’urban experience tour in limousine.
La capitale svizzera della cultura non disdegna nessuna forma di espressione artistica. A Basilea graffitari e street artists hanno trovato un terreno fertile per esprimere la loro creatività.
La galleria Artstubli organizza dei tour guidati alla scoperta della Basilea “alternativa”. Nella zona detta Schanzli ma anche lungo le vie che vanno verso est – dalla stazione centrale FFS fino al ponte
Schwarzwaldbrucke – e nel centro storico, è possibile ammirare le opere degli esponenti nazionali e
internazionali di street art e di graffitari. Il libro Street art Basel di Kai Hendrik Schlusche fornisce tutte le indicazioni necessarie per scoprire individualmente le principali opere d’arte della città.
Chi preferisce, invece, esplorare la città accompagnato da esperti di questo settore può rivolgersi ad Artstubli – piattaforma e galleria d’arte e cultura urbana attiva dal 2014 a Basilea – che organizza su richiesta veri e propri tour di graffiti e street art. Il Basel Line Tour e il Basel City Tour mostrano, in poco meno di due ore, imponenti pitture e diverse tecniche di realizzazione.
Il primo tour esplora il noto tracciato ferroviario di Basilea, dove da anni sono attivi numerosi graffitari, e tutta la zona circostante alla linea ferroviaria: un enorme museo di graffiti a cielo aperto. Il Basel City Tour,
invece, mostra i lavori di esponenti della street art nazionale e internazionale come il francese INVADER, che si ispira al videogioco Space Invader, o il duo THE LONDON POLICE.
Dalla collaborazione con Artstuebli, nasce l’Urban art experience che l’Hotel Les Trois Rois propone
ai suoi ospiti: un tour alla scoperta della street art basilese a bordo di una coloratissima Bentley. La
limousine è stata decorata dagli studenti della scuola privata FG Basel guidati dall’artista svizzero Thierry Furger, classe 1975. Il tour fa tappa anche al Museo Tinguely e propone ai partecipanti un tuffo rinfrescante nel Reno.
Solothurn: la città ossessionata dal numero 11. 11 chiese e cappelle, 11 fontane, 11 torri, 11 musei.
Non si sa quale sia l’origine di questa ossessione ma è indubbio che l’11 – insieme ai suoi multipli (22,33,44 ecc.) – ha un’importanza particolare per gli abitanti di Solothurn, la più bella città barocca della Svizzera ubicata sul fiume Aare.
Questo rapporto singolare con l’11 ha radici profonde nella storia ed è una tradizione coltivata ancora oggi in forme diverse. Solothurn è diventato l’11° Cantone della Confederazione nel 1481 e fra il 1344 e il 1532, era suddiviso in 11 ballaggi.
Una delle sue attrazioni è l’orologio che segna soltanto 11 ore e che, con le sue 11 campanelle, riproduce l’inno ufficioso della città. L’11 compare nel nome di una “guggen” giovanile, gli 11 “Schranzer”.
Lo si ritrova nella sfera privata – feste speciali per l’11° compleanno ( o per uno dei suoi multipli) – e in campo commerciale nel nome di una cioccolata ( 11-i “Schokolade”), di una birra (“Oufi-Bier”) o di un corso di yoga (“oufiyoga”), oppure di una ditta (“IMMO-11”).
Anche la Cattedrale di Sant’Orso, costruita da Gaetano Matteo Pisoni nel XVIII secolo, non sfugge alla logica dell’11: conta 11 altari,una torre alta 66 metri e una scala con tre gruppi di 11 gradini.
Ginevra: haute cousine fatta in casa. Lo Chef stellato Philippe Chevrier gestisce vari ristoranti a Ginevra e nella regione portando a tavola i sapori e i prodotti del territorio.
Fa acquisti al mercato di Carouge e cucina pesce di lago proveniente dalle reti del suo amico pescatore Joel Vuadens. Fiore all’occhiello della sua filosofia è il Domaine de Chateauvieux, una tenuta con ristorante e 12 camere eleganti che guardano sulla dolce campagna ginevrina a Satigny.
Nel giardino di erbe aromatiche del Chateauvieux ronzano le api del proprio allevamento, mentre all’interno si produce il cioccolato artigianale e si creano menù di haute cuisine.
Da qui si può fare un’escursione alla scoperta dei vini del terzo cantone vitivinicolo della Svizzera, per esempio lungo il percorso didattico che porta a Dardagny. Chatauvieux organizza per i suoi ospiti delle comode visite nelle cantine vicine che, tra l’altro, sono aperte al pubblico ogni sabato mattina.
Nella cantina di Philippe Chevrier non mancano gli straordinari vini del suo Cantone e delle altre regioni vitivinicole svizzere. Lo chef supporta da sempre questo cambiamento di approccio: trent’anni fa erano pochi i clienti interessati a scoprire i cru locali, mentre oggi sono in tanti ad assaggiarli e a portarsi a casa le bottiglie.
Da provare, per esempio, uno Chasselas del Domaine des Balisisers, molto vicino a Chateauvieux.
Zurigo: la capitale dell’Arte negli spazi pubblici. Al parco, sul lago e in centro città: a Zurigo, l’arte è onnipresente, Rea Eggli ne promuove la conoscenza: con il suo recentissimo progetto start-up letsmuseeum, organizza tour vivaci per un pubblico amante della cultura pop, con fan e storyteller che assicurano il massimo divertimento facendo da guida nei musei e nelle città.
Si contano circa 1300 opere in spazi pubblici, fruibili gratuitamente e promosse attivamente dalla città di Zurigo. Dunque, a Zurigo arte e cultura sono due elementi predominanti.
La città giocò un ruolo pionieristico già nel Medioevo, ma fu anche crocevia di grande importanza per la produzione e il commercio della seta nel XIII secolo, culla del Dadaismo all’inizio del XX secolo e, più tardi, del Costruttivismo e città natale o d’elezione di tanti artisti e intellettuali famosi.
Max Bill, Johanna Spyri, Lenin, James Joyce, Thomas Mann, Albert Einstein e molti altri hanno plasmato Zurigo. Oggi, numerosi musei e istituti culturali invitano a intraprendere viaggi d’esplorazione, ma anche lo spazio pubblico e tantissimi festival testimoniano il pregio culturale di Zurigo.
San Gallo: un nuovo spazio espositivo all’interno del complesso abbaziale, patrimonio dell’Unesco. Dal 13 aprile 2019 l’esposizione nella sala “am Klosterhof” Il miracolo della tradizione – La pianta carolingia di San Gallo e l’Europa nell’Alto Medioevo si concentra sull’eccezionale quantità di documenti altomedievali conservatisi a San Gallo.
L’enfasi è posta sui documenti giuridici custoditi nell’Archivio abbaziale di San Gallo; tra essi anche due Libri confraternitatum e l’unico registro dei professi pervenutoci di epoca carolingia.
Esposizioni temporanee di documenti selezionati per tema ci aiutano a capire l’universo altomedioevale.
Uno spazio apposito presenta la celebre pianta carolingia di San Gallo, uno dei maggiori tesori della
Biblioteca abbaziale, considerato il più significativo documento di disegno architettonico pervenutoci dal Medioevo.
Lucerna: attraverso gli occhi di Turner in occasione dei 200 anni del Kunstmuseum. Nel 2019 ricorrono i 200 anni della società che gestisce il Kunstmuseum di Lucerna.
Per celebrare questo anniversario ci sarà dal 6 luglio al 13 ottobre la mostra “Turner, il mare e le Alpi” dedicata al pittore inglese, esponente del romanticismo, che tra il 1802 e il 1844 visitò per ben sei volte la Svizzera facendo tappa anche a Lucerna.
Da questa esperienza nacquero famosissimi acquerelli che ritraggono il lago e le montagne di Lucerna come il Rigi e il Pilatus. Ancora oggi si possono ripercorrere i luoghi – come Fanni Fetzer, la curatrice della mostra -, dove Turner ha catturato il Rigi all’alba o il Pilatus, che svetta dietro alla città vecchia, con quella particolare luce che contraddistingue la sua produzione artistica.
Naturalmente, anche quest’anno a Lucerna si possono ascoltare le migliori orchestre sinfoniche del Mondo dirette dai più celebri direttori in occasione del tradizionale Sommer Festival che ha luogo dal 16 agosto al 15 settembre 2019 nel prestigioso auditorium KKL, sulla banchina del lago, progettato da Jean Nouvel .
Gli spazi verdi sono creati in collaborazione con gli studenti delle scuole d’arte, architettura e paesaggio così da offrire a un banco di prova ai futuri designer. Ai primi tepori, la passeggiata prediletta dai losannesi e quella che dalla Stazione scende fino al lungolago di Ouchy, costeggiando l’area dove sta sorgendo Plateforme 10, futuro polo dei musei civici.
Tra strade strette dai graziosi caffè e dagli eleganti edifici Belle Epoque, ci si ferma volentieri per ammirare il panorama dalla collina di Montriand, o fra le rarità del Giardino Botanico.
Per entrare nello spirito Olimpico della città e sentirsi campioni in erba, il 4 e 5 maggio si può partecipare alla gara 20 km di Losanna che da 38 anni impegna su varie distanze oltre 27.000 iscritti, dai bambini di 5 anni agli adulti.
Una classica del mezzofondo tutta da vivere come una grande e coinvolgente festa di musica e sport. Inoltre dal 2 al 5 maggio, la città cara a Maurice Béjart, si trasforma in un immenso palcoscenico.
Un’occasione unica per assistere e partecipare a performances in teatri e centri culturali, lezioni di danza collettive e stage a tema. Da giugno a dicembre “Lausanne à table” è una grande festa della convivialità, animata da artigiani, ristoratori, produttori chiamati a valorizzare i prodotti locali attraverso centinaia di appuntamenti stagionali.
Tra gli eventi estivi, nel weekend di Pentecoste, dall’8 al 10 giugno, la 2° edizione del Miam Festival, golosa occasione per conoscere il meglio dell’offerta gastronomica losannese.
La Regione di Lugano: da gustare e da bere, ma anche arte e cultura. La regione del Luganese con il suo clima mite, più di 2300 ore di sole all’anno e un territorio, che spazia dalla città con il lago alla montagna con viste panoramiche, permette di praticare molti sport all’aria aperta.
Nel contesto della campagna città svizzere di Svizzera Turismo, Urban feelings +, Lugano si è incentrata sul tema “Urban Fit”, rappresentato attraverso la Key Story 2019 con protagonista l’ultra maratonete ticinese Filippo Rossi che si allena nella sua bella Lugano.
La città infatti si predispone bene come centro fitness all’aperto, offrendo non solo palestre indoor ma anche outdoor, itinerari per runners, sport acquatici, momenti di meditazione e relax, per tutto l’arco dell’anno il tutto sempre circondato da un panorama meraviglioso.
Diverse le opportunità per chi vuole godere delle attività legate all’enogastronomia e scoprire i prodotti genuini locali, quali le castagne, il miele, vini e birre autoctone, affettati e formaggi dagli aromi e gusti particolari.
La città di Lugano sorprende con il suo fascino e la ricchezza del suo centro offrendo l’immagine di una città a misura d’uomo, tranquilla e ricca di bellezze culturali e non solo. L’architettura moderna si affianca, infatti, a palazzi di origine settecentesca e ottocentesca: da non perdere il percorso di realtà aumentata 3D della durata di 30 minuti nella zona del centro culturale cittadino LAC Lugano Arte e Cultura e la cinquecentesca Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Nell’arco del 2019, Lugano, metterà luce sugli ultimi due secoli di arte svizzera, con un occhio di riguardo alla scena artistica emergente elvetica, presentando il lavoro del giovane artista Julian Charrière, e anche alla grande fotografia internazionale rappresentata dallo statunitense William Wegman.
In Svizzera nell’Estate 2019 con i trasporti pubblici: Escursioni nella natura incontaminata, gite in città o scorci panoramici da imponenti vette montane: treni, autobus, battelli e ferrovie di montagna arrivano ovunque. La Svizzera e l’Europa più vicine grazie ai collegamenti internazionali, con i treni Eurocity direttamente in centro città: scoprire il fascino delle città elvetiche con i collegamenti Eurocity per i viaggi dall’Italia.
Con le tariffe “Mini” e “Smart” il valore di pensarci prima! I trasporti pubblici trasformano ogni viaggio in un’esperienza unica. Per esempio a bordo del nuovo Glacier Express Excellence Class o con una gita sul Treno del Cioccolato. Dunque, un’Estate 2019 con i trasporti pubblici svizzeri gustosa e sorprendente, ma anche rilassante.
Scendere, respirare aria di montagna e iniziare a camminare: fare trekking in Svizzera è facilissimo, grazie a treni, autobus, battelli e ferrovie di montagna, si può raggiungere il punto di partenza di qualsiasi escursione, sia esso nel Parco Nazionale Svizzero o al Matterhorn Glacier Paradise. Raggiungere le cime svizzere è semplice, per cui “Svizzera, in treno, autobus e battello”.
Info: info@myswitzerland.com
www.svizzera.it
Roberto Cantini
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